MALATTIA RENALE CRONICA E DIETA

Una corretta alimentazione rappresenta un utile strumento nei casi di persone affette da malattia renale cronica. Un consumo ridotto di proteine e l’uso di prodotti aproteici aiutano a gestire la malattia rallentandola e prevenendo complicazioni. Scopri come con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliero universitaria Senese

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Consulenza scientifica

Donatella Tomaselli

Ha conseguito la laurea triennale in Dietistica nel 2016 e la laurea magistrale in Scienze dell’Alimentazione nel 2019. Appena concluso l’attività di borsista presso l’Ospedale di Matera, è stata impegnata nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e nell’educazione alimentare dei più piccoli. Continua a coltivare un particolare interesse nell’ambito della nutrizione pediatrica. Socia ADI Basilicata.

TRATTAMENTO DIETETICO NUTRIZIONALE

Il trattamento dietetico nutrizionale ha lo scopo di:

  • rallentare la progressione della Malattia Renale Cronica (MRC) e posticipare l’ingresso in dialisi
  • prevenire e controllare le alterazioni metaboliche
  • raggiungere e/o mantenere un buono stato nutrizionale

Gli accorgimenti alimentari e comportamentali rappresentano una vera e propria terapia in tutte le fasi della malattia.

APPORTO ENERGETICO

Un apporto calorico regolare e controllato è fondamentale per evitare il rischio di malnutrizione. Per mantenere un buono stato nutrizionale, negli adulti con MRC, si consiglia un apporto energetico di 25-35 kcal/kg al giorno in base all’età, al sesso, al livello di attività fisica, composizione corporea, stadio di insufficienza renale cronica e presenza di malattie concomitanti.

LE PROTEINE

In presenza di MRC, è fondamentale ridurre l’assunzione di proteine per evitare l’accumulo di sostanze dannose. Quando la malattia renale progredisce è opportuno ridurre l’apporto proteico fino a valori di 0,6 g/kg di peso corporeo ideale o anche oltre.

Le proteine sono le sostanze che più affaticano i nefroni, ovvero le unità funzionali del rene, in quanto aumentano molto la pressione all’interno dell’organo che tende a lavorare più del dovuto rischiando di essere costantemente sotto sforzo e più esposto ad infiammazione. Riducendo le proteine, si può ridurre il carico di lavoro dei nefroni.

Le proteine sono contenute negli alimenti di origine animale quali carne, latte, latticini, pesce, salumi, uova ma anche in cibi di origine vegetale come pane, pasta, patate, legumi, frutta secca.

Nel trattamento nutrizionale della MRC bisogna:

  • moderare la quantità delle proteine nobili, senza eliminarle dalla dieta
  • sostituire parte delle proteine vegetali con prodotti dietetici aproteici

LE PROTEINE NOBILI

Le proteine di origine animale sono anche chiamate proteine nobili perché apportano amminoacidi essenziali, non sintetizzabili dal nostro organismo.

Le proteine animali o nobili si trovano in:

  • Carne
  • Pesce
  • Uova
  • Latte e derivati
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LE PROTEINE NON NOBILI

Le proteine di origine vegetale sono anche chiamate proteine non nobili perché non apportano amminoacidi essenziali.

Le proteine vegetali o non nobili si trovano in:

  • cereali, legumi, frutta secca a guscio e semi oleaginosi (in maggiore quantità)
  • frutta e verdura (in minore quantità)

ALIMENTI E PRODOTTI APROTEICI

Alcuni alimenti, in base alla loro composizione bromatologica, sono naturalmente privi di proteine:

  • Olio
  • Zucchero
  • Burro

La progressiva riduzione dell’apporto proteico nella dieta comporta la necessità di introdurre i cosiddetti prodotti aproteici, forniti dalle industrie alimentari.

I prodotti aproteici sono prodotti dietetici a fini medici speciali destinati ad una specifica alimentazione che prevede la diminuzione dell’apporto proteico rispetto agli altri nutrienti.

Il consumo di tali prodotti può avvenire solo sotto prescrizione medica e deve essere periodicamente controllato con il supporto del dietista. I prodotti dietetici aproteici contengono un residuo proteico non superiore all’1%.

Sul mercato sono disponibili pane, pasta, prodotti da forno dolci e salati ma anche farine, sostituti del latte e dell’uovo da utilizzare nella preparazione di ricette a basso contenuto proteico.

I prodotti aproteici sono molto utili nella gestione della dieta dell’insufficienza renale cronica, perché permettono di:

  • ridurre l’apporto proteico, riducendo in particolare l’introduzione di proteine a basso valore biologico
  • soddisfare i fabbisogni energetici per raggiungere o mantenere un buono stato nutrizionale
  • limitare l’assunzione di fosforo, potassio, sodio
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GIORNATA ALIMENTARE TIPO

Colazione

Può essere consumato tè, tisana o latte aproteico con caffè ed una porzione di pane aproteico + 2 cucchiaini di miele/marmellata o in alternativa biscotti aproteici.

Pranzo

Può essere consumato un piatto unico composto da pasta aproteica con legumi.

Cena

Può essere consumato un pasto completo composto da:

  • un secondo piatto costituito da una porzione ricca di proteine nobili come carne, pesce, uovo o formaggio
  • una fonte di carboidrati come pasta, pane, fette tostate (prodotti aproteici o come da piano alimentare personalizzato)
  • Un contorno costituito da verdura tagliata fine e lessata in abbondante acqua, eliminando l’acqua di cottura (per ridurre la quantità di potassio di circa il 30%).

Spuntini metà mattina/metà pomeriggio

Una porzione di frutta fresca preferendo quella a minor contenuto di potassio (per esempio: mela, pera, fragole, albicocche).

BIBLIOGRAFIA

  1. Renzo Mignani R, et al. The nephropathy in the Anderson-Fabry disease: new recommendations for the diagnosis, the follow-up and the therapy. G Ital Nefrol, Jul-Aug 2015;32(4):gin/32.4.11
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  3. Akchurin OM. Chronic Kidney Disease and Dietary Measures to Improve Outcomes.  Pediatr Clin North Am. 2019 Feb;66(1):247-267
  4. Verhelst D. Characteristics and epidemiology of chronic kidney disease.Soins. 2018 Jun;63(826):14-16

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