INTESTINO IRRITABILE: SINTOMI E TERAPIA

La sindrome dell'intestino irritabile (SII) è un disturbo gastrointestinale cronico che colpisce circa il 10-20% della popolazione adulta. I sintomi principali sono dolore addominale, gonfiore e alterazioni dell'alvo, che variano tra diarrea e stipsi. I sintomi possono modificarsi nel tempo e possono essere scatenati da fattori come lo stress, le alterazioni ormonali e alcuni alimenti. Scopri di più con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese.

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Consulenza scientifica

Barbara Paolini

Medico dietologo e direttore dell’UO di Dietetica e Nutrizione Clinica presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. Professore all'Università di Siena. Presidente Nazionale Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI).

INTESTINO IRRITABILE: SINTOMI

IBS (dall’inglese Irritable Bowel Disease), colite spastica, colite nervosa, colon irritabile, colon spastico e colite mucosa. Molti nomi per una patologia comune: sindrome dell’intestino irritabile.

È il più comune disturbo dell’intestino che colpisce tra il 10 e il 20% della popolazione adulta in Europa e in America. La Sindrome dell’Intestino Irritabile (SII o IBS) si manifesta con dolore addominale associato ad una alterazione dell’evacuazione o ad un cambiamento comunque della sua frequenza. Il dolore addominale ed il gonfiore sono i sintomi più caratteristici e tendono a migliorare dopo l’evacuazione. In associazione si riscontrano alterazioni dell’alvo, che variano tra diarrea e stipsi. I sintomi possono modificarsi nel tempo, talvolta essere molti severi, o scomparire completamente. Possono essere classificati come:

  • IBS-C: stipsi predominante
  • IBS-D: diarrea predominante
  • IBS-M: mista (sia diarrea sia stipsi)
  • IBS-U: non definita

INTESTINO IRRITABILE: CAUSE

Le cause della sindrome del colon irritabile non sono sempre chiare. Alla base si riscontra una comunicazione anomala tra encefalo, fibre nervose che innervano l’intestino e muscoli intestinali.

A provocare i sintomi sono più cause. Lo stress eccessivo è una delle principali. Si aggiungono le alterazioni ormonali, (ciclo mestruale) e alcune malattie infettive del tratto gastrointestinale che possono scatenare i sintomi.

L’alimentazione ha un ruolo importante, in particolar modo alcuni alimenti irritanti per l’intestino come cioccolata, caffè, tè, spezie, cibi grassi, frutta, piselli, cavolfiore, cavolo, broccoli, latte, sostanze alcoliche, bevande zuccherate.

SINDROME DEL INTESTINO IRRITABILE: TERAPIA

Il trattamento dietetico deve tenere conto che alcuni alimenti, in modo specifico, determinano la comparsa dei sintomi. Esiste però una variabilità individuale. Ogni soggetto ed ogni intestino è diverso dall’altro. Così, i cibi sconsigliati come quelli consigliati, possono variare da persona a persona. È indispensabile imparare ad ascoltare il proprio corpo e riconoscere quali sono gli alimenti che sa gestire meglio, anche in caso di colite. Utile aiutarsi tenendo un diario quotidiano. Importante individuare, in base all’esperienza diretta, una dieta personalizzata da adottare ogni volta che se ne sente il bisogno.

INTESTINO IRRITABILE: ALIMENTI DA PREFERIRE

Seppur nella variabilità che contraddistingue ognuno di noi, sono da preferire:

  • Cereali: meglio se grani antichi, farro, orzo, avena, quinoa, amaranto, riso. Consigliati i derivati come pane e pasta prodotti con farine macinate a pietra e non raffinate. Preferire pane e prodotti da forno a lievitazione naturale. Tutti questi cereali, grazie al contenuto di fibra, favoriscono il transito intestinale
  • Carne: preferire sempre quella più magra e senza grasso visibile per garantire una più facile digeribilità
  • Pesce: sia fresco che surgelato consigliato consumarlo almeno 3 volte a settimana
  • Formaggi: raccomandati quelli stagionati
  • Frutta e verdure: almeno 5 razioni al giorno
  • Acqua non gasata

INTESTINO IRRITABILE: ATTENZIONE AI FODMAPs

Si tratta di carboidrati fermentabili dai nostri batteri intestinali. Sono Oligosaccaridi, Disaccaridi, Monosaccaridi e Polialcol. Sono carboidrati presenti in una grande quantità di alimenti diversi che, quando consumati in quantità rilevanti e con assiduità da soggetti sensibili, possono causare spiacevoli disturbi intestinali. I FODMAPs hanno proprietà osmotica, sono cioè in grado di attrarre acqua una volta arrivati nell’intestino. Nel caso non siano adeguatamente digeriti e assorbiti dall’intestino tenue, possono essere fermentati dai batteri intestinali, specialmente se consumati in eccesso. Questo può causare la comparsa di sintomi come gonfiore, crampi, diarrea.

