CURCUMINA: AZIONE ANTINFIAMMATORIA CONTRO LE PIÙ COMUNI MALATTIE

Le proprietà medicinali della curcuma sono attribuite principalmente alla curcumina: composto polifenolico naturale bioattivo. La curcumina, scoperta circa due secoli fa, esplica numerosi di effetti fisiologici benefici. Per la sua capacità di interagire con vari bersagli molecolari, la curcumina è uno dei nutraceutici più interessanti. La curcumina mostra una proprietà antinfiammatoria interagendo con i recettori Toll-like (TLR), che svolgono un ruolo chiave nell'immunità innata. Scopri con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese i benefici e l’azione della curcuma sulle più comuni patologie

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Consulenza scientifica

Barbara Paolini

Medico dietologo e direttore dell’UO di Dietetica e Nutrizione Clinica presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. Professore all'Università di Siena. Presidente Nazionale Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI).

ARTRITE REUMATOIDE

L’artrite reumatoide (AR) è una malattia infiammatoria cronica che colpisce le articolazioni e causa una degradazione irreversibile di ossa, sinovia e cartilagine, ridotta mobilità e disagio. La curcumina sopprime le vie pro-infiammatorie cruciali nello sviluppo dell’AR.

L’integrazione di curcumina (500 mg per 8 settimane) nei pazienti con AR tende a ridurre la dolorabilità e il gonfiore delle articolazioni.

MALATTIE RENALI

L’integrazione di curcumina ha mostrato effetti favorevoli sulle malattie renali, principalmente per le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. La curcumina ha abbassato il danno renale e l’infiammazione riducendo l’espressione di citochine infiammatorie come IL-1β, IL-6, TNF-α, adiponectina, che, associata a rigidità arteriosa, che porta alla morte.

STRESS OSSIDATIVO

Lo stress ossidativo deriva da uno squilibrio tra ossidanti e misure antiossidanti. Si ipotizza che il danno da specie reattive dell’ossigeno (ROS) e specie reattive dell’azoto (RNS) determini molte malattie croniche (aterosclerosi, morbo di Alzheimer, malattie del fegato) e la senescenza delle cellule.

La curcumina ha potenti proprietà antiossidanti dovute al fatto che ha più gruppi funzionali tra cui il gruppo β-dicheto, doppi legami carbonio-carbonio e anelli fenilici contenenti quantità variabili di sostituenti idrossilici e metossilici. Queste proprietà consentono alla curcumina di proteggere le membrane lipidiche dalla perossidazione indotta da agenti ossidanti.

MICROBIOTA

Diversi studi hanno riportato l’attività antimicrobica ad ampio spettro per la curcumina, comprese le attività antibatteriche, antivirali, antimicotiche e antimalariche. La prima attività antivirale conosciuta della curcumina risale agli anni ’90.

La curcumina può esercitare effetti regolatori diretti sul microbiota intestinale. L’attività antimicrobica della curcumina risale ai tempi antichi quando veniva usata come repellente per insetti in casa. Successivamente, è stato introdotto come potenziale soppressore dell’attività microbica nelle industrie del cotone e della lana.

La curcumina e altri composti antimicrobici sono stati ingredienti chiave negli unguenti per la protezione della pelle e le proprietà di medicazione delle ferite.

NEUROPROTETTIVO

I disturbi neurodegenerativi – come il morbo di Parkinson (PD) e il morbo di Alzheimer (AD) – la depressione maggiore e l’epilessia colpiscono milioni di persone in tutto il mondo, con un tasso di incidenza crescente.

La neuroinfiammazione è un’infiammazione cronica che porta a cambiamenti del metabolismo neuronale che provocano la degradazione neuronale. Negli stati neuroinfiammatori, la morte neuronale è aumentata dall’attivazione della microglia e degli astrociti

Questi ultimi sono responsabili del rilascio di citochine proinfiammatorie, come TNFa e IL-1. Sulla base di studi esistenti, la curcumina è stata utilizzata come potenziale agente terapeutico per vari disturbi neurologici, come demenza, AD, PD, sclerosi multipla e malattia di Huntington (HD), grazie alla sua aggregazione antiossidante, antinfiammatoria e antiproteica.

TUMORI

In letteratura si possono trovare ampi studi preclinici che valutano l’effetto antitumorale della curcumina, con una crescente attenzione data al suo meccanismo d’azione correlato. È stato dimostrato che la curcumina previene la carcinogenesi influenzando due processi: l’angiogenesi e la crescita delle cellule tumorali. 

Sopprime anche le metastasi delle cellule tumorali e induce l’apoptosi delle cellule tumorali. 

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LEGISLAZIONE

Nel 2010, il gruppo di esperti scientifici sugli additivi alimentari e le fonti nutritive ha concordato con il JECFA che la curcumina non è né cancerogena né genotossica (gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sugli additivi alimentari e le fonti nutritive aggiunte agli alimenti (ANS), 2010). 

Il gruppo di esperti ha concluso che, in undici paesi europei, le stime di assunzione per i bambini (1-10 anni) sono superiori alla DGA sia dalla curcumina presente in natura negli alimenti sia dalla forma di colorante (gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sugli additivi alimentari e le fonti nutritive aggiunto a Food (ANS), 2010). 

Il gruppo di esperti scientifici ha inoltre osservato che l’assunzione di curcumina negli alimenti (sotto forma di spezie e curry in polvere) ammonta a <7% della DGA di 3 mg/kg pc/giorno per gli adulti e gli anziani (gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sugli additivi alimentari e le fonti nutritive aggiunte agli alimenti (ANS), 2010). 

Per quanto riguarda la purezza della curcumina, è stata stabilita come sostanza colorante totale non inferiore al 90%. Il 10% residuo è stato specificato secondo la Direttiva della Commissione 2008/128/CE e JECFA. La concentrazione massima di piombo consentita è ≤2 mg/kg e, per quanto riguarda gli altri metalli, nel 2008 l’EFSA ha stabilito una dose settimanale tollerabile (TWI) di 1 mg di alluminio/kg di peso corporeo/settimana (Autorità europea per la sicurezza alimentare, 2008).

BIBLIOGRAFIA

Bibliografia

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