NUOTO: IL METODO SWOLF

Nell'allenamento moderno del nuoto la tecnica ha assunto un ruolo molto importante. È ormai consolidato il convincimento che una buona tecnica favorisce la riduzione del costo energetico del gesto dove per costo energetico dobbiamo intendere la quantità di energia impiegata per ogni metro di avanzamento in acqua. È doveroso specificare che il nuoto è la forma di locomozione più lenta e che, dato che l’acqua non offre un punto di appoggio fisso, solo l’8-10% delle energie spese sono impiegate per la propulsione. Per questo, il movimento deve essere ottimizzato nel modo migliore. Scopri come allenarti con i medici e gli esperti di Cibum dell’Università degli Studi di Siena

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Consulenza scientifica

Cesare Butini

Nel 2000 entra a far parte dello staff tecnico della Squadra nazionale assoluta partecipando alle Olimpiadi di Sydney e, successivamente, ha partecipato a tutte le edizioni successive dei Giochi Olimpici sino a Rio 2016. Docente Nazionale del Settore Tecnico Federale. Dal settembre 2012 è Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali di Nuoto.

UNA TECNICA CORRETTA MIGLIORA L’EFFICIENZA

Va ricordato che nel nuoto, come in tutti gli sport ciclici, la velocità di spostamento è data dal prodotto di frequenza (di bracciata, SF) per ampiezza (di bracciata, DS). Per frequenza s’intende il ritmo di bracciate sull’unità di tempo (cicli al minuto o al secondo) mentre per ampiezza s’intende la distanza che si percorre con un ciclo di bracciata (metri per ciclo).

Gli atleti migliori mantengono un’ampiezza di bracciata (DS) superiore e per maggior tempo a fronte di una corretta frequenza (SF). In questo modo il costo energetico è contenuto e il nuotatore acquisisce una migliore efficienza propulsiva. Una migliore efficienza è determinata da una maggiore abilità che si traduce in una migliore tecnica.

Molto spesso nelle squadre di nuotatori master si ha la convinzione che il miglioramento della tecnica non sia possibile a causa dell’età degli atleti che ne precluderebbe un apprendimento rapido e efficace; di conseguenza la gran parte dei tecnici preferisce impostare gli allenamenti sulla parte metodologica gestendo soltanto il volume e l’intensità.

L’ESPERTO: ATTENZIONE ALLA CORRETTA TECNICA DI NUOTO

“Una corretta tecnica favorisce invece quella che deve essere la vera filosofia dell’atleta master: il conseguimento di un migliore benessere fisico“. Indica il dottor Cesare Butini, che afferma: “Inoltre, acquisire una corretta tecnica riduce il rischio di infortuni e, come già detto, favorisce il miglioramento della prestazione con un’ottimizzazione dell’impegno fisiologico.”

Persona Che Nuota Nel Corpo D'acqua

QUALI ESERCITAZIONI SONO UTILI

Nel nuoto esiste una grande varietà di esercitazioni mirate al miglioramento della tecnica. Tralasciando gli esercizi base di scivolamento e respirazione, attraverso la scomposizione analitica del gesto, si propongono esercitazioni mirate al miglioramento del singolo aspetto del gesto. Gli esercizi sono ripetuti più volte con l’obiettivo di ottimizzarlo. La difficoltà sarà di trasferire i miglioramenti ottenuti negli esercizi nella nuotata completa. E’ importante ricordare che gli esercizi di tecnica vanno proposti all’inizio della seduta di allenamento, quando l’atleta è ancora fresco perché gli esercizi di tecnica richiedono un’attenzione massimale.

CI SONO ESERCIZI PER TUTTI GLI STILI

Esistono esercizi mirati al miglioramento di tutti gli stili. Può essere utile, negli stili del dorso, farfalla e stile libero, l’utilizzo di ausili didattici come le pinne (corte) e le palette con le quali gli esercizi possono assumere anche una valenza di condizionamento fisiologico. L’importante che il tecnico riesca a trasferire all’atleta l’interesse per gli esercizi di tecnica.

Persona Che Nuota In Piscina

UN METODO DIVERTENTE PER INSEGNARE LA TECNICA E MIGLIORARE L’EFFICIENZA

Questo è chiamato SWOLF. Con questa definizione (acronimo tra nuoto e golf) s’intende la somma tra numero di bracciate effettuate per coprire una vasca e il tempo ottenuto. Per esempio, se per nuotare 25 metri a stile libero ho impiegato 15 secondi effettuando 14 bracciate il mio punteggio swolf (cioè la somma) sarà 29.

La sfida sarà quella, dopo ogni ripetizione, di migliorare questa somma; questo può avvenire aumentando la velocità (intensità) a parità di bracciate o ottimizzando la tecnica di nuoto riducendo il numero di bracciate a parità di tempo. Al fine di rendere efficace e affidabile l’esercitazione, sarà necessario mantenere inalterate le fasi di spinta dal muro di ogni ripetizione.

La riduzione del numero di bracciate produrrà il miglioramento dell’ampiezza di bracciata che rappresenta, come detto in precedenza, un requisito fondamentale dell’efficienza propulsiva. Inoltre, una maggiore ampiezza comporta una diminuzione della frequenza di bracciata che è uno dei fattori condizionanti il costo energetico. In pratica, mutuando uno slogan automobilistico, si può “andare più veloci consumando meno”.

Persona Che Nuota In Piscina

TECNICA DELLE PARTENZE E DELLE VIRATE

La tecnica non si riferisce solo alla nuotata, ma abbraccia tutto ciò riguarda la gara. Anche la partenza e le virate devono costituire parte integrante del progetto tecnico che l’allenatore deve proporre ai suoi atleti.

Un buon ingresso in acqua, una buona spinta dal muro con una corretta posizione del corpo nelle fasi subacquee favorisco il mantenimento di una velocità superiore che sicuramente si trasformerà in un miglioramento in termini di tempo; inoltre, una buona fase di scivolamento nella fase sub della virata favorisce un parziale ma importante ristoro dell’atleta.

BIBLIOGRAFIA

  1. Counsilman JE, Counsilman BE. La Nuova Scienza del Nuoto. Zanichelli, Bologna, 2004
  2. Brunetti G. Allenare l’atleta. Manuale di metodologia dell’allenamento sportivo. Edizioni Scuola dello sport, Roma, 2010
  3. Martin D, Carl K, Lehnertz K. Manuale di teoria dell’allenamento. Società Stampa Sportiva, Roma, 2004
  4. Toussaint HM, Beek PJ. Biomechanics of Competitive Front Crawl Swimming. Sports Medicine 13, 8–24, 1992

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