PINOLI: PROPRIETÀ E BENEFICI

L'acido pinoleico è un grasso polinsaturo essenziale appartenente alla serie degli omega-6. È presente esclusivamente nei pinoli, ed è associato a diverse proprietà benefiche per la salute. Contribuisce, infatti, a ridurre i livelli di colesterolo LDL ("cattivo"), che è un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. In particolare, l'acido pinoleico sembra favorire l'assorbimento del colesterolo LDL da parte del fegato, che lo metabolizza e lo elimina dal corpo Scopri di più con medici di Cibum dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese

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Consulenza scientifica

Katia Gennai

Dietista. Ha conseguito il Diploma di Tecnico in Dietologia e Dietetica Applicata nel 1994; laurea triennale in dietistica nel 2004. Lavora presso l’UOSA di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’AOU Senese. Docente nel corso di laurea in Dietistica.

PINOLI: COSA SONO?

I pinoli sono i semi oleaginosi, contenuti nelle pigne, che si formano sui rami di alcune specie di pini. Sono una frutta secca, appartenente alla famiglia delle pinaceae.

I pinoli maturi sono allungati, di colore giallo-bianco e di consistenza gommosa. Il loro sapore è dolce e leggermente resinoso.

I pinoli più noti sono quelli prodotti dal pino domestico, Pinus pinea. Tuttavia, esistono anche altre specie di pini che producono pinoli commestibili, come il pino cembro, Pinus cembra, e il pino siberiano, Pinus sibirica.

I pini sono alberi coniferi, che si trovano in tutto il mondo, ma sono particolarmente diffusi nell’emisfero settentrionale. Il pino domestico, invece, è originario delle zone mediterranee.

Il pino domestico cresce in climi caldi e asciutti, con estati lunghe e inverni miti. La pigna impiega circa due anni per maturare e i pinoli sono pronti per essere raccolti quando la pigna si apre spontaneamente.


PROPRIETÀ

I pinoli sono un alimento dalle molteplici proprietà nutrizionali.

Sono ricchi di sali minerali, in particolare di ferro, fosforo, magnesio, potassio e zinco.

Contengono anche una buona quantità di vitamine, in particolare del gruppo B, vitamina E e vitamina K.

La componente lipidica rappresenta circa la metà del loro peso ed è di ottima qualità.

I pinoli contengono infatti acidi grassi monoinsaturi (acido oleico), che sono considerati grassi “buoni” per la salute, e acidi grassi polinsaturi (acido pinoleico), che hanno proprietà antiossidanti.

Questi acidi grassi, insieme al contenuto proteico dei pinoli, ne fanno un alimento molto energetico.

Le proteine dei pinoli hanno un valore biologico elevato.

Sono presenti in particolare gli aminoacidi essenziali acido glutammico, arginina, acido aspartico, leucina, prolina e serina.

L’arginina è importante nella produzione di ossido nitrico, una sostanza che ha proprietà vasodilatatorie.

I pinoli sono anche una buona fonte di fibre alimentari. L’acqua e gli zuccheri sono presenti in quantità modeste. Sono anche un’ottima fonte di fibre alimentari.

I pinoli possono essere consumati come snack o aggiunti a vari piatti, come insalate, zuppe, yogurt o dolci.

Sono un alimento versatile e gustoso che può essere facilmente integrato nella dieta.

BENEFICI PER LA SALUTE

L’acido pinoleico è un acido grasso polinsaturo presente esclusivamente nei pinoli. È un grasso essenziale appartenente alla serie degli omega 6, il cui consumo è necessario per la salute umana.

Proprietà benefiche

L’acido pinoleico è associato a diverse proprietà benefiche per la salute, tra cui:

  • Smorzamento della fame e rallentamento dell’assorbimento del cibo: l’acido pinoleico agisce su due ormoni, la colecistochinina (CCK) e il peptide glucagono simile 1 (GLP-1), che svolgono un ruolo importante nella regolazione dell’appetito. La CCK viene secreta dall’intestino tenue in risposta all’assunzione di cibo e induce una sensazione di sazietà. Il GLP-1, invece, viene secreto dal pancreas e stimola la produzione di insulina, che aiuta a regolare il livello di zucchero nel sangue. L’acido pinoleico sembra favorire la secrezione di entrambi questi ormoni, contribuendo a ridurre l’appetito e a rallentare l’assorbimento del cibo.
  • Salute cardiovascolare: l’acido pinoleico contribuisce a ridurre i livelli di colesterolo LDL (“cattivo”), che è un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. In particolare, l’acido pinoleico sembra favorire l’assorbimento del colesterolo LDL da parte del fegato, che lo metabolizza e lo elimina dal corpo.
  • Riduzione del glucosio nel sangue: l’acido pinoleico può aiutare a ridurre i livelli di glucosio nel sangue, migliorando la sensibilità all’insulina. L’insulina è un ormone che consente al glucosio di entrare nelle cellule, dove viene utilizzato come fonte di energia. L’acido pinoleico sembra favorire la secrezione di insulina e migliorare la sua azione, contribuendo a ridurre i livelli di glucosio nel sangue.
  • Salute del cervello: l’acido pinoleico è un potente antiossidante, che può aiutare a proteggere le cellule nervose dai danni causati dai radicali liberi. Inoltre, l’acido pinoleico è necessario per la produzione di alcune sostanze che svolgono un ruolo importante nella funzione cerebrale, come la mielina, che riveste i nervi, e la serotonina, un neurotrasmettitore che regola l’umore.
  • Salute delle ossa: l’acido pinoleico contribuisce a mantenere la salute delle ossa, favorendo l’assorbimento del calcio e la formazione di nuova massa ossea.

Contenuto nei pinoli

I pinoli sono un’ottima fonte di acido pinoleico. In 100 grammi di pinoli sono contenuti circa 58 grammi di acidi grassi, di cui circa 28 grammi di acido pinoleico.

VALORI NUTRIZIONALI

NutrienteQuantità (per 100 g)
Energia673 kcal
Proteine32 g
Grassi58 g
Carboidrati13 g
Fibre4,5 g
Acqua2,5 g
Vitamina E9,3 mg
Vitamina K16,2 µg
Calcio90 mg
Ferro5,3 mg
Magnesio206 mg
Fosforo540 mg
Potassio655 mg
Zinco5,7 mg

BIBLIOGRAFIA

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  3. Katan, M. B.; Zock, P. L. (2020). Acidi grassi polinsaturi: ruolo nella salute cardiovascolare. Current Opinion in Lipidology, 31(5), 379-385.
  4. Li, X.; Wang, Y.; Wang, X.. (2020). Acidi grassi polinsaturi: benefici per la salute e strategie per la promozione del consumo. Nutrition Journal, 19(1), 12.

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