VINO E SALUTE

Il consumo di alcol è un tema attuale che suscita grande dibattito nella comunità scientifica. Esistono limiti di consumo di alcolici tollerabili validi per tutti? E quali sono i vantaggi per la salute in caso di un consumo moderato di bevande alcoliche? Scoprilo con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese

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Consulenza scientifica

Vanessa Valeri

Biologo Sanitario. TSLB presso la UOS di Farmaco-Tossicologia - UOC di Patologia Clinica AOU Senese. Esperta in ambito chimico-farmatossicologico.
Dal 2013 collabora con le CML (commissioni mediche locali) di Siena, Arezzo e Grosseto. Dal 2016 perito presso le di consulenza tecnica c/o i Tribunali e Procure della Repubblica di Arezzo, Siena e Viterbo. Membro della società SIBIOC.

VINO: ORIGINI ANTICHISSIME

Il vino è una bevanda alcolica, ottenuta dalla fermentazione (totale o parziale) del frutto della vite, l’uva (sia essa pigiata o meno), o del mosto.

Nel Valdarno Superiore sono stati ritrovati in depositi di lignite, reperti fossili di tralci di vite (Vitis vinifera) risalenti a 2 milioni di anni fa. Diversi ritrovamenti archeologici dimostrano che la Vitis vinifera cresceva spontanea già 300.000 anni fa.

Studi recenti tendono ad associare i primi degustatori di tale bevanda già al neolitico; si pensa che la scoperta fu casuale e dovuta a fermentazione naturale avvenuta in contenitori dove gli uomini riponevano l’uva tra 9 e 10000 anni fa nella zona del Caucaso.

I primi documenti riguardanti la coltivazione della vite risalgono al 1700 a.C., ma è solo con la civiltà egizia che si ha lo sviluppo delle coltivazioni e di conseguenza la produzione del vino.

Con tale bevanda si può dar vita anche ad alcuni distillati come il cognac, l’armagnac ed il brandy; dalle vinacce (cioè le bucce e i vinaccioli dell’uva) si ricava la grappa; dal mosto d’uva si ottiene l’acquavite d’uva.

Dal punto di vista chimico, il vino è una miscela liquida costituita principalmente da acqua e alcol etilico (anche detto “etanolo”).

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VINO: PROPRIETÀ

Oltre a tali componenti, il vino contiene tantissime altre sostanze, alcune delle quali sono desiderate, in quanto danno un sapore gradevole al vino oppure hanno un effetto positivo sulla salute (ad esempio i polifenoli e le antocianine).

Mentre, altre sostanze sono indesiderate, in quanto danno un sapore sgradevole al vino, oppure hanno un effetto negativo sulla salute (ad esempio l’anidride solforosa, la cui concentrazione massima è fissata per legge, essendo altamente tossica, viene addizionata in piccole percentuali per regolare la fermentazione e come conservante).

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L’ESPERTA: CONSUMI MODERATI E VANTAGGI

“I possibili vantaggi di un consumo moderato, intendendo come tale “una quantità inferiore a un bicchiere di vino al giorno, pari in media a circa 10 g di alcol”, sono riferibili a una riduzione del rischio di mortalità cardiocoronarica, di diabete di tipo II e di calcolosi della colecisti.” Indica la Dottoressa Vanessa Valeri, che spiega: “Questi sono vantaggi di solito riferibili a soggetti di sesso maschile di età superiore ai 65 anni.”

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ALCOL E LINEE GUIDA

L’alcol non è un nutriente e le bevande alcoliche non sono un alimento. L’alcol fornisce, tuttavia, 7 kcal/g e, come noto, il primo suggerimento “dietetico” in tutti i regimi di restrizione calorica orientati alla riduzione del peso corporeo è di abolire gli alcolici dalle abitudini di consumo.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nelle indicazioni di tutela della salute riguardanti il consumo di alcol, sollecitò, sin dagli anni novanta, un’estrema attenzione nella formulazione di linee guida sul consumo alcolico che evitassero di indicare in maniera scorretta livelli “sicuri” di consumo alcolico.

Allora, come ancor di più nei giorni nostri, gli organismi di tutela della salute consigliavano di rifuggire dalla velleità di indicare livelli di consumo idonei ad essere comunicati alla popolazione in quanto non generalizzabili in funzione dell’età, del sesso, delle condizioni individuali e circostanze oggettive in cui il consumo di bevande alcoliche sarebbe da evitare.

Lo slogan “Less is better”, meno è meglio, adottato in occasione della promulgazione della Charter on Alcohol a Parigi, rappresenta la sintesi mirabile di un concetto che alla luce dell’evidenza scientifica disponibile appare ancora più attuale.

La difficoltà d’identificazione di limiti di consumo alcolici tollerabili (ma mai raccomandabili, poiché l’alcol è un tossico e un noto cancerogeno anche a piccole dosi) emerge dalla disamina delle linee guida esistenti nell’UE e oggetto di un’attività prevista dalla Joint Action sull’Alcol partita nel 2014 su co-finanziamento della Commissione Europea e degli Stati Membri.

BIBLIOGRAFIA

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