CIPOLLA: UN AIUTO CONTRO DIABETE E COLESTEROLO

Si pensa che sia stata una delle prime piante coltivate al mondo, utilissima in cucina e ottima per la salute: la cipolla. Alimento “povero” ma ricco di proprietà nutritive: fonte di vitamine e sali minerali, è utile consumare la cipolla per contrastare stanchezza fisica e mentale. Inoltre, la sua capacità di far lacrimare quando si sbuccia, stimola un benefico effetto antitumorale. Scopri come.

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Consulenza scientifica

Katia Gennai

Dietista. Ha conseguito il Diploma di Tecnico in Dietologia e Dietetica Applicata nel 1994; laurea triennale in dietistica nel 2004. Lavora presso l’UOSA di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’AOU Senese. Docente nel corso di laurea in Dietistica.

LA CIPOLLA: LE PROPRIETÀ

Sembra che i bulbi di cipolla e di altre piante della famiglia siano stati usati come cibo già nell’antichità. Le testimonianze archeologiche e letterarie suggeriscono che la coltivazione potrebbe aver avuto inizio in Egitto, insieme all’aglio e al porro. Sembra che le cipolle e i ravanelli facessero parte della dieta degli operai che costruirono le piramidi.

La parte della cipolla che oggi mangiamo è il bulbo, ricco di sali minerali come calcio, ferro e fosforo è un prezioso alleato per contrastare la stanchezza sia fisica che mentale. E grazie allo zinco, sodio e potassio, di cui è fonte, contribuisce a mantenere il buon funzionamento muscolare. 

Anche le vitamine sono presenti in quantità nella cipolla, in particolare la vitamina C che stimola un’azione antiossidante e immunostimolante.

Inoltre, la cipolla presenta una discreta quantità di fruttosio, zucchero che le conferisce una certa dolcezza.

LA CIPOLLA: I BENEFICI

Grazie ai suoi principi nutritivi, questo alimento definito “povero” apporta al nostro organismo una gran quantità di benefici ed effetti positivi. Nello specifico:

  • ha proprietà antitumorali su colon e stomaco grazie ai flavonoidi (quercitina) che contiene
  • stimola la diuresi per l’alto contenuto di acqua e il basso apporto di sodio
  • favorisce la digestione: grazie all’acido clorogenico e all’acido caffeico che aumentano l’acidità gastrica
  • abbassa il livello di glucosio nel sangue: grazie alla glucochinina riduce la glicemia ed è consigliata anche per i diabetici
  • riduce colesterolo, trigliceridi e fluidica il sangue : grazie alle sostanze solforate e saponine riesce ad abbassare il livello di colesterolo cattivo e i trigliceridi nel sangue ed ha anche un effetto antiaggregante
  • ha proprietà antinfiammatorie per la presenza della vitamina C
  • ha un’azione mucolitica/espettorante per la presenza di inulina che svolge un’azione prebiotica e aiuta così a ridurre tosse e raucedine
  • aiuta a combattere contro i parassiti, quali gli ossiuri, se consumata cruda
  • aiuta a prevenire le fratture osseo grazie ad un peptide gamma Glutamil Propenil Cisteina Sulfosside (GPCS)

LA CIPOLLA: PIÙ FA PIANGERE, MAGGIORE È L’EFFETTO ANTITUMORALE

Tagliare la cipolla fa piangere. Non si tratta solo di un fastidio, ma bensì di un espediente utile alla salute del nostro organismo.  Infatti, tanto più la cipolla fa piangere tanto maggiore è il suo effetto antitumorale. Questo perché, quando la cipolla viene tagliata, al suo interno si attiva un enzima, l’alliina liasi, responsabile della catalisi delle reazioni chimiche implicate nella produzione di composti volatili che conferiscono alla cipolla la sua azione lacrimogena e antitumorale. Questo enzima trasforma l’allicina, composto solforganico presente nella cipolla, nelle due forme di propantial-S-ossido, che sono i fattori lacrimogeni veri e propri. L’allicina ha un’azione preventiva su cancro colon, esofago e stomaco.

