BENESSERE DEL CERVELLO: SERVONO ATTIVITÀ FISICA E SANA ALIMENTAZIONE

Cibum ha intervistato il Professor Andrea Fagiolini che ci indica come una adeguata attività fisica ed una corretta alimentazione aiutano il cervello a raggiungere il proprio benessere combattendo depressione, demenza e disturbi del sonno

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Consulenza scientifica

Andrea Fagiolini

Professore di Psichiatria all’Università di Siena e Direttore del Dipartimento (DAI) di salute mentale e organi di senso dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. Si è laureato a Pisa, Specializzato a Modena e ha trascorso più di 10 anni all'Università di Pittsburgh Medical School, USA, dove è stato Professore Associato di Psichiatria e Direttore Medico del Bipolar Disorder Center and the Depression e Manic Depression Treatment and Prevention Program. I principali interessi di ricerca sono relativi al trattamento dei disturbi dell’umore.

Professor Fagiolini, l’attività fisica aiuta il benessere del cervello?

Il nostro corpo è fatto per muoversi, camminare e correre, ma purtroppo molte persone non usano queste capacità. La maggior parte delle associazioni mediche raccomandano ad esempio che una persona in buona salute cammini per almeno 10 mila passi al giorno. Tenendo presente che 10 mila passi al giorno corrispondono circa a 8 chilometri, credo che molti di noi si scopriranno molto lontani da questo obiettivo.

L’attività fisica, a partire da quella più semplice, come il camminare, ha un effetto positivo non soltanto sul fisico aiutando a combattere malattie come il diabete, l’ipertensione, l’obesità (e molte altre malattie, inclusi alcuni tumori), ma anche su cervello e sulla mente.

Studi recenti hanno dimostrato che le persone fisicamente attive all’età di 40-50 anni, possono ridurre fino al 50% il rischio di sviluppare demenza. L’esercizio fisico può aumentare il numero di vasi sanguigni (e quindi del “nutrimento”) nelle aree del cervello che controllano la memoria, la coscienza, l’inizio delle attività, le risposte emotive ed il linguaggio.

L’attività fisica ha un effetto antidepressivo?

Molti studi hanno inoltre suggerito un effetto antidepressivo, soprattutto sulle forme di depressione meno severa.

L’esercizio fisico può infatti migliorare la depressione sia attraverso l’aumento della produzione di sostanze che aiutano la sopravvivenza delle cellule del cervello e ne favoriscono la crescita, come ad esempio il Brain-Derived Neurotrophic Factor (BDNF), che attraverso il miglioramento dell’autostima e l’induzione di un sentimento di soddisfazione e sicurezza.

È inoltre dimostrato che l’esercizio aiuta a migliorare il sonno, che assai spesso è compromesso nelle persone depresse.

E l’alimentazione, ha un effetto sul benessere della mente?

Come l’esercizio, anche una corretta alimentazione è fondamentale per il benessere fisico e mentale. Un’alimentazione sana, bilanciata e proporzionata al nostro consumo di energie è fondamentale per una buona salute.

Perdere peso non è facile anche perché il grasso contiene molte tossine che, quando si dimagrisce, vengono rilasciate nel sangue. Tuttavia, attraverso piccoli e progressivi miglioramenti dell’alimentazione e dell’attività fisica, è possibile ottenere gli obiettivi desiderati, senza sacrifici e sofferenze insopportabili.

Fare una dieta non deve essere un’ossessione, una punizione o una rinuncia al piacere di mangiare. Se la dieta è ritenuta necessaria (è sempre opportuno consultarsi con un professionista, perché ci sono anche casi in cui l’attenzione alla necessità di dimagrire diventa patologica), questa può essere semmai un’occasione per apprezzare e gustare meglio quello che mangiamo, magari riducendo la quantità e aumentando la qualità dei cibi che scegliamo.

Con il giusto spirito, un programma di dieta ed esercizio fisico può diventare un’attività piacevole e motivante, capace di alimentare un circolo virtuoso e di portarci verso un benessere sempre maggiore.

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