VALUTAZIONE FUNZIONALE DEL CICLISTA – I parte

La valutazione degli atleti di endurance permette di ottenere informazioni sulle loro caratteristiche fisiologiche, sull’efficacia del piano di allenamento e la loro adeguatezza alla partecipazione nelle competizioni. Scopri come effettuare una efficace valutazione funzionale con gli esperti di Cibum dell’Università di Siena.

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Consulenza scientifica

Andrea Giorgi

Medico Chirurgo specialista in Medicina dello Sport e dell'Esercizio Fisico, opera presso l'UOC Recupero e Rieducazione Funzionale, Azienda USL Toscana Sud-Est-Area Senese.
Esperto di metodologia di allenamento, valutazione funzionale e biomeccanica, alimentazione per il ciclista professionista. Dal 2011 Medico di squadra della Androni Giocattoli-Sidermec Professional Cycling Team.

I TEST

I test di valutazione funzionale, svolti in laboratorio o su campo, devono essere riproducibili, affidabili, sensibili e validati in modo che possano essere confrontati nel tempo. Per esempio, le prove di valutazione svolte su campo devono essere svolte nelle medesime condizioni climatiche e di percorso, nonché con lo stesso misuratore di potenza.

I tradizionali test di laboratorio per valutare le caratteristiche fisiologiche relative alla prestazione di endurance consistono nella misurazione del consumo di ossigeno e del lattato ematico. Tuttavia, i ciclisti preferiscono svolgere test da campo in quanto utilizzano un equipaggiamento familiare e grazie alla recente diffusione di sistemi di misurazione portatile è possibile svolgere valutazioni affidabili.

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VALUTAZIONE DEL MASSIMO CONSUMO DI OSSIGENO (VO2 Max)

Il consumo di ossigeno aumenta man mano che aumenta il lavoro muscolare arrivando ad un limite massimo individuale che rappresenta la massima potenza che la macchina umana può esprimere sulla base dei processi metabolici ossidativi.

Il test è svolto solitamente su cicloergometro con la misurazione del consumo di ossigeno durante step incrementali di potenza fino al raggiungimento del massimo consumo di ossigeno per una durata totale della prova di 8-12 minuti. Un valore elevato di VO2 max è necessario per il successo nelle competizioni di endurance: ad esempio, i ciclisti amatoriali raggiungono valori di 65-70 ml/kg/min, professionisti di alto livello raggiungono valori di 75-90 ml/kg/min con potenza meccanica espressa tra 6-7 W/kg di massa corporea.

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VALUTAZIONE DELLA SOGLIA ANAEROBICA

Quando un atleta raggiunge il VO2 max è sempre contemporaneamente attivato sia il metabolismo aerobico che il metabolismo glicolitico. Nelle prove di lunga durata la capacità di prestazione è connessa con il limite superiore di potenza fornita con l’energia esclusivamente di produzione aerobica. Questo limite è rappresentato da una frazione del VO2 max.

Quindi il test per il VO2 max permette di determinare la prestazione massima potenziale di endurance del ciclista, ma in una popolazione omogenea (ad esempio ciclisti professionisti), per discriminare la condizione fisica dell’atleta è necessario conoscere la potenza espressa alla massima frazione del VO2 max che può essere sostenuta con il metabolismo esclusivamente aerobico. Questa frazione viene denominata soglia anaerobica.

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PROTOCOLLI DI VALUTAZIONE DELLA SOGLIA PER IL CICLISTA

Solitamente questa valutazione viene svolta con test incrementali con step della durata di 3-5 minuti con misurazione del VO2 o/e analisi del lattato ematico attraverso prelievo di sangue capillare. Il test della soglia anaerobica con misurazione lattato ematico è spesso utilizzato per monitorare la condizione fisica del ciclista durante la stagione in quanto è di facile esecuzione anche su campo.

Diversi sono i criteri per identificare il valore della soglia anaerobica. Per quanto riguarda la valutazione attraverso il VO2 si identifica come soglia anaerobica il punto in cui la ventilazione non riesce più a tamponare l’acidosi indotta dallo sforzo fisico. Mentre, attraverso la misurazione del lattato ematico capillare, la soglia viene identificata all’intensità di esercizio in cui l’accumulo di lattato ematico aumenta esponenzialmente.

Solitamente nei ciclisti professionisti ben allenati la soglia anaerobica è intorno al 85-95% del VO2 max con valori di 5-6,5 W/kg di massa corporea, mentre in ciclisti amatori si attesta intorno al 65-80% del VO2 max.

BIBLIOGRAFIA

  1. Performance cycling: the science of success. Hopker and Jobson (eds). Bloomsbury, 2012
  2. Dal Monte A, Faina M. Valutazione dell’atleta: analisi funzionale e biomeccanica della capacità di prestazione. Utet, Milano, 1999
  3. Hunter A, Coggan AR, McGregor S. Training and racing with a power meter. VeloPress, Bouder, Colorado (USA), 2019

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