IPERTENSIONE ARTERIOSA: SINTOMI, CAUSE E PREVENZIONE

È una patologia da prendere in seria considerazione. Aumenta i fattori di rischio di malattie come aterosclerosi, cardiopatia ischemica e patologie vascolari del cervello. L’ipertensione arteriosa è dovuta ad una scorretta alimentazione, all’eccesso di sale e al sovrappeso. Scopri come curarla con con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese

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Consulenza scientifica

Katia Gennai

Dietista. Ha conseguito il Diploma di Tecnico in Dietologia e Dietetica Applicata nel 1994; laurea triennale in dietistica nel 2004. Lavora presso l’UOSA di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’AOU Senese. Docente nel corso di laurea in Dietistica.

IPERTENSIONE ARTERIOSA: SINTOMI

Ultimamente hai avvertito disturbi quali mal di testa (specie al mattino), senso di stordimento, ronzii nelle orecchie e alterazioni della vista? Il nostro consiglio è quello di rivolgerti al più presto al tuo medico curante.  I sintomi sopra elencati sono caratteristici, ma non sempre presenti, dell’ipertensione arteriosa.

IPERTENSIONE ARTERIOSA: COS’È

Cosa intendiamo per ipertensione arteriosa? Si tratta di un disturbo della regolazione della pressione sanguigna che rappresenta un importante fattore di rischio – diretto o indiretto – di varie patologie quali: malattie vascolari del cervello, aterosclerosi, cardiopatia ischemica, insufficienza cardiaca, nefropatia e alterazioni della retina.

Secondo la recente indicazione suggerita dall’OMS/ISH (Organizzazione Mondiale della Sanità-Society of Hypertension) basata sui livelli di pressione arteriosa nei soggetti adulti con età uguale o superiore ai 18 anni, possiamo così classificare l’ipertensione:

CategoriaPressione Arteriosa
Sistolica (mmHg)Diastolica (mmHg)
Ottimale< 120< 80
Normale< 130< 85
Normale-alta130-13985-89
Ipertensione di Grado 1 borderline140-14990-94
Ipertensione di Grado 1 lieve150-15995-99
Ipertensione di Grado 2 moderata160-179100-109
Ipertensione di Grado 3 grave≥ 180≥ 110
Ipertensione sistolica isolata borderline140-149< 90
Ipertensione sistolica Isolata≥ 150< 90

Per quanto riguarda l’origine di questa alterazione, è possibile fare una distinzione principale in:

  • Ipertensione primitiva o essenziale: rappresenta il 90% dei casi totali, si verifica quando non vi sono cause clinicamente evidenti o plausibili da giustificare il disturbo pressorio osservato.
  • Ipertensione secondaria: 10% dei casi, si verifica come conseguenza di altre patologie scatenanti quali ad esempio alcune nefropatie e patologie endocrine.

L’ESPERTA: IPERTENSIONE ARTERIOSA, LE CAUSE

“Nella maggior parte dei casi, questa alterazione è causata da abitudini alimentari e stili di vita non corretti. Afferma la dottoressa Katia Gennai, che indica: “Ne sono esempi il sovrappeso o l’obesità e una dieta scorretta caratterizzata da un abuso di alcol, un eccessivo consumo di sale e di grassi animali ricchi di colesterolo. Ai quali si aggiungono il fumo, lo stress e la mancanza di regolare attività fisica”. 

IPERTENSIONE ARTERIOSA: RIDUCI IL CONSUMO DI SALE

Ridurre l’aggiunta di sale e il consumo di alimenti che lo contengono in elevate quantità (alimenti confezionati, salumi, snack salati). I recenti studi che hanno valutato l’impatto della riduzione di assunzione di sale sui valori pressori, hanno dimostrato che:

  • Si verifica una riduzione della pressione sistolica di 8 mmHg negli ipertesi e di 6 mmHg nei normotesi
  • Si verifica una riduzione della pressione diastolica di 4 mmHg negli ipertesi e 3 mmHg nei normotesi

E dunque, quanto sodio possiamo assumere?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di non introdurre più di 2 g di sodio al giorno presenti in 5 g di sale da cucina che sono quelli contenuti in un cucchiaino da tè. La risposta alla riduzione dell’assunzione di sodio è variabile e soggettiva su base genetica.

