ALLERGIA ALLA PESCA: CAUSE E DIAGNOSI

L’allergia alla pesca è responsabile di una moltitudine di sintomi. Dai più lievi, come formicolio o prurito, ai più gravi, come orticaria acuta, nausea, vomito, dolore addominale e diarrea. È per questo necessaria una diagnosi immediata ed accurata. Scopri di più con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese (II parte)

pesca-allergia-diagnosi

Consulenza scientifica

Barbara Paolini

Medico dietologo e direttore dell’UO di Dietetica e Nutrizione Clinica presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. Professore all'Università di Siena. Presidente Nazionale Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI).

ALLERGIA PRIMARIA ALLA PESCA

L’allergia alimentare primaria alla pesca, in cui la sensibilizzazione avviene attraverso l’ingestione del cibo, è principalmente correlata a nsLTP Pru p 3, sebbene alcuni studi abbiano riportato principalmente una sensibilizzazione per via aerea alle nsLTP.

Nell’area mediterranea, vi è un alto tasso di sensibilizzazione alle nsLTPs, che rappresenta la causa più frequente sia di allergia alimentare primaria che di anafilassi alimentare dipendente negli adulti che vivono in questi paesi.

La sensibilizzazione a Pru p 3 si verifica spesso all’inizio della vita. Può essere isolato (mono-sensibilizzazione) o associato a molteplici sensibilizzazioni nsLTP, che possono portare a diverse allergie ai cibi vegetali (sindrome nsLTP).

La sensibilizzazione a Pru p 3 può essere asintomatica o manifestarsi con una gravità dei sintomi variabile, che va dalla SOA all’anafilassi.

SOA e orticaria da contatto sono i modelli clinici più frequenti osservati nell’ipersensibilità LTP. I sintomi gastrointestinali (nausea, vomito, dolore addominale, diarrea) possono manifestarsi come sintomi isolati o in associazione con i sintomi cutanei, respiratori o cardiovascolari coinvolti nell’anafilassi.

Il rischio di cross-reattività riguarda più frequentemente i frutti della famiglia delle Rosacee (mela, susina, albicocca, ciliegio), ma anche noci e arachidi. Il quadro clinico varia dai sintomi orofaringei locali fino all’anafilassi.

pesca-allergia-sintomi-gravi

ALLERGIA ALLA PESCA SECONDARIA ALL’ALLERGIA AI POLLINI

Le famiglie di allergeni coinvolte nell’allergia alla pesca secondaria ai pollini (PFAS) indotto dalla pesca includono:

  • proteine PR10
  • profiline
  • nsLTP
  • proteine simili alla taumatina
  • proteine regolate dalla gibberellina

I PFAS rappresentano fino al 60% delle allergie alimentari nei pazienti adulti e negli adolescenti. Può interessare uno o più organi bersaglio: la pelle, la mucosa orale, il tratto gastrointestinale, il tratto respiratorio e il sistema cardiovascolare.

SINTOMI

Il quadro clinico più frequente osservato nei pazienti adulti e negli adolescenti con PFAS è la sindrome da allergia orale (SOA). I sintomi emergono entro 5-15 minuti dall’ingestione di cibo e consistono in formicolio/prurito delle labbra, della lingua, della mucosa orale, del palato e della gola, con possibile lieve angioedema associato negli stessi siti.

La maggior parte dei casi si risolve spontaneamente entro 30 minuti, ma il 3% dei pazienti presenta reazioni sistemiche senza sintomi orofaringei e l’1-8% sviluppa reazioni sistemiche, come orticaria, dispnea, respiro sibilante e anafilassi.

L’orticaria acuta generalizzata, con o senza angioedema, e l’orticaria da contatto sono i secondi sintomi più frequentemente osservati di PFAS.

Sintomi gastrointestinali, come nausea, vomito, dolore addominale e diarrea, sono raramente visti come manifestazioni esclusive di PFAS.

Sintomi respiratori, come rinocongiuntivite, broncospasmo ed edema laringeo, si verificano più frequentemente in associazione con altri sintomi di organi bersaglio piuttosto che in isolamento.

La presenza di comorbidità (dermatite atopica) e cofattori (esercizio fisico, consumo di alcol, uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)) aumenta la gravità dei sintomi e il rischio di anafilassi.

pesca-orticaria

COFATTORI

I cofattori sono spesso coinvolti (fino al 40% dei casi) nell’espressione clinica:

  • il digiuno
  • l’esercizio fisico
  • le mestruazioni
  • i FANS

Questi potrebbero determinare la comparsa di sintomi in pazienti sensibili alle nsLTP o influenzare la gravità dei sintomi.

pesca-prurito

GESTIONE DELL’ALLERGIA ALLA PESCA

Una volta fatta la diagnosi di allergia alla pesca, la pesca dovrebbe essere eliminata dalla dieta del paziente. Anche gli alimenti che possono reagire in modo crociato con gli allergeni della pesca devono essere studiati, in primo luogo, valutando se il paziente è esposto a questi alimenti senza presentare sintomi e, in caso contrario, eseguendo test cutanei e/o dosi di IgE specifiche.

