OBESITÀ PATOLOGICA: IL TRATTAMENTO CHIRURGICO

Negli ultimi venti anni la prevalenza del sovrappeso e dell'obesità è progressivamente aumentata non solo nel mondo occidentale, più ricco e industrializzato, ma anche nei paesi in via di sviluppo. L’obesità è spesso accompagnata da altre malattie, quali ipertensione, cardiopatie, insufficienza respiratoria, diabete di tipo 2, tumori, patologie osteoarticolari. Scopri di più con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese

obesità-chirurgia

Consulenza scientifica

Giuseppe Vuolo

Medico. Responsabile UOSA Chirurgia Bariatrica Azienda Ospedaliera-Universitaria Senese. Professore a contratto presso l'Università degli studi di Siena.

OBESITÀ E CHIRURGIA

La chirurgia dell’obesità costituisce al momento attuale la terapia più efficace per ottenere un calo ponderale adeguato e duraturo nel tempo, riducendo, inoltre, le comorbilità e la mortalità.

Pertanto la chirurgia dell’obesità non ha scopi estetici, ma piuttosto tende a prevenire e/o correggere i problemi connessi all’obesità; benché lo scopo più visibile sia la riduzione del peso, il risultato più importante è invece costituito dal miglioramento o addirittura dalla scomparsa delle malattie associate all’obesità stessa.

Per quanto riguarda il compenso glicemico, ad esempio, numerose evidenze cliniche dimostrano che il calo ponderale ottenuto con la chirurgia bariatrica produce un sostanziale miglioramento o la risoluzione del diabete mellito di tipo 2.

La validità dell’approccio chirurgico è ormai dimostrata dal numero sempre maggiore di interventi effettuati nel mondo.

Presso l’ Azienda Ospedaliero-Universitaria Senese la chirurgia bariatrica è praticata da circa 25 anni durante i quali sono stati effettuati più di 2200 interventi con varie metodiche.

ACCESSO ALLA CHIRURGIA BARIATRICA

Non tutti i pazienti affetti da obesità sono candidabili alla chirurgia bariatrica, che trova indicazione pertanto in casi selezionati e solo dopo il fallimento delle terapie mediche e dietetiche.

I criteri di idoneità attuali sono i seguenti:

  • IMC > 35 kg/m2 indipendentemente dalla presenza o meno di comorbilità
  • IMC fra 30 kg/m2 e 35 kg/m2 con diabete tipo 2
  • i pazienti inoltre devono aver intrapreso senza successo almeno un percorso di dieta seguiti da uno specialista e devono essere ritenuti idonei dal punto di vista psicologico/psichiatrico

La scelta del tipo di procedura è la risultante di uno studio multidisciplinare a cui viene sottoposto ogni paziente, in accordo con le linee guida nazionali e internazionali, e svolto da un team dedicato composto da tutti i professionisti coinvolti nel percorso diagnostico-terapeutico.

INTERVENTI CHIRURGICI: TIPOLOGIE

Gli interventi chirurgici per obesità si dividono in procedure restrittive, funzionali e malassorbitive, che possono essere così schematizzate:

– Interventi che limitano l’introduzione del cibo ad azione prevalentemente meccanica (interventi restrittivi):

  • Gastroplastica Verticale (secondo Mason e secondo Mac Lean)
  • Bendaggio Gastrico
  • Sleeve Gastrectomy (Gastrectomia Verticale)
  • Plicatura Gastrica

– Interventi ad azione prevalentemente funzionale:

  • Bypass Gastrico
  • Bypass Gastrico ad unica anastomosi (mini bypass gastrico)

– Interventi che limitano l’assorbimento del cibo (interventi malassorbitivi):

  • Diversione Bilio-Pancreatica (secondo Scopinaro e Duodenal switch)

Tutte le procedure vengono effettuate in anestesia generale e sono eseguite, nella quasi totalità dei casi, con tecnica miniinvasiva laparoscopica. In alcuni casi selezionati gli interventi vengono attualmente praticati con tecnica robotica. Nel corso dell’intervento il chirurgo operatore può in ogni momento, se necessario o ritenuto opportuno, convertire l’intervento da laparoscopico/robotico ad intervento laparotomico.

Il decorso postoperatorio è gestito utilizzando i criteri della riabilitazione rapida del paziente (protocolli ERAS), consentendo in genere la dimissione entro tre-quattro giorni dall’intervento e comunque dopo l’effettuazione di un controllo radiologico, che escluda complicanze precoci legate all’intervento.

IL PALLONE INTRAGASTRICO

In casi selezionati può essere impiegato un pallone intragastrico (BIB), che è un dispositivo di forma sferica riempito con soluzione fisiologica o aria (500-880 ml) che viene posizionato dentro lo stomaco con manovra endoscopica.

È considerato come trattamento transitorio dell’obesità, in quanto è normalmente utilizzato in preparazione ad una tecnica chirurgica definitiva; può essere anche utilizzato in pazienti selezionati non candidabili alla chirurgia bariatrica e che necessitino, comunque, di un dimagrimento non altrimenti raggiungibile.

Non esiste un intervento ideale e tutti gli interventi proposti presentano aspetti positivi e negativi.

BIBLIOGRAFIA

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