ACIDO FOLICO: NECESSARIO PER UNA BUONA GRAVIDANZA

I folati (spesso denominati più semplicemente acido folico o vitamina B9) rappresentano un gruppo di nutrienti di notevole importanza, in quanto sono coinvolti come coenzimi nella sintesi degli acidi nucleici, componenti del DNA, e degli aminoacidi. Inoltre, l’acido folico riveste una grande importanza durante la gravidanza e una sua carenza può comportare il manifestarsi di gravi malformazioni a carico del feto. Quali alimenti ci possono aiutare a soddisfarne i fabbisogni? È sempre necessaria l’integrazione? Scoprilo con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese

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Consulenza scientifica

Giulia Tavella

Dottore in Dietistica. Ha conseguito la laurea triennale in Dietistica nel 2018 e laurea magistrale in Scienze dell’Alimentazione nel 2021. Svolge attività libero professionale, occupandosi di educazione alimentare e nutrizione per patologia. Si occupa da sempre con maggiore attenzione dell’alimentazione per la salute della donna. Socia Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI).

L’ACIDO FOLICO: COS’È E DOVE TROVARLO

L’acido folico è una vitamina idrosolubile che svolge varie funzioni tra cui partecipare alla sintesi amminoacidica, alla sintesi degli acidi nucleici ed è coinvolto anche nel mantenimento di adeguati valori ematici di omocisteina, una sostanza che, ad alti livelli, rappresenta un fattore di rischio cardiovascolare.

Tra gli alimenti, sia i cibi animali che vegetali contengono l’acido folico. In particolare tra gli alimenti più ricchi di questa sostanza ci sono:

  • le frattaglie come fegato e rene
  • i cereali integrali
  • i legumi
  • la verdura di colore verde scuro (broccoli, carciofi, asparagi, spinaci, bietole, ecc), ma anche carote, melone, avocado, frutta secca, funghi

È importante ricordare che il contenuto di folati negli alimenti è fortemente ridotto dalla cottura, dal congelamento, dall’esposizione al sole e perciò risulta importante conservare in maniera adeguata i cibi e consumarli sia crudi che cotti per trarne tutti i nutrienti necessari.

AlimentoContenuto acido folico su 100 g
Fegatini di pollo588 μg
Rene di bovino98 μg
Lievito di birra1230 μg
Cereali da colazione160-560 μg
Pane integrale72 μg
Asparagi211 μg
Broccoli125 μg
Carciofi120 μg
Spinaci110 μg
Lattuga55 μg
Piselli freschi65 μg
Fave fresche145 μg
Arance45 μg
Kiwi28 μg
Fragole24 μg
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ACIDO FOLICO: FABBISOGNO GIORNALIERO

Come per le altre vitamine, il fabbisogno di acido folico varia in base alla fascia di età. Per la popolazione adulta i LARN raccomandano un’assunzione giornaliera di 400 μg.

Per quanto riguarda le donne in età fertile, il fabbisogno aumenta (600 μg/die), e, inoltre, a partire da almeno 3 mesi prima del concepimento e per tutto il primo trimestre di gestazione, è consigliata una supplementazione di 400 μg al giorno.

Questo obiettivo può essere raggiunto anche attraverso l’utilizzo di integratori alimentari, laddove non fosse sufficiente l’apporto di tale nutriente attraverso gli alimenti.

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ACIDO FOLICO: I RISCHI SE CARENTE

La carenza di folati, insieme alla vitamina B12, rappresenta una delle più comuni carenze vitaminiche riscontrate nella popolazione. La principale manifestazione di questa carenza è l’anemia megaloblastica, ma possono presentarsi anche sintomi come inappetenza, deficit cognitivo, debolezza, infertilità maschile e aumento dei livelli ematici di omocisteina, con conseguente aumento del rischio cardiovascolare.

Alcune categorie di persone, come gli anziani, fumatori, alcolisti, persone che consumano solo cibi cotti o che presentano un ridotto assorbimento intestinale a causa di patologie come celiachia o morbo di Crohn, sono più soggette a incorrere in una carenza.

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L’ESPERTA: NECESSARIO IN GRAVIDANZA, MA SENZA ESAGERARE

“In gravidanza, invece, la carenza risulta particolarmente rischiosa in quanto può comportare il manifestarsi di gravi malformazioni a carico del feto (anencefalia e spina bifida) ed è per questo che è fondamentale fare prevenzione attraverso una supplementazione.” Indica la dottoressa Giulia Tavella, che avverte: “Attenzione però a non esagerare! La letteratura infatti è concorde nel limitare la supplementazione a chi ne ha effettivamente bisogno e non superando mai il livello massimo di assunzione di 1000 μg. Questo è dovuto al fatto che un eccesso di folati, così come un grave deficit, può comportare un aumento del rischio di tumore. Perciò, prima di iniziare una supplementazione, è sempre consigliabile eseguire un dosaggio della vitamina al fine di evitare inutili integrazioni della dieta.”

BIBLIOGRAFIA

  1. CREA – Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione. Linee guida per una sana alimentazione, dossier scientifico. 2018
  2. IEO – Banca Dati di composizione degli Alimenti (BDA)
  3. SINU, Società Italiana di Nutrizione Umana. LARN – Livelli di Assunzione di RIferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana. IV Revisione. A cura di: SINU-INRAN. Milano: SICS Editore, 2014
  4. Valentin M, Coste Mazeau P, Zerah M, Ceccaldi PF, Benachi A, Luton D. Acid folic and pregnancy: a mandatory supplementation. Ann Endocrinol (Paris) 2018 Apr;79(2):91-94
  5. Shulpekova Y, Nechaev V, Kardasheva S, et al. The concept of folic acid in health and disease. Molecules 2021 Jun 18;26(12):3731
  6. Moazzen S, Dolatkhah R, et al. Folic acid intake and folate status and colorectal cancer risk: a systematic review and meta-analysis. Clin Nutr 2018 Dec; 37(6 Pt A):1926-1934
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