ANGURIA: AZIONE ANTIOSSIDANTE GRAZIE A LICOPENE E POLIFENOLI

I diversi colori dell'anguria, o cocomero, sono dovuti alla presenza di carotenoidi, in particolare licopene e carotene. Distintamente diverso dai suoi antenati selvaggi di colore pallido, l'anguria a polpa rossa accumula notevoli quantità di licopene nei suoi frutti. Il colore della polpa del frutto dell'anguria è un indicatore dei benefici nutrizionali forniti dai carotenoidi ed è un tratto fenotipico importante per le preferenze del consumatore. Scopri tutti i benefici per la tua salute con i medici di Cibum dell'Azienda ospedaliero-universitaria Senese

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Consulenza scientifica

Barbara Paolini

Medico dietologo e direttore dell’UO di Dietetica e Nutrizione Clinica presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. Professore all'Università di Siena. Presidente Nazionale Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI).

IL LICOPENE: UN EFFICACE ANTIOSSIDANTE

Tra i frutti, l’anguria è costituita da un contenuto più elevato di licopene biodisponibile (1:12 di carotene) seguita dal pomodoro. Benchè la biodisponibilità del licopene nel pomodoro aumenta con la cottura, nell’anguria questo carotenoide è altamente biodisponibile consumando l’alimento fresco.

I carotenoidi sono essenziali per la nutrizione e la salute umana. Forniscono fonti alimentari di provitamina A e riducono l’incidenza di alcune patologie croniche e legate all’età, agendo come antiossidanti e/o tramite altri meccanismi molecolari non ancora del tutto compresi. Questi comprendono:

  • la modulazione dell’espressione genica
  • la regolazione del metabolismo cellulare
  • la produzione di ormoni
  • la promozione delle risposte immunitarie
  • un’attività fotoprotettiva della pelle.

Tuttavia, il contenuto di licopene differisce tra le diverse cultivar di anguria, oltre ad essere determinato dall’ambiente di coltivazione.



Esempio di variabilità cromatica in pomodoro e anguria:
1, verde Cherokee (verde); 2, Ananas Noir (multicolore); 3, Primo Rosso (rosso); 4, Geronimo (rosso scuro); 5, velluto nero (arancione); 6, fetta d’arancia (giallo); 7, Lemon Boy (giallo brillante); 8, Meraviglia Bianca (bianca); 9, dolce cremisi (rosso); 10, Malali (salmone); 11, Tendersweet (arancia); 12, bambola gialla (gialla); 13, Meraviglia Bianca (bianca)
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L’ESPERTA: L’ANGURIA PROTEGGE DAI RADICALI LIBERI

“L’abbondanza di licopene nell’anguria la rende un’ottima scelta di alimento funzionale“. Indica la dottoressa Barbara Paolini, che spiega: “Il consumo di una dieta ricca di licopene può migliorare efficacemente la disintossicazione dai radicali liberi che rappresentano una minaccia per il DNA e la membrana cellulare e regola anche la biosintesi dei lipidi influenzando gli enzimi nella via di biosintesi del colesterolo”.

ANGURIA E POLIFENOLI

Nell’anguria, la presenza di polifenoli è responsabile dell’attività antiossidante idrofila. Il succo fresco dell’anguria contiene 16,94-20,23 mg di acido gallico (equivalente (GAE)/100 ml di polifenoli), un fenolo naturale, con importanti proprietà antiemorragiche, ma anche azione antiossidante, antimicrobiche e antinfiammatorie. Pertanto, l’assunzione di anguria come spuntino dietetico o sotto forma di bevanda può indurre i potenziali antiossidanti nel corpo umano.

L’anguria a polpa rossa è costituita da livelli più elevati di acido ascorbico (86,32 mg/kg) e licopene (9,50 mg/kg) rispetto all’anguria a polpa gialla (acido ascorbico: 52,05 mg/kg; licopene: (0,04 mg/kg). Questo fa sì che la capacità antiossidante dell’anguria a polpa rossa sia maggiore rispetto a quella bianca.

In alcuni frutti, il tasso di sintesi dei carotenoidi aumenta notevolmente durante la maturazione. Le bacche mature del pomodoro e l’endocarpo carnoso dei peponidi dell’anguria sono chiari esempi di questa variabilità, poiché un’ampia gamma di colori e sfumature dei frutti caratterizza entrambe le specie.

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I SEMI: FONTE DI BENESSERE

I semi dell’anguria ricchi di fibre e antiossidanti, contengono anche una buona quota di proteine vegetali. Inoltre, sono fonte di preziosi sali minerali, quali magnesio (utile per contrastare la sensazione di affaticamento), fosforo, ferro, potassio, zinco, rame e manganese.

Per quanto riguarda l’apporto vitaminico, è garantita soprattutto la presenza della vitamina B insieme a grassi insaturi. Consumati come snack, possono essere un ottimo spuntino spezzafame.

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BIBLIOGRAFIA

  1. Zhang J, et al. Decreased protein abundance of lycopene β-Cyclase contributes to red flesh in domesticated watermelon. Plant Physiol. 2020
  2. Lum T, Connolly M, Marx A, Beidler J, Hooshmand S, Kern M, Liu C, Hong M.Y. Effects of fresh watermelon consumption on the acute satiety response and cardiometabolic risk factors in overweight and obese adults. Nutrients. 2019
  3. Manivannan A, Lee ES, Han K, et al. Versatile nutraceutical potentials of watermelon—a modest fruit loaded with pharmaceutically valuable phytochemicals. Molecules. 2020

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