LECTINE NEI FAGIOLI ROSSI: PERICOLO PER L’INTESTINO

Il consumo di fagioli rossi crudi espone l’intestino a lectine tossiche come la phytoemagglutinina (PHA), che attraversano le cellule epiteliali, riducono la resistenza intestinale e inibiscono le proteine HSP70 e HSF1, cruciali per la protezione cellulare. Questi effetti si associano a rischio di aumentata permeabilità, risposta infiammatoria e alterazioni immunitarie sistemiche. Una corretta preparazione dei legumi è fondamentale per evitarne la tossicità. Scopri di più con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese.

beans-9656334_1280

Consulenza scientifica

Katia Gennai

Dietista. Ha conseguito il Diploma di Tecnico in Dietologia e Dietetica Applicata nel 1994; laurea triennale in dietistica nel 2004. Lavora presso l’UOSA di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’AOU Senese. Docente nel corso di laurea in Dietistica.

LECTINE DEI FAGIOLI ROSSI: UNA MINACCIA SILENZIOSA PER L’INTESTINO

Le lectine, proteine leganti gli zuccheri presenti in numerose piante e particolarmente concentrate nei fagioli rossi crudi, rappresentano una forma di tossicità alimentare spesso sottovalutata. Il phytoemagglutinina (PHA), una lectina tipica del Phaseolus vulgaris, è resistente alla digestione e richiede bollitura intensa per almeno 45 minuti per essere neutralizzata. Un consumo anche occasionale di legumi non adeguatamente cotti può scatenare disturbi gastrointestinali acuti come diarrea, vomito e dolore addominale. Tuttavia, i meccanismi cellulari che sottendono a tale tossicità sono stati finora poco chiari. Un recente studio ha indagato l’effetto della PHA sulla barriera intestinale e ha scoperto che la lectina può compromettere l’integrità dell’epitelio intestinale attraverso un’interazione negativa con la proteina da shock termico HSP70, una molecola fondamentale per la corretta piegatura delle proteine e il mantenimento della funzione intestinale. Lectine alimentari, fagioli rossi crudi e barriera intestinale sono le parole chiave che emergono in questa analisi, segnalando l’importanza di una corretta preparazione dei legumi per proteggere la salute intestinale.

EFFETTI DELLA PHYTOEMAGGLUTININA SULLA FUNZIONALITÀ CELLULARE

Gli studi in vitro condotti su cellule intestinali Caco-2 hanno dimostrato che la phytoemagglutinina (PHA) è in grado di penetrare rapidamente all’interno delle cellule, accumulandosi nel citoplasma e intorno al nucleo già entro 3 ore dall’esposizione. Questo ingresso cellulare si intensifica nel tempo e comporta una significativa riduzione della resistenza elettrica transepiteliale (TEER), un parametro essenziale per misurare la tenuta della barriera intestinale. L’effetto negativo sulla TEER è stato osservato entro 24 ore ed è divenuto marcato entro 48 ore, suggerendo una compromissione progressiva della funzione epiteliale. Tuttavia, quando la lectina è stata sottoposta a una prolungata bollitura a 100°C per 2 ore, ha perso completamente questa attività, confermando che solo la proteina nella sua forma nativa è in grado di alterare l’integrità della barriera intestinale. Inoltre, la PHA ha ridotto in modo significativo la produzione della proteina HSP70, sia a livello quantitativo che funzionale, come dimostrato dal calo dell’attività della luciferasi, un enzima che richiede una corretta piegatura per essere attivo. La funzione di chaperone cellulare della HSP70 è quindi cruciale per prevenire la tossicità indotta dalla lectina. Lectine alimentari, proteina HSP70 e resistenza transepiteliale sono le parole chiave secondarie essenziali per comprendere i rischi cellulari associati all’ingestione di fagioli non adeguatamente trattati.

CONSEGUENZE NUTRIZIONALI E IMMUNOLOGICHE DELLE LECTINE NELLA DIETA

Un approfondimento sugli effetti della dieta contenente fagioli rossi crudi ha evidenziato che il consumo prolungato di questi legumi comporta una significativa riduzione dell’espressione genica della HSP70 e del fattore di trascrizione HSF1 nell’intestino tenue dei ratti. Questo effetto non è stato riscontrato nel colon, indicando un impatto selettivo sulle prime porzioni dell’apparato digerente. L’inibizione della sintesi di queste proteine fondamentali, che regolano la risposta allo stress e proteggono la struttura delle proteine neoformate, sembra compromettere la funzione intestinale senza necessariamente provocare danni visibili ai tessuti. Infatti, nonostante il calo delle difese molecolari e l’incremento della permeabilità intestinale, non si è osservato un aumento dell’infiammazione o lesioni istologiche evidenti. È stata inoltre documentata una risposta immunitaria sistemica alterata, con maggiore attivazione dei linfociti T e aumento delle citochine proinfiammatorie, suggerendo che le lectine possano influenzare non solo la salute intestinale ma anche l’equilibrio del sistema immunitario. Questi dati sottolineano l’importanza di una corretta preparazione dei legumi, poiché le lectine mantengono la loro attività biologica anche dopo trattamenti termici moderati. In conclusione, il consumo frequente di lectine non inattivate potrebbe contribuire a disturbi intestinali cronici e a disfunzioni immunitarie.

BIBLIOGRAFIA

  1. Dokladny K, Setty P, Moseley PL, Lin HC. Legume lectin phytohemagglutinin reduces transepithelial electrical resistance by counteracting the chaperone function of heat shock protein-70. Journal of Nutritional Science. 2025.
  2. Adamcova A, Laursen KH, Ballin NZ. Lectin activity in commonly consumed plant-based foods: calling for method harmonization and risk assessment. Foods. 2021;10(11):2796.
  3. Ramadass B, Dokladny K, Moseley PL, et al. Sucrose co-administration reduces the toxic effect of lectin on gut permeability and intestinal bacterial colonization. Dig Dis Sci. 2010;55(10):2778–2784.

CONDIVIDI

Pensa alle persone che conosci, gli amici, la tua famiglia. Dai loro l’opportunità di stare bene, in salute. Condividi sui social quello che hai appena letto. Più condividi, più te ne saranno grati.

Lascia un commento

Devi loggarti per inserire un commento.