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RIDURRE IL MARKETING ALIMENTARE NOCIVO PER LA SALUTE NEI BAMBINI: LE POLITICHE PIÙ EFFICACI SECONDO UNO STUDIO NEOZELANDESE
In un’epoca in cui l’obesità infantile rappresenta una delle principali sfide sanitarie a livello globale, un importante studio condotto nella regione di Wellington (Nuova Zelanda) ha indagato dieci strategie politiche volte a contenere l’esposizione dei più giovani al marketing alimentare nocivo per la salute. I ricercatori hanno utilizzato un metodo innovativo: 168 bambini, tra gli 11 e i 14 anni, hanno indossato per quattro giorni telecamere a 136 gradi e dispositivi GPS che hanno registrato oltre 1,3 milioni di immagini e 3 milioni di coordinate. Grazie a questa raccolta oggettiva di dati, è emerso che i bambini sono esposti in media a 31,7 messaggi pubblicitari di cibi non salutari ogni giorno. Tra le politiche analizzate, il divieto di promozione attraverso confezioni alimentari risulta il più incisivo, riducendo del 60,3% le esposizioni giornaliere. Anche l’eliminazione della pubblicità di bevande zuccherate (−28,8%) e la rimozione di messaggi promozionali in spazi pubblici (−22,2%) si confermano strategie chiave. Queste misure agiscono su ambienti diversi e spesso trascurati come la casa o il tragitto verso la scuola, evidenziando la necessità di interventi sistemici e non frammentari.

DIFFERENZE SOCIALI E LUOGHI A RISCHIO: L’IMPATTO DELLA PUBBLICITÀ NOCIVA PER LA SALUTE NEI CONTESTI QUOTIDIANI
Un aspetto cruciale dello studio riguarda la valutazione dell’efficacia delle politiche rispetto al livello socioeconomico delle famiglie. Contrariamente a quanto ipotizzato da alcune ricerche precedenti, i risultati non hanno mostrato differenze significative tra bambini provenienti da contesti più o meno svantaggiati: l’esposizione al marketing alimentare nocivo per la salute è trasversale e diffusa. Tuttavia, l’analisi dei luoghi di esposizione ha rivelato criticità specifiche: le abitazioni private rappresentano il secondo ambiente per quantità di messaggi pubblicitari (28,5%), principalmente veicolati da confezioni alimentari colorate, con personaggi e loghi accattivanti. Gli spazi pubblici, come le strade, le fermate degli autobus, i parchi e i centri commerciali, sono ancora più esposti (34%), con insegne e distributori automatici presenti ovunque. Le misure localizzate, come il divieto di pubblicità entro 400 metri da scuole o fermate dell’autobus, hanno avuto un impatto significativo, con riduzioni rispettivamente del 12,6% e del 19,2%. Questo dimostra che l’urbanistica e la regolazione degli spazi possono diventare strumenti sanitari efficaci.

STRATEGIE INTEGRATE PER UNA TUTELA COMPLETA: LE RACCOMANDAZIONI PER LE POLITICHE FUTURE
L’evidenza raccolta dagli studiosi dimostra che fronteggiare il marketing alimentare nocivo per la salute non può limitarsi a interventi isolati. Anche se la rimozione di immagini promozionali da confezioni alimentari è la strategia più efficace in assoluto, risulta insufficiente da sola. I bambini sono immersi in ambienti saturi di stimoli visivi: dalla colazione davanti alla TV, ai tragitti verso scuola, fino alle attività ricreative. Politiche limitate a determinati luoghi (es. scuole) o categorie di prodotto (es. bevande zuccherate) possono solo tamponare il problema. Gli esperti suggeriscono misure più radicali come il divieto generale della pubblicità di alimenti poco sani in tutti gli spazi pubblici, una strategia già adottata in alcune città come Grenoble (Francia) e San Paolo (Brasile). Questi interventi presentano vantaggi in termini di semplicità amministrativa, equità e costi di implementazione. Ulteriori raccomandazioni riguardano la regolamentazione del marketing digitale, oggi in costante espansione e difficilmente monitorabile dai genitori. Infine, il parallelismo con le normative anti-tabacco è evidente: l’introduzione del packaging neutro, il divieto di mascotte e l’interdizione degli spot nei media sono strumenti che potrebbero rivelarsi altrettanto efficaci per i prodotti alimentari. In un contesto di crescente obesità infantile, agire ora con politiche coraggiose significa difendere concretamente il diritto alla salute delle nuove generazioni.
BIBLIOGRAFIA
- Gage R, Liu W, Pearson AL, et al. Comparison of ten policy options to equitably reduce children’s exposure to unhealthy food marketing. Public Health Nutrition, 2024.
- Smith R, Kelly B, Yeatman H, et al. Food marketing influences children’s attitudes, preferences and consumption: a systematic critical review. Nutrients, 2019.
- Taillie LS, Busey E, Stoltze FM, et al. Governmental policies to reduce unhealthy food marketing to children. Nutrition Reviews, 2019.
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