ATLETA MASTER: REGOLE PER L’ALLENAMENTO

Per una atleta master è necessario scegliere la giusta attrezzatura individuale, conoscere il campo di gioco e seguire qualche regola per un buon allenamento. Migliorando così le prestazioni per divertirsi in sicurezza ed evitare il rischio di incidenti. Scopri come con gli esperti di Cibum dell’Università di Siena

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Consulenza scientifica

Lorenzo Marugo

Specialista in Medicina dello Sport, è responsabile del Centro di Medicina dello Sport di Rapallo. Dal 2001 è Medico Federale della Federazione Italiana Nuoto e, dal 2020, membro della Commissione Medica della LEN (Lega Europea Nuoto). Campione del Mondo Master di nuoto, ha gareggiato ai Giochi Olimpici di Monaco 1972. In seguito, come Medico Federale, ha partecipato a cinque edizioni consecutive dei Giochi Olimpici dal 2004 al 2021.

L’ATTREZZATURA ED IL CAMPO DI ALLENAMENTO

Gli indumenti sportivi e la qualità dell’attrezzatura sportiva individuale sono importanti e devono essere scelti con attenzione in quanto possono influenzare lo stato di salute come l’incidenza delle malattie da raffreddamento, dermatologiche o di altro genere.

Inoltre influenzano la biomeccanica dell’azione motoria e di conseguenza la possibile evenienza di numerose problematiche di tipo ortopedico. Con l’aumentare dell’età la fisiologica involuzione o degenerazione ossea, articolare e tendineo muscolare rende più sensibili gli atleti Master a patologie infiammatorie e alterazioni strutturali da sovraccarico, da usura spesso legate a modalità biomeccaniche errate. Naturalmente in alcuni sport come lo sci ed il ciclismo la scelta dell’attrezzatura è ancor più importante.

Risulta altrettanto importante l’ambiente dove viene praticata l’attività. Sia per quanto riguarda la qualità delle attrezzature e il rispetto delle normative igieniche (palestra, piscina ecc.) sia per quanto riguarda gli orari, i percorsi e le condizioni metereologiche (sci, ciclismo, corsa ecc.). In quanto l’atleta master è sicuramente più sensibile alle malattie da raffreddamento, alle infezioni, ai rischi traumatologici connessi anche alla fisiologica e progressiva riduzione della coordinazione neuro muscolare.

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L’ALLENAMENTO DEL MASTER

L’allenamento specifico dell’atleta master è molto variabile in funzione della tipologia dello sport praticato e dell’età del soggetto. Gli sport di resistenza necessitano normalmente di una frequenza e durata maggiore delle sedute rispetto agli sport di squadra o degli sport di forza, velocità o destrezza.

Per uno sport prevalentemente aerobico praticato per raggiungere anche prestazioni agonistiche dovrebbero essere previste almeno 4/6 ore di allenamento settimanale distribuite in almeno 3/4 allenamenti.

Un solo allenamento settimanale di lunga durata come nel caso dei cosiddetti ”ciclisti della domenica” potrebbe essere addirittura pericoloso se effettuato a elevata intensità, in caso contrario riveste solo una valenza di “fitness”.

Negli sport di forza e velocità possono essere sufficienti 2/3 ore di allenamento suddivise in 2/3 sedute di allenamento anche se è consigliabile ai fini dello stato di salute integrare con almeno una seduta settimanale di attività motoria aerobica.

Negli sport di squadra difficilmente e per situazioni logistiche i Master hanno la possibilità di allenarsi in gruppo più di una o due volte a settimana, situazione indispensabile per il miglioramento delle situazioni di tattica e tecnica di gruppo, pertanto è necessario integrare con sedute di allenamento individuale.

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L’ESPERTO: ALLENAMENTO “PROBLEMATICO”

“Naturalmente all’interno delle diverse tipologie sportive l’allenamento deve essere ulteriormente differenziato in funzione delle capacità, dell’età e dello stato di salute. Soprattutto nel caso di atleti Master di età avanzata o affetti da patologie che non comportano una controindicazione assoluta all’attività sportiva ma possono limitarla ad alcuni sport e nell’ambito degli sport consentiti la limitano ulteriormente come intensità e durata la collaborazione tra la specialista di Medicina dello Sport e l’istruttore o allenatore o direttamente con l’atleta Master diventa indispensabile”. Indica il Dottor Lorenzo Marugo, che spiega: “In questi casi il medico può predisporre anche uno specifico programma di allenamento pianificando i tempi, le modalità, i riscontri, l’autocontrollo della frequenza cardiaca e anche il monitoraggio di altri parametri fisiologici. Diventa quindi praticamente impossibile definire aprioristicamente tabelle di allenamento per gli atleti Master in quanto devono essere differenziate in taluni casi anche individualmente”.

BIBLIOGRAFIA

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