ACQUE TRATTATE O ACQUE MINERALI?

La scelta dell'acqua da bere può essere variabile e dipende dalle necessità personali. Dalla normativa comunitaria (Direttiva numero 98/38), tra le acque per usi umani, vi sono le acque (trattate e non), destinate al consumo umano, utilizzate per la preparazione di cibi e bevande o per altri usi domestici (in Italia, D.Lgs. N. 31 del 02/02/2001). Scopri come scegliere con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliera-universitaria Senese

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Consulenza scientifica

Barbara Paolini

Medico dietologo e direttore dell’UO di Dietetica e Nutrizione Clinica presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. Professore all'Università di Siena. Presidente Nazionale Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI).

ACQUA: LA NORMATIVA

L’acqua potabile deve essere “chiara, inodore, insapore, incolore e innocua, cioè priva di microrganismi patogeni e di sostanze chimiche nocive per l’uomo” e di sicurezza in base al controllo dei parametri microbiologici, fisici e chimici (in Italia, DM n. 84 del 26 marzo 1991).

Le acque minerali naturali, come riportato nella normativa europea (Direttiva 2009/54/CE) sono “provenienti da una falda acquifera o bacino idrico sotterraneo, scaturiscono da una o più sorgenti naturali o sotterranee e presentano specifiche caratteristiche igieniche ed, eventualmente, proprietà salutari” (in Italia, D. Leg. N. 176 del 2011). Si differenziano dall’acqua potabile per la loro purezza e conservazione sorgiva, per il livello costante di minerali (oligoelementi o altri costituenti) e, se del caso, per specifici effetti che possono determinare.

La Food and Drug Administration (FDA, USA) regola l’acqua in bottiglia come alimento e identifica le acque minerali naturali come “acqua contenente non meno di 250 parti per milione (ppm) di Solidi Disciolti Totali (TDS), proveniente da una sorgente a uno o più fori o sorgenti, provenienti da una sorgente d’acqua sotterranea geologicamente e fisicamente protetta” (Codice di Regolamentazione Federale, Titolo 21, Parte 165 – Bevande).

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CARATTERISTICHE DELLE ACQUE MINERALI

Per “acqua minerale naturale” si intende un’acqua “microbiologicamente sana”, ma che garantisce l’assenza dei principali indicatori di contaminazione (parassiti e microrganismi patogeni, Escherichia coli e streptococchi fecali, anaerobi solfitoriduttori spori, pseudomonas aeruginosa) sia alla fonte che durante la sua commercializzazione.

Le caratteristiche di un’acqua minerale naturale vanno provate da diversi punti di vista:

  • geologico e idrologico, che richiede una descrizione dettagliata del bacino idrografico, considerando la natura del terreno, la stratigrafia dello strato idrogeologico e una descrizione delle operazioni di captazione
  • fisico, chimico e fisico-chimico, che implica una relazione sulle principali analisi fisico-chimiche per descrivere le caratteristiche finali dell’acqua minerale (es. portata della sorgente, temperatura alla sorgente, residuo secco a 180°, pH, anioni e cationi, oligoelementi, tossicità di alcuni elementi costitutivi)
  • microbiologico, garantendo l’assenza dei principali indicatori di contaminazione
  • possibili effetti farmacologici, fisiologici e clinici. Le ricerche cliniche dovrebbero essere condotte al fine di certificare gli effetti fisiologici ed i benefici sulla salute umana; dovrebbero essere studi scientifici, condotti a lungo termine e con metodologie diverse
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CLASSIFICAZIONE

Secondo la Legislazione Europea (Direttiva 2009/54/CE), la caratterizzazione fisica e chimica viene utilizzata per effettuare una classificazione delle diverse acque minerali, basandosi sull’analisi dei principali parametri.

In base al contenuto di minerali, le acque sono state classificate in diversi modi: la classificazione di Marotta e Sica (1933) rappresenta in Italia il primo riferimento e prende in considerazione:

  • temperatura
  • residuo fisso
  • composizione chimica

Classificazione in base al Residuo fisso a 180°, cioè la quantità di sali minerali residui (in mg) dopo l’evaporazione di 1 L di acqua a 180°C.

Per legge, non ci sono limiti massimi o minimi per il contenuto di minerali nell’acqua minerale naturale; al posto dell’acqua potabile del rubinetto, rigorosamente regolamentati per quanto riguarda il residuo fisso a 180°C.

NON SOLO SALI MINERALI

Le acque minerali sono classificate anche da altri parametri fisici, come pH, temperatura e durezza.

Per quanto riguarda il pH, le acque minerali sono classificate come:

  • acque acide (pH<7)
  • acque alcaline (pH>7)

Per temperatura, le acque minerali possono essere:

  • fredde (< 20°C alla sorgente)
  • ipotermali (20–30°C alla sorgente)
  • mesotermiche (30–40°C alla sorgente)
  • ipertermali (> 40°C alla sorgente)

La durezza indica la presenza di metalli alcalino-terrosi e le acque minerali possono essere:

  • molto tenere (0-100 mg/L di CaCO3)
  • tenere (100-200 mg/L di CaCO3)
  • dure (200-300 mg/L di CaCO3)
  • molto dure (> 300 mg/L di CaCO3)

BIBLIOGRAFIA

  1. Albertini MC, Dachà M, Teodori L, Conti ME. Drinking mineral waters: biochemical effects and health implications – the state-of-the-art. Int J Environmental Health. 2007;1(1)
  2. DIRETTIVA 2009/54/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 18 giugno 2009 sullo sfruttamento e la commercializzazione delle acque minerali naturali
  3. Quattrini S, Pampaloni B, Brandi ML. Natural mineral waters: chemical characteristics and health effects. Clin Cases Miner Bone Metab. 2016 Sep-Dec; 13(3): 173–180

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