FODMAPs E ALIMENTI

Ecco gli alimenti con maggior contenuto di FODMAPs ai quali prestare attenzione:

TIPI DI ALIMENTOALIMENTI SIALIMENTI NO
CEREALIRiso, polenta, avena, quinoa, tapioca, cereali senza glutine, grano saraceno, farina di patate, amaranto, miglio, sorgoPane e prodotti da forno, biscotti, croissants,  farina di grano, kamut, cous cous, semolino, farina di lenticchie, muesli, cereali per la colazione Fare attenzioni anche alle etichetti per gli ingredienti
LATTE E DERIVATILatte senza lattosio, latte di riso, latte di avena, latte di soia e tutte le bevande vegetali, yogurt senza lattosio, yogurt di soia, yogurt greco, sorbetti alla frutta, parmigiano stagionato sopra 24 mesi, pecorini secchiLatte di mucca, latte di capra,  e derivati, yogurt con lattosio, formaggi freschi, gelati, panna Fare attenzioni anche alle etichetti per gli ingredienti
FRUTTA SECCAMandorle, nocciole, noci, pinoliPistacchi, anacardi
VERDURACarote, cavolo cinese, sedano, patate, zucchine, melanzane, spezie, peperoncino, erbe aromatiche, olive, germogli di bambù, fagiolini, finocchi cotti, gentilina (foglie interne), pomodoro senza buccia, valerianaAsparagi, cavolfiore, aglio, cipolla, funghi, mais, scalogno, porro, cicoria, finocchio crudo, carciofi, cavoletti di Bruxelles lattuga, pomodori, spinaci, broccoli, zucca,
LEGUMIPiselliTutti i legumi tranne i piselli
FRUTTABanana, mirtillo, fragole, lamponi, melone, pompelmo, kiwi, arance, limoni, lime, ananas, frutto della passione, papaia, pesche con il pelo, melogranaMela, pera, anguria, mango, albicocca, avocado, ciliegie, pesche nettarine, prugne, kaki, uva,
DOLCIFICANTIZucchero bianco, zucchero di canna, sciroppo d’acero, dolcificanti senza polioliAgave, miele, fruttosio, xylitolo, maltitolo, mannitolo, sorbitolo, isomaltolo, agave, sciroppo di fruttosio Fare attenzioni anche alle etichetti per gli ingredienti

L’ESPERTA: UNA DIETA SANA ALLEVIA NEL 70% I DISTURBI

“La dieta FODMAPs è restrittiva e per tale motivo deve essere fatta sotto stretto controllo medico, per un periodo limitato e prevedendo il reinserimento degli alimenti secondo tolleranza. Eliminare, o moderare, i FODMAP dalla dieta di chi soffre di intestino irritabile, allevia nel 70% i disturbi del colon irritabile. Soprattutto nella fase acuta”. Afferma la dottoressa Barbara Paolini, che indica: “È importante però sottolineare come nella sindrome dell’intestino irritabile “sia la dose a fare il veleno”, ossia ci sia un effetto di accumulo. Per esempio, se mangio un giorno un pugno di funghi potrei non accusare nessun sintomo. Ma se ne mangio, per più giorni, in quantità maggiori potrei avere dei disturbi. Si ha dunque un effetto sommatorio”.

INTESTINO IRRITABILE: FAI COTTURE CORRETTE E 5 PASTI AL GIORNO

È importante prediligere preparazioni semplici come la cottura al vapore, ai ferri, alla griglia, alla piastra, al forno, al cartoccio

L’alimentazione per la colite prevede, inoltre, che si consumino cinque pasti regolari al giorno: tre pasti principali più due spuntini. È raccomandato abolire i fuoripasto. Il peluccamento continuo oltre a impedire l’effetto saziante degli alimenti, determina una continua produzione di succhi gastrici senza rispetto dei normali processi digestivi. Masticare bene il cibo e mangiare lentamente, inoltre, favorisce la digestione.

BIBLIOGRAFIA

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