IPERTENSIONE ARTERIOSA: CONTROLLA IL TUO PESO

È fondamentale controllare il peso corporeo. Ogni chilogrammo in meno la pressione arteriosa si riduce di un millimetro di mercurio. Non solo, ma l’eccesso di peso, incrementa il lavoro che il nostro cuore deve svolgere in modo continuativo pompando il sangue in tutto il corpo. Il controllo del peso corporeo si traduce pertanto in un ridotto rischio di ictus cerebrale, infarto cardiaco o altre gravi condizioni patologiche.  

IPERTENSIONE ARTERIOSA: CONSUMA VEGETALI E ALIMENTI RICCHI DI CALCIO

Un’alimentazione ricca in vegetali esercita il suo ruolo benefico nell’ipertensione grazie al suo contenuto in potassio con la sua attività antipertensiva.

Un altro aspetto dell’alimentazione a cui poter prestare attenzione è l’apporto di calcio. Il suo bilancio in negativo è infatti associato ad ipertensione arteriosa. È consigliato consumare alimenti ricchi di calcio, come il latte e i suoi derivati.

IPERTENSIONE ARTERIOSA: LA TERAPIA IN 10 REGOLE

Ecco 10 regole da seguire come terapia per contrastare l’ipertensione arteriosa:

  1. Riduci progressivamente il consumo di sale e cerca di prediligere quello iodato
  2. Per insaporire le tue portate, cerca di sostituire il sale con erbe aromatiche (aglio, cipolla, basilico, prezzemolo, rosmarino, salvia, origano, timo, ecc.)
  3. Assumi sporadicamente alimenti trasformati e ricchi in sale (snack salati, patatine in sacchetto, salumi e formaggi stagionati)
  4. Assumi almeno 2 porzioni di verdura al giorno e 2-3 di frutta
  5. Limita le bevande alcoliche, evita i superalcolici e le bevande energetiche
  6. Cerca di prediligere il consumo di acqua oligominerale iposodica
  7. Controlla il consumo di alimenti ricchi in grassi saturi e colesterolo (salumi, formaggi, frattaglie, ecc.)
  8. Cerca di prediligere il consumo di pesce azzurro per il suo elevato contenuto in acidi grassi omega -3 noti pe il loro effetto preventivo per le patologie cardiovascolari
  9. Controlla il peso corporeo
  10. Svolgi regolarmente attività fisica e evita il fumo

FAKE NEWS

Quante volte vi sarà capitato di sentir dire che l’attività motoria aggrava l’ipertensione arteriosa? Niente di più falso! Infatti la pratica di regolare attività fisica, con la sua stimolazione a carico del sistema cardiocircolatorio può ridurre del 35% la probabilità di sviluppare ipertensione arteriosa in persone con o senza predisposizione.

Il suo ruolo positivo si esplica grazie a più meccanismi tra cui:

  • Riduzione dell’attività del sistema nervoso simpatico con conseguente riduzione della produzione di alcuni ormoni con attività ipertensiva
  • Perdita di liquidi (con attività simile a quella dei diuretici)
  • Controllo del peso corporeo
  • Riduzione dello stress

BIBLIOGRAFIA

  1. Stolarz-Skrzypek K, Kuznetzova T, Thijs L, et al. Fatal and non fatal outcomes, incidence of hypertension, and blood pressure changes in relation to urinary sodium excretion. JAMA 2011; 305: 1777-1785
  2. Alderman MH, Cohen H, Madhavan S. Dietary sodium intake and mortality: the National Health and Nutrition Examination Survey (NAHNES I). Lancet 1998; 351: 781-785
  3. Sacks FM, Svetkey LP, Vollmer WM, et al. Effects on blood pressure of reduced dietary sodium and the dietary approches to stop hypertension (DASH) diet. N Engl J Med 2001; 344: 3-10
  4. Zangara Aldo, Zangara Andrea, Koprivec D, Dietologia: Alimenti, alimentazione nel sano e nel malato, integratori alimentari. Ed. Piccin, 2014
  5. Linee guida 2013 ESH/ESC per la diagnosi ed il trattamento dell’ipertensione arteriosa

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