L’ESPERTA: 100 G DI CIPOLLA A SETTIMANA PROTEGGONO DAL CANCRO ALLO STOMACO

“I composti solforati non li ritroviamo solo nella cipolla, ma anche in altri alimenti come l’aglio. Queste molecole proteggono colon e stomaco dal rischio di cancro. I benefici contro il tumore sono da ricondurre anche all’elevato contenuto di quercetina, un flavonoide dal potere antiossidante presente nell’ortaggio, e di antocianine, un altro importante composto antiossidante associato oltre ad un minor rischio di patologie tumorali anche ad una maggiore protezione cardiovascolare“. Indica la dottoressa Barbara Paolini, che prescrive: “La quantità di quercitina varia in base alla varietà di cipolla, quella rossa di Tropea ne è particolarmente ricca, ben 558mg per Kg di prodotto. È consigliato un consumo settimanale di almeno due porzioni di cipolle (circa 50g a porzione) che aiuta a ridurre il rischio di tumore allo stomaco di circa il 40%. Una sola porzione a settimana ridurrebbe il rischio comunque del 30%. Per sfruttare al massimo le proprietà nutraceutiche antitumorali di cipolle e aglio, il consiglio è quello di consumarli crudi. La cottura prolungata ne riduce la biodisponibilità dei composti citati. La cipolla potrebbe essere tagliata ad anelli e inserita ad esempio in una insalata  o aggiunta fresca, a fette, anche in un panino. Per preservare la perdita di antiossidanti bisogna conservare le cipolle ad una temperatura di circa 5°C (vanno quindi messe in frigorifero) e vanno consumate non oltre le 6 settimane. Superato questo periodo le capacità antiossidanti si riducono considerevolmente scendendo anche al di sotto del 50% rispetto al prodotto appena raccolto. Infine, la cipolla può generalmente essere consumata da tutti, ma in alcuni casi, il suo consumo potrebbe interferire con l’assunzione di determinate sostanze e farmaci quali aspirina, antidiabetici, anticoagulanti, antiaggreganti e litio”.

LA CIPOLLA: ROSSA, BIANCA e SCALOGNO

In Italia sono coltivate molte varietà di cipolle, prodotte da Nord a Sud. I loro benefici variano in base alla tipologia che scegliamo di consumare. Ecco le più comuni e le loro proprietà.

Cipolle rosse: le più note sono la cipolla rossa di Tropea Igp e la cipolla rossa di Certaldo. Sono ricche di antociani (presenti in quantità maggiore anche rispetto ai mirtilli), oltre a dare la colorazione rossa tipica della cipolla, amplificano anche l’attività antitumorale della quercetina, localizzata soprattutto sulla parti esterne della cipolla. Inoltre, il maggior contenuto di antociani, rende la cipolla rossa più efficace nel ridurre il colesterolo cattivo. Le cipolle rosse, rispetto a quelle bianche, sono poi ricche di flavonoidi e allicina, luteina, zeaxantina e beta-carotene, presente soprattutto nelle parti verdi.

Cipolla bianca: le più usate sono la bianca di maggio, l’agostana di Chioggia, la Musona e la borettana emiliana.

Rispetto a quella rossa, la cipolla bianca risulta più delicata e con una minore quantità di sostanze aromatiche. Dal punto di vista nutrizionale non vi sono invece grandi differenze.

I cipollotti freschi sono bulbi di cipolle non completamente formati, molto apprezzati per la loro versatilità in cucina, soprattutto perché sono ottimi anche se consumati crudi, da soli oppure in insalata. Hanno una maggiore quantità di acido folico e vitamina C rispetto le piante adulte.

Lo scalogno. Tutte le sue varietà assomigliano alle cipolle, ma a differenza di queste posseggono un bulbo composito (non unico) e, almeno tradizionalmente, prediligono una riproduzione per via vegetativa. Lo scalogno ha una maggiore quantità di vitamina A e scarso contenuto di nichel rispetto alle cipolle che lo rendo particolarmente utile nelle diete per chi soffre di allergia al nichel. Inoltre, contiene una quantità di polifenoli sei volte maggiore della cipolla bianca.

LA CIPOLLA: VALORI NUTRIZIONALI

BIBLIOGRAFIA

  1. Yang J, Meyers JK, et al. Varietal differences in phenolic content and antioxidant and antiproliferative activities  of onions.  J. Agric. Food Chem. 2004, 52, 22, 6787–6793
  2. Murayyan AI, et al. Antiproliferative activity of Ontario grown onions against colorectal adenocarcinoma cells. Food Research International, 2017, vol 96;12-18
  3. Slimestad R, et al. Onions: a source of unique dietary flavonoids. Agric. Food Chem. 2007, 55, 25, 10067–10080
  4. Banca dati alimenti Istituto Europeo Oncologico  (IEO)

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