PREVENZIONE DEL TUMORE DIGESTIVO: DIETA E MICROBIOTA

In Europa, i tumori dell’apparato digerente sono la prima causa di morte oncologica. L’alimentazione corretta, il controllo dell’obesità e la salute del microbiota intestinale sono fondamentali per prevenire patologie gravi come il tumore del colon-retto. Gli screening, i test del microbioma e le tecnologie diagnostiche avanzate aumentano le possibilità di diagnosi precoce. La prevenzione deve diventare il fulcro delle strategie sanitarie future. Scopri di più con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliera-universitaria Senese

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Consulenza scientifica

Massimo Vincenzi

Medico specialista in Medicina Interna, Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, Scienza dell'Alimentazione e Medicina dello Sport. Responsabile del servizio di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva della San Pier Damiano Hospital, Faenza (Ravenna). Vicesegretario Nazionale dell'Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica. Coordinatore dei Gruppi di Studio e dell'Area Web dell’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica ADI. Membro dell'American Gastroenterological Association (AGA) e Fellows ship dell'American Gastroenterological Association (AGAF). Componente dell’Editorial Committee del Mediterranean Journal of Nutrition and Metabolism.

MALATTIE DIGESTIVE E TUMORI: L’ALIMENTAZIONE È LA PRIMA FORMA DI PREVENZIONE

Le patologie a carico dell’apparato gastrointestinale sono in costante aumento, tanto che, in Europa, i tumori dell’apparato digerente rappresentano la prima causa di mortalità oncologica. Secondo il rapporto “Nutrition and Chronic Digestive Diseases: An Action Plan for Europe” pubblicato da UEG (United European Gastroenterology), la prevenzione è l’arma più efficace per contrastare questo trend, e comincia dalla tavola. Una corretta alimentazione, ricca di alimenti freschi e minimamente trasformati, svolge un ruolo centrale nella riduzione del rischio di tumore del colon-retto, ma anche di altre patologie croniche digestive. Al contrario, l’aumento esponenziale del consumo di cibi ultra-processati, ricchi di zuccheri aggiunti, grassi saturi, sale e conservanti, rappresenta un fattore determinante per l’incremento dei casi di obesità, una condizione che, a sua volta, predispone a numerosi disturbi dell’apparato digerente, comprese neoplasie maligne del pancreas e dell’esofago. In questa rete di connessioni tra dieta, stile di vita e salute intestinale, l’educazione nutrizionale rappresenta uno strumento fondamentale per invertire la rotta.

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MICROBIOTA INTESTINALE: IL NUOVO ORIZZONTE DELLA PREVENZIONE ONCOLOGICA

Negli ultimi anni, l’attenzione della ricerca si è focalizzata su un alleato invisibile ma potentissimo: il microbiota intestinale. Questo complesso ecosistema microbico, costituito da miliardi di batteri, virus, funghi e altri microrganismi, vive in simbiosi con il nostro organismo e influenza profondamente la nostra salute digestiva e sistemica. Quando il microbiota si trova in uno stato di equilibrio, chiamato eubiosi, contribuisce alla modulazione dell’infiammazione, alla protezione della mucosa intestinale e alla prevenzione delle trasformazioni cellulari maligne. Al contrario, uno squilibrio (disbiosi) può innescare processi infiammatori cronici e aumentare il rischio di sviluppare il tumore del colon-retto. Studi recenti hanno identificato specifiche composizioni microbiche associate a un rischio più elevato di carcinogenesi intestinale. In questo contesto, i test del microbioma, che analizzano il DNA dei microrganismi intestinali, si stanno rivelando strumenti preziosi per personalizzare le strategie di prevenzione e cura. La possibilità di rilevare precocemente squilibri del microbiota apre scenari promettenti anche per la diagnosi precoce e per la medicina di precisione.

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SCREENING E INNOVAZIONE TECNOLOGICA: LA STRADA VERSO UNA PREVENZIONE EFFICACE

Oltre alla prevenzione primaria legata allo stile di vita, la medicina moderna punta con decisione anche sulla prevenzione secondaria, ovvero sulla diagnosi precoce. Nell’ambito del tumore del colon-retto, sono attivi programmi di screening destinati alla popolazione tra i 50 e i 69 anni, che prevedono l’esecuzione biennale del test per il sangue occulto nelle feci, un esame semplice ma di grande efficacia. In caso di positività, si procede con la colonscopia, la cui preparazione è oggi molto più tollerabile grazie a presidi innovativi. Le tecnologie endoscopiche avanzate permettono di individuare con maggiore precisione eventuali lesioni e di valutarne la asportabilità in sicurezza. Sul fronte terapeutico, si stanno affermando soluzioni sempre meno invasive: la chirurgia laparoscopica e robotica, l’impiego di farmaci biologici e, nei casi più gravi, l’immunoterapia. Questi progressi dimostrano quanto sia cambiato l’approccio al trattamento oncologico: non più focalizzato solo sulla cura, ma orientato sempre più verso la prevenzione, la personalizzazione e il miglioramento della qualità della vita del paziente.

BIBLIOGRAFIA

  1. Nutrition and Chronic Digestive Diseases: An Action Plan for Europe   UEG 2019
  2. I numeri del cancro in Italia 2020 AIRTUM, AIOM, SIAPEC-IAP
  3. Linee di indirizzo sui percorsi nutrizionali nei pazienti oncologici Ministero della Salute 2017

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