ICTUS: LA DIETA È PREVENZIONE

Secondo L’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’ictus rappresenta la 2° causa di morte al mondo, responsabile del 11% dei decessi mondiali. In Italia invece l’ictus è la terza causa di morte e la principale causa di invalidità. Tra i fattori modificabili oltre all’astensione dal fumo e il mantenimento di uno stile di vita attivo, l’alimentazione riveste una grande importanza per la prevenzione dell’ictus. Scopri qual’è una dieta sana ed equilibrata che favorisce la prevenzione all’ictus con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese

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Consulenza scientifica

Maria Luisa Luisi

Medico specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio, Responsabile del Servizio di Dietologia e Nutrizione Clinica dell’IRCCS di Firenze della Fondazione don Gnocchi. Vicesegretario ADI Toscana. La malnutrizione jatrogena in particolare quella dei pazienti post ictus è il suo principale ambito di interesse ed è tra gli autori della sezione nutrizione delle Linee Guida Italiane di prevenzione e trattamento dell’Ictus cerebrale ISO-SPREAD.

ICTUS E DIETA: ASSUMERE CARBOIDRATI COMPLESSI

La qualità, tanto quanto la quantità, dei carboidrati che consumiamo incide sul rischio diretto di ictus, oltre che sul rischio di sviluppare il diabete mellito. Dobbiamo quindi limitare il consumo di carboidrati semplici, presenti in zucchero, miele, marmellate e dolci in genere, oltre che nelle bevande zuccherate e, preferire i carboidrati complessi, i quali sono contenuti in pane, pasta, riso, farro, orzo e altri cereali, soprattutto se integrali e ricchi in fibra.

Il regolare consumo di alimenti contenenti fibra, ovvero tutti i prodotti di origine vegetale e in particolare i cereali integrali, è stato associato ad una riduzione del rischio di sviluppare eventi ischemici. È stimato un apporto di circa 25 g al giorno di fibra alimentare come target da raggiungere per ridurre il rischio di ictus.

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ICTUS E DIETA: L’OLIO EVO HA UN EFFETTO PROTETTIVO

È necessario porre attenzione agli alimenti fonti di grassi; essi variano in base alla tipologia o alla quantità di grassi contenuti ma anche per la copresenza al loro interno di numerosi altri nutrienti con cui interagiscono (ad esempio: vitamine, minerali, ecc). Lolio extra vergine di oliva ha effetto protettivo per la riduzione del rischio di ictus, mentre carni rosse e processate sono ormai evidentemente associate ad un aumentato rischio di ictus.

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ICTUS E DIETA: ALTERNARE PROTEINE ANIMALI A QUELLE VEGETALI

Allo stesso tempo, per il benessere dell’organismo risulta fondamentale assumere quotidianamente alimenti fonti di proteine, indipendentemente dalla correlazione con eventi ischemici.

Dato però che sono proprio gli alimenti proteici di origine animale ad essere i più interessati dalla presenza di grassi, in particolare quelli saturi, è fondamentale alternare proteine animali a quelle vegetali, preferire gli alimenti proteici più poveri di grassi e variare la scelta delle fonti proteiche opportunamente nella settimana.

ICTUS E DIETA: ATTENZIONE A COSA BEVI

Oltre all’acqua, fondamentale per l’organismo, sono molte le bevande assunte quotidianamente. In particolare, una moderata assunzione di caffè sembra essere associata ad una riduzione del rischio di ictus, tanto quanto un regolare consumo di tea sembra avere effetto protettivo sull’ictus. Dall’altro lato invece, l’uso frequente di bevande zuccherate sembra essere correlato ad un aumentato rischio di ictus.

Controversa risulta invece l’assunzione di bevande alcoliche. Infatti, pare che il consumo di moderate quantità di alcol possa avere un effetto protettivo su eventi ischemici, mentre l’assunzione di notevoli quantità fino all’abuso di alcol sembra associarsi ad un aumentato rischio di ictus.

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ICTUS E DIETA: CONSUMARE POCO SALE E TANTE VITAMINE

Un eccessivo consumo di sale è direttamente associato al rischio di eventi ischemici, oltre che incidere sull’aumento della pressione arteriosa, fattore altrettanto determinante sul rischio di ictus. Pertanto, è fondamentale controllare gli apporti quotidiani di sodio e quindi di sale limitandone il consumo quotidiano al di sotto dei 5 g al giorno.

Tanto quanto è importante limitare alle giuste quantità l’apporto di sodio, è altrettanto rilevante assicurarsi che alcuni micronutrienti non manchino nelle scelte alimentari di ogni giorno. In particolare, gli studi sostengono un’assunzione quotidiana di almeno 4 g al giorno di potassio. Inoltre, tra i micronutrienti fondamentali per l’effetto protettivo sul rischio di eventi ischemici troviamo il magnesio, il calcio, la vitamina D, le vitamine del gruppo B, in particolare la B9, meglio conosciuta come acido folico, e la Vitamina C, detta anche acido ascorbico.

Tutti questi nutrienti possono essere introdotti a sufficienza con la normale alimentazione ma, se carenti, dopo opportuna valutazione medica, devono essere integrati fino alla copertura dei fabbisogni specifici per età e sesso.

BIBLIOGRAFIA

  1. Iacoviello L., et al., Diet and primary prevention of stroke: Systematic review and dietary recommendations by the ad hoc Working Group of the Italian Society of Human Nutrition. Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Diseases 2018
  2. Ictus cerebrale: linee guida italiane di prevenzione e trattamento – Raccomandazioni e Sintesi, SPREAD 2016
  3. https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/the-top-10-causes-of-death
  4. http://www.cuore.iss.it/

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