OSTRICA: PERLA PER LE TUE DIFESE IMMUNITARIE

L'ostrica è un prodotto ittico altamente valorizzato.  È un mollusco bivalve marino appartenente alla famiglia Ostreidae. Sono uno degli animali marini più conosciuti e più coltivati.  Esistono diversi tipi di ostriche, appartenenti a generi e specie differenti. Si gustano soprattutto nei mesi freddi da settembre ad aprile. Possono essere consumate cotte o crude. Scopri le proprietà ed i benefici per la tua salute delle ostriche con i medici di Cibum dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese

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Consulenza scientifica

Barbara Paolini

Medico dietologo e direttore dell’UO di Dietetica e Nutrizione Clinica presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. Professore all'Università di Siena. Presidente Nazionale Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI).

OSTRICHE: PROPRIETÀ

Le ostriche, oltre ad essere diffuse allo stato selvatico, sono oggetto di ittiocoltura (ostricoltura) in molte parti del pianeta; il prezzo cambia sensibilmente sia in base alla provenienza, sia in base alla varietà.


Le ostriche sono molluschi con un basso apporto energetico (69Kcal per 100g), alimento altamente proteico (10,2g per 100g); i lipidi sono scarsi, ma il contenuto in colesterolo (150mg per 100g) ne suggerirebbe un consumo moderato. Buono l’apporto di sodio, calcio, fosforo e potassio. Tra i sali minerali spicca lo zinco (90-100mg per 100 g).

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LO ZINCO UNA DIFESA NON SOLO PER L’OSTRICA

Lo zinco iperaccumulato nelle ostriche ne aumenta la resistenza dell’ospite ai patogeni. Benchè il meccanismo non sia ben chiaro, studi mostrano che le ostriche che accumulano più zinco mostravano una capacità antibatterica più forte.

Lo zinco è il secondo metallo in tracce più abbondante nel corpo umano dopo il ferro e un componente essenziale della struttura e della funzione delle proteine

L’importanza dello zinco nell’immunità è particolarmente evidente dall’elevata incidenza di malattie infettive nei paesi in via di sviluppo a causa di diete povere di zinco. Lo zinco è essenziale per il normale sviluppo e attività delle cellule coinvolte nell’immunità innata e acquisita

Questo minerale risulta importante al fine di un buona risposta dei neutrofili coinvolti nel sistema di difesa. La sua carenza determina una ridotta risposta chemiotattica dei monociti e dei macrofagi, con conseguente alterazione della fagocitosi e uccisione intracellulare dei patogeni. Questi effetti sono reversibili con l’integrazione di zinco.

Inoltre è responsabile di altre funzioni del nostro organismo in quanto:

  • È un cofattore in più di 300 enzimi che influenzano varie funzioni degli organi con un effetto secondario sul sistema immunitario
  • Ha effetti diretti sulla produzione, maturazione e funzione dei leucociti
  • È un costituente strutturale di ∼750 fattori di trascrizione
  • È un componente catalitico di circa 2.000 enzimi, che comprende tutte e 6 le classi (idrolasi, transferasi, ossido-reduttasi, ligasi, liasi e isomerasi)
  • È biologicamente essenziale per i processi cellulari, inclusi la crescita e lo sviluppo, così come la sintesi del DNA e la trascrizione dell’RNA
Gli allevamenti di ostriche a Ètel, in Francia - foto - Il ...

L’ESPERTA: ZINCO AIUTA CONTRO IL COVID-19

“È stato dimostrato che zinco può inibire la replicazione virale alterando l’elaborazione proteolitica delle poliproteine ​​replicasi e della RNA polimerasi RNA-dipendente (RdRp) nei rinovirus, HCV e virus dell’influenza e diminuire l’attività di sintesi dell’RNA dei nidovirus, a cui appartiene SARS-CoV-2.” Afferma la dottoressa Barbara Paolini, che indica: “Pertanto, si può ipotizzare che l’integrazione di zinco possa essere di potenziale beneficio per la profilassi e il trattamento di COVID-19.”

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EFFETTO ANTIVIRALE

Lo zinco è un componente del ∼10% del proteoma umano, in diverse forme (libero rispetto a quello legato alle proteine) può stimolare una varietà di eventi di segnalazione, inclusa la risposta antivirale

Il trattamento con zinco applicato ad una dose terapeutica e nella giusta forma ha il potenziale per migliorare drasticamente la clearance delle infezioni virali sia croniche che acute. Il suo ruolo come antivirale può essere esplicato attraverso l’integrazione per migliorare la risposta antivirale e l’immunità sistemica nei pazienti con carenza di zinco.

Le proprietà antivirali dirette e indirette si realizzano attraverso diversi meccanismi. Una sua somministrazione ha il potenziale per migliorare l’immunità antivirale, sia innata che umorale, e per ripristinare la funzione delle cellule immunitarie impoverite o per migliorare la normale funzione delle cellule immunitarie, in particolare nei pazienti immunocompromessi o anziani

Lo zinco può anche agire in modo sinergico quando co-somministrato con la terapia antivirale standard, come è stato dimostrato in pazienti con epatite C, HIV e SARS-CoV-1. La sua efficacia contro un certo numero di specie virali si realizza principalmente attraverso i processi fisici, attraverso un attacco diretto al virus in particolare agendo sulla rimozione del rivestimento. Può anche proteggere o stabilizzare la membrana cellulare che potrebbe contribuire a bloccare l’ingresso del virus nella cellula.

BIBLIOGRAFIA

  1. A Read S, Obeid S, et al. The Role of Zinc in Antiviral Immunity. Review Adv Nutr. 2019 Jul 1;10(4):696-710
  2. Kumar A, Kubota Y, Chernoy M, Kasuya H. Potential role of zinc supplementation in prophylaxis and treatment of COVID-19. Med Hypotheses. 2020 Nov; 144: 109848
  3. Maywald M, Wessels I, Rink L. Zinc Signals and Immunity.Int J Mol Sci. 2017 Oct; 18(10): 2222

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