ARANCIA ROSSA: RICCA DI ANTOCIANI

L’arancia è un frutto antico conosciuto fin dai tempi dei Romani. Con una polpa che va dal giallo al rosso, è un concentrato di principi nutritivi importanti per la nostra salute grazie all’azione antiossidante degli antociani di cui è ricca. Scopri proprietà e benefici dell’arancia con i medici di Cibum dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese.

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Consulenza scientifica

Barbara Paolini

Medico dietologo e direttore dell’UO di Dietetica e Nutrizione Clinica presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. Professore all'Università di Siena. Presidente Nazionale Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI).

L’ARANCIA ROSSA, FRUTTO ANTICO

L’arancia è il frutto dell’arancio (Citrus sinensis), un albero sempreverde appartenente alla famiglia delle Rutaceae, è originario della Cina, ma con ogni probabilità era già noto al tempo degli antichi romani nel primo secolo d.C.

Fu introdotto nelle Penisola Iberica solo nel 1300. Si narra che gli arabi portarono le arance in territorio siculo nel lontano IX secolo d.C. dove veniva chiamata melarancia.

La colorazione della polpa, gialla, arancione o rossa, cambia in base alla varietà. La principale differenza tra il frutto dell’arancia rossa e le altre arance è la sintesi del pigmento degli antociani nella polpa e talvolta nella buccia. Le cultivar commerciali più importanti di arance rosse sono “Moro”, “Tarocco” e “Sanguinello”.

GLI ANTOCIANI

Le arance rosse hanno una ricca fonte di composti bioattivi come antociani, acido ascorbico, acidi idrossicinnamici e flavonoidi con attività antiossidante. 

L’attività antiossidante degli antociani nei frutti di arancia rossa è utile per la salute umana, con importanti azioni protettive, tra cui antinfiammatorie, antitumorali e antidiabetiche, grazie alla prevenzione dell’ossidazione e delle reazioni a catena dei radicali liberi.

Nelle arance rosse, sono state identificate 10 antocianine, composti idrosolubili, che conferiscono colore e sapore. Le cultivar di arancia rossa mostrano diversi livelli di pigmentazione in condizioni di crescita simili. Ad esempio, la qualità “Moro” ha la pigmentazione più alta, seguito da “Sanguinello” e “Tarocco”;

La quantità di antocianine è condizionata dal tipo di cultivar, dalle pratiche colturali, dalle caratteristiche del suolo, dalla regione di coltivazione, dalle condizioni climatiche, ambientali, dallo stadio di maturazione e dal tempo di raccolta.

L’ESPERTA: ANTOCIANI UNA PROTEZIONE PER LA NOSTRA SALUTE

“Gli antociani sono un vero e proprio antidoto naturale contro l’invecchiamento.” Afferma la dottoressa Barbara Paolini, che indica: “Numerose le loro proprietà: antinfiammatorie ed antiaggreganti piastriniche che, insieme all’azione vasodilatatoria ed antiossidante, costituiscono una vera protezione per il sistema cardiovascolare. Agiscono come scavenger sui radicali liberi e svolgono quindi un’azione protettiva contro gli agenti cancerogeni.”

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IL FREDDO E IL TEMPO LE FANNO “ARROSSIRE”

Le arance rosse necessitano di una escursione termica giorno/notte per ottenere elevate concentrazioni di antociani nella polpa, infatti, nei climi subtropicali o tropicali, la produzione commerciale è limitata a causa delle concentrazioni di antocianine molto basse durante la maturazione commerciale.

La particolare caratteristica è che a differenza dei frutti non climaterici, possono aumentare la quantità di antociani dopo la raccolta durante la conservazione a temperature basse. Le temperature intorno ai 5° possono indurre la sintesi di antociani nelle arance durante la conservazione grazie all’attivazione di enzimi coinvolti nella via fenilpropanoide, tra cui fenilalanina ammoniaca-liasi (PAL), calcone sintasi (CHS), diidroflavonolo 4- reduttasi (DFR) e uridina difosfato (UDP) -glucosio flavonoide glucosil transferasi (UFGT). Pertanto, la conservazione a freddo può essere utilizzata come una semplice tecnologia per aumentare l’accumulo di antocianine nelle arance rosse.

Sono dieci i diversi antociani identificati nelle arance rosse, sette derivati ​​della cianidina e tre derivati ​​della delfinidina. I due tipi di antociani rilevati in quantità maggiore in tutte le cultivar sono la cianidina 3-glucoside e in particolare la cianidina 3– (6 ″ -malonilglucoside).

Queste cianidine hanno un’azione protettiva sull’ossidazione delle lipoproteine ​​a bassa densità (LDL) superiore a quella del resveratrolo e dell’acido ascorbico, altri due antiossidanti naturali.  La concentrazione maggiore di antociani le troviamo nel moro e sanguinello che ne hanno sino a tre volte di più rispetto al tarocco.

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BIBLIOGRAFIA

  1. Habibi F, Ramezanian A,  Guillén F, Castillo S, Serrano M, and Valero D. Changes in Bioactive Compounds, Antioxidant Activity, and Nutritional Quality of Blood Orange Cultivars at Different Storage Temperatures. Antioxidants (basel). 2020 oct; 9(10):1016
  2. Cebadera-Miranda L,  Domínguez L, et al.  Sanguinello and Tarocco (Citrus sinensis [L.] Osbeck): Bioactive compounds and colour appearance of blood oranges. Food Chem. 2019 Jan 1;270:395-402
  3. Amorini AM, Fazzina G, et al.  Activity and mechanism of the antioxidant properties of cyanidin-3-O-β-glucopyranoside. Radic Res. 2001 dicembre; 35 (6): 953-66

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