COLESTEROLO ALTO: CAUSE E TERAPIE

Fattori genetici, scorretti stili di vita e cattive abitudini alimentari possono essere le cause di colesterolo alto. Con il risultato di un forte incremento del rischio di infarti, tumori all’apparato gastrointestinale e l’insorgere del diabete. Seguire una dieta sana è solo il primo passo per combattere il colesterolo alto. Scopri come.

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Consulenza scientifica

Barbara Paolini

Medico dietologo e direttore dell’UO di Dietetica e Nutrizione Clinica presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. Professore all'Università di Siena. Presidente Nazionale Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI).

COLESTEROLO ALTO: CAUSE

Le cause predisponenti il colesterolo alto sono varie. È possibile avere una familiarità per questa condizione patologica. In tal caso la causa è di natura genetica. Oppure sono i nostri stili di vita scorretti e non salutari che portano ad un notevole incremento del colesterolo nel sangue. Per arrivare poi ad una combinazione tra questi ultimi e fattore genetico. Che rappresenta la causa di maggior rischio e pericolosità.

COLESTEROLO ALTO: AUMENTO DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE

Un’alimentazione caratterizzata da un elevato apporto calorico, ricca di grassi saturi e colesterolo, rappresenta uno dei principali fattori di rischio per aterosclerosi, ovvero la formazione di placche aterosclerotiche nella parete interna dei vasi sanguigni. Nello specifico nelle arterie di medio-grosso calibro. La formazione delle placche è un processo piuttosto lungo e complesso che prevede varie fasi:

  • le lipoproteine a bassa densità (LDL) trasportano e depositano il colesterolo all’interno del vaso sanguigno andando a causarne un accumulo sulla sua parete
  • la placca così formata va incontro ad un processo di maturazione
  • si forma un “cappuccio” fibroso esterno al cui interno vi è il contenuto lipidico

Uno dei principali rischi è la rottura della capsula fibrosa esterna con fuoriuscita del contenuto lipidico. Questa viene avvertita dal nostro organismo come una ferita. E porta all’avviamento di processi di “guarigione”, quali l’attivazione e successiva aggregazione piastrinica. L’eccessiva aggregazione di piastrine porta alla formazione di un coagulo (“trombo”), all’interno dei vasi arteriosi carotidei e dei grandi rami arteriosi intracerebrali. Questo coagulo può portare alla completa occlusione del vaso sanguigno con conseguente blocco del flusso sanguigno. Così, in base alla sua localizzazione, si rischia l’infarto del muscolo cardiaco e ictus.

COLESTEROLO ALTO: AUMENTO DEL RISCHIO CANCEROGENO

Elevati livelli sierici di colesterolo LDL, sono spesso correlati ad un’alimentazione sbilanciata prevalentemente a favore di grassi per lo più saturi (carni rosse e processate). Ai quali è generalmente associato un importante apporto calorico che spesso favorisce l’insorgenza di sovrappeso e obesità. La “World Cancer Research Fund” ha pubblicato un documento in cui l’eccesso di tessuto adiposo è indicato come fattore di “probabile aumento del rischio” per tumori del cavo orale, laringe, faringe, stomaco, colecisti, ovaio e prostata. E “convincente incremento del rischio” per tumori dell’esofago, pancreas, fegato, colon-retto, seno in post-menopausa, endometrio e reni.

COLESTEROLO ALTO: AUMENTO DEL RISCHIO INSORGENZA DI DIABETE MELLITO DI TIPO 2

È lo stesso meccanismo che si innesca nell’incremento del rischio di tumori: un’alimentazione squilibrata a favore di alimenti ricchi in acidi grassi saturi ed elevato apporto calorico, provoca un incremento del peso corporeo con successiva insorgenza di sovrappeso e obesità. L’eccessivo accumulo di tessuto adiposo può portare all’insorgenza di insulino-resistenza con aumento dei livelli sierici di glucosio. E alla conseguente insorgenza di diabete mellito del tipo 2.

L’ESPERTA: UNA DIETA SANA È SOLO IL PRIMO PASSO CONTRO IL COLESTEROLO ALTO

“La prima cosa da fare è ridurre l’assunzione di alimenti ricchi in colesterolo. Soprattutto se la causa principale della patologia sono scorrette abitudini alimentari. Ma seguire una dieta sana ed equilibrata, come la dieta mediterranea, non è sufficiente”. Afferma la dottoressa Barbara Paolini, che indica: “La maggior parte del colesterolo presente e utilizzato nel nostro organismo viene prodotto quotidianamente a livello endogeno. Il nostro organismo ne produce circa 800 mg al giorno, che rappresenta quasi l’80% di tutto il colesterolo. A questo va aggiunto un meccanismo di “contro-regolazione”, presente in tutti noi, per il quale, maggiore è l’apporto per via alimentare, minore sarà la produzione endogena di colesterolo. I livelli prodotti dal nostro organismo sono sufficienti a far fronte alle varie funzioni che deve svolgere il colesterolo ed è consigliabile non eccedere con l’assunzione tramite alimentazione. È raccomandato assumerne circa 300 mg al giorno con gli alimenti“.

COLESTEROLO ALTO: TERAPIA

Oltre ad una dieta sana, povera di grassi saturi e colesterolo è necessario modificare alcune stili di vita e abitudini alimentari. Clicca qui e scopri quali.

BIBLIOGRAFIA

  1. ESC (European Society of Cardiology)/EAS (European Atherosclerosis Society) Guidelines for the management of dyslipidaemias; 2019
  2. Musa-Veloso K, Poon TH, Elliot JA, Chung C. A. Comparison of the LDL-cholesterol lowering efficacy of plant stanols and plant sterols over a continuous dose range: results of a meta-analysis of randomize , placebo-controlled trials. Prostaglandinis Leukot Essent Fatty Acids 2011;85:9-28
  3. CREA – Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione. Linee guida sana alimentazione; revisione 2018.
  4. Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) LARN Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana. IV Revisione; 2014
  5. Recommendations and public health and policy implications. World Cancer Research Fund. 2018
  6. Cholesterol Levels: What You Need to Know NIH MedlinePlus – the magazine

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