GRAVIOLA: UTILE NELLA PREVENZIONE, MA CON ATTENZIONE

Graviola, un alimento sconosciuto ai più, ma ricco di proprietà nutrizionali importanti per il nostro organismo. Scoprile con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese

graviola

Consulenza scientifica

Barbara Martinelli

Dottore in Dietistica. Ha conseguito la laurea triennale in dietistica nel 2014; laurea magistrale in Scienze dell’Alimentazione nel 2016. Lavora presso l’UOSA Dietetica e Nutrizione Clinica dell’AOU Senese. Relatore in numerosi congressi in ambito nutrizionale e docente nei corsi per il personale dell’AOU Senese.

LA GRAVIOLA

Graviola (o Guanàbana o Corossole), è il frutto di una pianta tropicale –Annona Muricata– appartenente alla famiglia delle Annonaceae e diffusa nelle regioni tropicali e subtropicali di tutto il mondo.

I frutti, commestibili, sono verdi con forma a cuore e delle spine morbide che ricoprono la loro pelle coriacea. Ognuno può contenere un quantitativo variabile di 55-170 semi distribuiti nella polpa bianca e cremosa dal gusto e dall’aroma caratteristici.

Tutte le parti del frutto e della pianta, trovano da sempre impiego nella medicina tradizionale, ma i più utilizzati, per la preparazione di decotti, sono le cortecce, le radici, i semi e le foglie degli steli.

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PROPRIETÀ ANTITUMORALI

Il frutto Graviola, è diventato noto ai più per le sue proprietà antitumorali decantate ormai da tempo.

Effettivamente la sua composizione sembra rappresentare un buon punto di partenza. Dall’analisi effettuata sugli estratti di A. Muricata sono stati isolati 212 composti bioattivi, 74 dei quali hanno mostrato – in vitro e in vivo – proprietà antitumorali.

L’attività di maggior interesse, quella antitumorale, sembra essere svolta verso numerose neoplasie quali: mammella, prostata, colon retto, polmone, cervice uterina e tumori ovarici, leucemie, rene, pancreas, fegato, ecc.

I composti bioattivi studiati, andrebbero ad esercitare la loro azione inducendo nelle cellule tumorali:

  • CITOTOSSICITÀ
  • ARRESTO DEL CICLO CELLULARE
  • APOPTOSI
  • NECROSI

e inibendo:

  • MOTILITÀ
  • MIGRAZIONE
  • METASTASI
  • PROLIFERAZIONE

PROPRIETÀ TERAPEUTICHE

Oltre agli effetti chemiopreventivi e chemioterapici descritti, gli estratti di A. Muricata e i loro costituenti, singolarmente o in combinazione, hanno mostrato proprietà terapeutiche per altri disturbi quali malattie infiammatorie e ossidative croniche, ferite, malattie microbiche e parassitarie non infettive e infettive. 

Altri benefici finora riportati per i costituenti della Graviola, oltre a quelli sopra elencati, hanno incluso attività ansiolitiche, ipoglicemizzanti, ipotenisve, antinfiammatorie, antispasmodiche, antidepressive, gastroprotettive, antimalariche, immunomodulatorie, antistress e cicatrizzanti.

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TOSSICITÀ

Gli effetti sopradescritti, nonché quelli per cui è più nota, fanno sembrare la Graviola davvero miracolosa, ma come sappiamo, “non è tutto oro quel che luccica”.

Diversi studi hanno incluso saggi per valutare la tossicità sugli estratti di Graviola. Caparros-Lefebvre e Elbaz nel 1999 hanno riferito che il consumo di tè e frutti di alcune piante tropicali, inclusa la Graviola, era associato a parkinsonismo atipico.

Uno studio più recente ha discusso la possibile connessione tra l’assunzione di frutta tropicale e l’insorgenza di parkinsonismo atipico nelle Antille francesi e di endemia di una malattia neurodegenerativa nell’isola di Guadalupe.

Tuttavia, nel 2010 è stato raggiunto un consenso sul fatto che il consumo di specie di Annonaceae non fosse direttamente correlato al verificarsi di parkinsonismo atipico. È stata però valutata la neurotossicità di sette acetogenine e si è dimostrato che, due tra le più abbondanti in A. muricata, sono neurotossiche.

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L’ESPERTA: I TEST DI SICUREZZA

“Altri risultati tossicologici, in relazione ai singoli studi, meritano tuttavia una seria considerazione in modo tale che le future indagini, sull’uso dei componenti della Graviola, debbano includere rigorosi test di sicurezza.” Indica la dottoressa Barbara Martinelli, che spiega: “Questi risulterebbero fondamentali dato che il contenuto di potenziali tossine potrebbe variare a seconda della parte della pianta, del metodo di estrazione, il luogo in cui viene coltivata la pianta e anche il momento del raccolto. Inoltre non sono stati trovati studi più accurati sulla sicurezza per valutare l’efficacia degli estratti di A. muricata sui vari tumori verso cui avrebbe mostrato la sua attività chemiopreventiva e chemioterapica.”

GRAVIOLA: VALORI NUTRIZIONALI

BIBLIOGRAFIA

  1. U.S. Department of Agriculture – Agricultural Research Service. https://fdc.nal.usda.gov
  2. Rady I., Bloch M.B., Chamcheu R.C.N., Mbeumi S. B., et al. Anticancer properties of Graviola (Annona muricata): a comprehensive mechanistic review. Oxid. Med. Cell Lonegev. 2018 Jul 30. doi: 10.1155/2018/1826170
  3. Nussbaumer S., Bonnabry P., Veuthey J. L., Fleury-Souverain S. Analysis of anticancer drugs: a review. Talanta. 2011;85(5):2265–2289. doi: 10.1016/j.talanta.2011.08.034
  4. Lee W. Z., Chang S. K., Khoo H. E., Sia C. M., Yim H. S. Influence of different extraction conditions on antioxidant properties of soursop peel. Acta Scientiarum Polonorum Technologia Alimentaria.2016;15(4):419–428. doi: 10.17306/J.AFS.2016.4.40

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