Questa strategia dovrebbe essere presa in considerazione principalmente per la reazione crociata degli alimenti tramite Pru p 3 (LTP) o Pru p 7 (peamacleina), dato il rischio più elevato di reazioni gravi associate alla sensibilizzazione a questi allergeni.

Un piano d’azione scritto di emergenza per le reazioni acute dovrebbe essere sempre fornito a tutti i pazienti con allergia alla pesca. Inoltre, ai pazienti con una storia di anafilassi alla pesca devono essere prescritti due autoiniettori di adrenalina (AAI).

I pazienti dovrebbero inoltre essere istruiti su come riconoscere la presenza della pesca nei prodotti commerciali (come i succhi di frutta). Purtroppo, le pratiche e le normative vigenti in materia di etichettatura non prevedono l’obbligo di inserire la presenza di questo alimento, né di evidenziarlo in etichetta, che potrebbe comportare il rischio di un’esposizione accidentale.

Altri aspetti importanti dei programmi educativi per l’allergia alla pesca includono la comprensione e il riconoscimento dei primi segni/sintomi di una possibile reazione allergica, evitando possibili fattori scatenanti o cofattori in grado di suscitare la reazione allergica (p. es., esacerbazioni di asma, infezioni, esercizio fisico, alcol, stanchezza, uso di FANS e mestruazioni), e sapere quando e come somministrare un trattamento adeguato, soprattutto se è stato prescritto un autoiniettore di adrenalina.

pesca-allergia-anafilassi

DIAGNOSI

Come per qualsiasi iter diagnostico per l’allergia alimentare, è sconsigliato lo screening dei test allergene-sIgE senza aver valutato la storia clinica. Una storia clinica dettagliata è quindi fondamentale per selezionare i test di conferma appropriati.

Secondo le linee guida ICON e EAACI per le allergie alimentari, la diagnosi di allergia alla pesca si basa sulla combinazione di una convincente storia clinica di reazione immediata alla pesca e test di sensibilizzazione IgE positivo valutato mediante Skin Prick Test (SPT) alla pesca (sotto forma di estratto, componenti molecolari o pesca fresca) e/o sensibilizzazione IgE alla pesca (o estratti o componenti molecolari).

Laddove la diagnosi non è chiara, è necessaria una sfida alimentare orale (OFC) come test di riferimento per fornire una diagnosi definitiva e per impedire ai pazienti di diete di eliminazione non necessarie e potenzialmente dannose. Tuttavia, OFC è logisticamente impegnativo e possono verificarsi reazioni anafilattiche.

Algoritmo diagnostico per l’allergia alla pesca. Adattato da Muraro A.

BIBLIOGRAFIA

  1. Muraro A, Werfel T, Hoffmann-Sommergruber K, Roberts G, et al. EAACI food allergy and anaphylaxis guidelines: diagnosis and management of food allergy. Allergy. 2014;69:1008–1025. doi: 10.1111/all.12429
  2. Barni S et al. Phenotypes and endotypes of peach allergy: what is new? Review. Nutrients. 2022 Feb 26;14(5):998
  3. The Families of Flowering Plants. [(accessed on 3 January 2022)]. Available online: http://www1.biologie.uni-hamburg.de/b-online/delta/angio/index.htm
  4. Kant R, Shukla KR, Shukla A. A Review on peach (Prunus persica): an asset of medicinal phytochemicals. Int. J. Res. Appl. Sci. Eng. Technol. 2018;6:2186–2200
  5. Sastre J. Molecular diagnosis in allergy. Clin. Exp. Allergy. 2010;40:1442–1460
  6. Allergy & Autoimmune Disease f95 Peach. [(accessed on 3 January 2022)]. Available online: https://www.thermofisher.com/diagnostic-education/hcp/it/it/resource-center/allergen-encyclopedia/whole-allergens.html?key=f95

CONDIVIDI

Pensa alle persone che conosci, gli amici, la tua famiglia. Dai loro l’opportunità di stare bene, in salute. Condividi sui social quello che hai appena letto. Più condividi, più te ne saranno grati.

Lascia un commento

Devi loggarti per inserire un commento.