INDICE GLICEMICO: I CARBOIDRATI NON SONO TUTTI UGUALI

L’Indice Glicemico determina come gli alimenti che consumi cambiano la quantità di zuccheri presenti nel tuo sangue. Assieme ai medici di Cibum dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Senese, capiremo come i diversi tipi di carboidrati cambiano l’Indice Glicemico e quali i rischi associati. Così da poter avere una utile guida per adottare uno stile di vita sano. Scopri di più.

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Consulenza scientifica

Barbara Paolini

Medico dietologo e direttore dell’UO di Dietetica e Nutrizione Clinica presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. Professore all'Università di Siena. Presidente Nazionale Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI).

INDICE GLICEMICO: GLI ALIMENTI CHE CONTENGONO I CARBOIDRATI

L’Indice Glicemico (IG) è stato introdotto all’inizio degli anni 80 da David Jenkins, dell’Università di Toronto (Canada). Si tratta è un parametro che permette di classificare i cibi ricchi in carboidrati in base al loro effetto sulla glicemia. Cioè in base alla loro capacità di modificare, dopo il consumo, i livelli di glucosio nel sangue.

Possiamo classificare gli alimenti sulla base della quantità di carboidrati presenti. Avremo così alimenti ricchi di carboidrati come:

  • Cereali e derivati: pasta, pane, riso, polenta, pane ecc.
  • Legumi e patate
  • Frutta
  • Prodotti dolciari: torte, crostate, merendine, biscotti, cioccolato, gelato ecc.
  • Latte, yogurt
  • Bibite e bevande zuccherate

Oppure alimenti che contengono tracce trascurabili di carboidrati, come:

  • Carne e pesce
  • Uova
  • Formaggi
  • Verdure (escluso patate e legumi)
  • Acqua e bevande non zuccherate

INDICE GLICEMICO: I CARBOIDRATI NON SONO TUTTI UGUALI

I carboidrati sono classificati in semplici e complessi. I primi hanno un assorbimento rapido e sono rappresentati da zucchero, succo di frutta, bibite zuccherate, miele, caramelle. I secondi sono caratterizzati da un lento assorbimento. Sono i cereali e derivati, i legumi, le patate.

INDICE GLICEMICO: I RISCHI

Il consumo eccessivo di alimenti con alto Indice Glicemico produrrà un effetto negativo sulla salute del nostro organismo. In particolare potremo avere:

  • aumento accelerato della glicemia
  • maggiore risposta insulinica
  • rapida discesa della glicemia dopo 2-4 ore dal consumo e nuovi stimoli della fame
  • utilizzo preferenziale da parte dell’organismo degli zuccheri al posto dei grassi e conseguente trasformazione degli zuccheri in eccesso, in grassi con rischio di sovrappeso 
  • sovraccarico di lavoro per il pancreas che causa inizialmente insulino-resistenza e successivamente può comparire  diabete

FAKE NEWS

Si pensa che per controllare il peso sia importante consumare alimenti a basso Indice Glicemico. FALSO! Per raggiungere e mantenere un peso ideale è necessario tenere conto della quantità di cibo che consumiamo piuttosto che l’Indice Glicemico di ogni singolo alimento. Escludere dalla propria dieta alcuni cibi solo perché hanno un IG elevato non ha alcun senso, basta, semplicemente, avere un rapporto equilibrato con il cibo evitando gli eccessi.

BIBLIOGRAFIA

  1. Jenkins DJ, Wolever TM, Taylor RH, et al. Glycemic index of foods: a physiological basis for carbohydrate exchange. Am J Clin Nutr 1981;34:362-6
  2. Wolever TMS,  Augustin LSA, Brand-Miller JC, Delport E, Livesey G,  Ludwig DS, Sievenpiper JL. Glycemic index is as reliable as macronutrients on food labels. Am J Clin Nutr. 2017 Mar; 105(3): 768–769
  3. http://www.nutrition-foundation.it/monografie/Carboidrati-ed-indice-glicemico.aspx
  4. http://www.siditalia.it/divulgazione/alimentazione-e-diabete

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