DIETA SENZA GLUTINE: TRA MODA E NECESSITÀ MEDICA

Il 16 maggio si celebra la Giornata internazionale della celiachia, una malattia infiammatoria cronica dell'intestino tenue causata dall'ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti. La prevalenza di questa condizione si aggira attorno all'1% della popolazione. In Italia, secondo le stime dell'Istituto Superiore di Sanità, circa 600.000 persone soffrono di celiachia, ma solo 250.000 di queste hanno ricevuto una diagnosi formale. Scopri di più con medici di Cibum dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese

celiachia

Consulenza scientifica

Barbara Paolini

Medico dietologo e direttore dell’UO di Dietetica e Nutrizione Clinica presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. Professore all'Università di Siena. Presidente Nazionale Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI).

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA CELIACHIA: SENSIBILIZZAZIONE E CORRETTA INFORMAZIONE

In occasione della Giornata mondiale, istituita dalle Associazioni europee per la celiachia nel 2002, si svolge in Italia anche la Settimana nazionale della celiachia dall’11 al 19 maggio. Quest’anno l’obiettivo principale è diffondere una corretta informazione sulla celiachia e sulla dieta senza glutine, sfatando falsi miti e fake news che circondano questa condizione.

La Giornata internazionale della celiachia e la Settimana nazionale della celiachia sono eventi cruciali per sensibilizzare il pubblico e promuovere una maggiore comprensione di questa malattia autoimmune. La celiachia è scatenata dall’ingestione di glutine, una proteina presente in cereali come grano, orzo e segale, in individui predisposti geneticamente. La diagnosi tempestiva e la gestione adeguata della malattia sono fondamentali per prevenire complicazioni a lungo termine e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Durante la Settimana nazionale della celiachia, si svolgono diverse iniziative educative per informare la popolazione sui sintomi della celiachia, l’importanza di una diagnosi accurata e i benefici di una dieta senza glutine per chi è affetto dalla malattia. Si cerca di contrastare la disinformazione che spesso circonda questa condizione, promuovendo una maggiore consapevolezza e supporto per chi ne soffre.

LA CELIACHIA IN ITALIA: UN FENOMENO IN CRESCITA TRA TENDENZE E RISCHI NUTRIZIONALI

Escludere il glutine dalla dieta è diventato una moda diffusa, ma questo trend può rivelarsi tanto pericoloso quanto popolare. Per chi soffre di celiachia, è fondamentale eliminare il glutine per evitare gravi danni alla salute. Tuttavia, per chi non è affetto da questa malattia, la scelta di una dieta senza glutine può portare a significative carenze nutrizionali.

Glutine, la proteina del frumento, è spesso demonizzata senza una reale necessità medica. La rimozione ingiustificata di questa proteina dalla propria alimentazione può privare l’organismo di importanti nutrienti, rendendo la dieta sbilanciata.

Inoltre, la crescente disponibilità di prodotti senza glutine può creare una falsa percezione di una necessità diffusa, spingendo anche chi non è celiaco a optare per tali prodotti.

Molti credono che il glutine sia l’unico responsabile di vari disturbi, ma esistono patologie che possono manifestarsi con sintomi simili alla celiachia.

La dottoressa Barbara Paolini, presidente nazionale dell’Associazione Italiana Dietetica e Nutrizione Clinica e direttrice dell’Unità Dietetica e Nutrizione Clinica al Policlinico Le Scotte, sottolinea l’importanza di una diagnosi accurata: “Una rinuncia immotivata del glutine è potenzialmente dannosa. Dietro certi sintomi si crede che questo sia l’unico responsabile ma in realtà ci possono essere patologie ben diverse dalla celiachia. In caso di sospetta celiachia o altri disturbi intestinali, è fondamentale consultare medici specialisti, come dietologi o gastroenterologi. Solo un’accurata valutazione medica può determinare la necessità di eliminare il glutine dalla dieta. Purtroppo sempre più spesso si ricorre al fai da te. Ci si affida a test diagnostici che sono inadeguati e non attendibili. Questo comportamento non solo può portare a diagnosi errate, ma anche a carenze nutrizionali significative”.

È cruciale affidarsi a professionisti della salute per diagnosticare e gestire correttamente condizioni come la celiachia.

CELIACHIA: UNA MALATTIA AUTOIMMUNE IN AUMENTO

La celiachia, nota anche come sprue celiaca, è una malattia autoimmune che colpisce l’intestino tenue a causa dell’ingestione di glutine. Negli ultimi anni, la prevalenza di questa patologia è aumentata significativamente.

La diagnosi di celiachia richiede specifici test medici. La ricerca degli anticorpi anti-endomisio e anti-transglutaminasi tissutale è fondamentale per identificare la presenza della malattia. In caso di positività, può essere necessaria una gastroscopia con biopsia della mucosa duodenale per confermare la diagnosi. Inoltre, in situazioni dubbie, un test genetico può essere utilizzato per ottenere una conferma definitiva.

La celiachia è una condizione cronica che necessita di una gestione accurata e di una dieta rigorosamente senza glutine per evitare danni alla salute. La crescente consapevolezza e il miglioramento delle tecniche diagnostiche hanno contribuito a identificare un maggior numero di casi, permettendo una gestione più efficace della malattia.

CELIACHIA: SINTOMI E FATTORI DI RISCHIO

La celiachia è una malattia autoimmune caratterizzata da un’intolleranza alimentare permanente al glutine, una proteina presente in alcuni cereali. Questa condizione è influenzata da fattori genetici e ambientali e può manifestarsi con sintomi molto variabili a seconda dell’età in cui si sviluppa il disturbo.

I sintomi della celiachia possono includere:

  • Perdita di peso
  • Diarrea
  • Stitichezza
  • Magrezza

Tuttavia, possono anche presentarsi sintomi meno comuni come:

  • Obesità
  • Anemia
  • Inappetenza
  • Astenia (debolezza)
  • Irritabilità
  • Afte recidivanti (ulcere della bocca)
  • Dermatiti (infiammazioni della pelle)

Questi sintomi variano notevolmente tra individui e possono complicare la diagnosi della celiachia. La perdita di peso e la diarrea sono più frequenti nei bambini, mentre negli adulti possono prevalere sintomi come l’anemia e l’astenia.

È essenziale riconoscere che la celiachia non sempre si manifesta con sintomi gastrointestinali. Sintomi come irritabilità e afte recidivanti possono essere altrettanto indicativi della malattia. Inoltre, condizioni come la dermatite erpetiforme, una malattia cutanea caratterizzata da eruzioni pruriginose, possono essere associate alla celiachia.

La diagnosi della celiachia richiede test specifici, tra cui la ricerca degli anticorpi anti-endomisio e anti-transglutaminasi tissutale. In caso di positività, si procede spesso con una gastroscopia e biopsia della mucosa duodenale per confermare la diagnosi. In situazioni incerte, può essere utile un test genetico per confermare la predisposizione alla malattia.

Una gestione adeguata della celiachia prevede l’eliminazione completa del glutine dalla dieta. Questo approccio è fondamentale per prevenire complicazioni a lungo termine e migliorare la qualità di vita dei pazienti.

BIBLIOGRAFIA

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