Consulenza scientifica
UNA STRATEGIA NUTRIZIONALE CONTRO IL PREDIABETE
Una dieta ben pianificata può avere effetti profondi sulla prevenzione del diabete. Secondo uno studio clinico pubblicato su Nature Communications, una dieta ipocalorica arricchita con legumi migliora in modo più efficace la salute metabolica rispetto a una dieta ipocalorica tradizionale.
L’indagine ha coinvolto 127 adulti con prediabete a Singapore, sottoposti per 16 settimane a due regimi alimentari: il primo a base di legumi, cereali integrali a basso indice glicemico, oli vegetali sani e spezie; il secondo, standard, includeva pollo, carboidrati raffinati e olio di mais.
Sebbene entrambi i gruppi abbiano perso peso, solo il gruppo che consumava legumi ha mostrato una marcata riduzione del colesterolo LDL, del colesterolo totale e della glicemia a lungo termine (HbA1c), parametri chiave nella gestione e nella prevenzione della progressione del prediabete.

MICROBIOTA INTESTINALE: IL MEDIATORE DEI BENEFICI DEI LEGUMI
Un elemento distintivo di questo studio è l’analisi del microbiota intestinale, il vasto ecosistema batterico che vive nel nostro intestino e influisce direttamente sulla salute metabolica. Nei partecipanti che seguivano la dieta ricca di legumi, si è osservato un rapido incremento di batteri benefici come Eubacterium rectale e Bifidobacterium, noti per la loro capacità di metabolizzare le fibre alimentari e produrre metaboliti antinfiammatori.
Al contrario, si è ridotta la presenza di batteri associati a infiammazione cronica come Ruminococcus gnavus e Bilophila wadsworthia. Questi cambiamenti, osservati già nelle prime due settimane, si sono mantenuti nel tempo, indicando un effetto stabile e duraturo sull’equilibrio del microbiota.
La modulazione del microbiota intestinale rappresenta oggi un obiettivo cruciale nella prevenzione delle malattie metaboliche, incluso il diabete di tipo 2.

METABOLITI PROTETTIVI E INFIAMMAZIONE RIDOTTA
Oltre ai cambiamenti nella composizione batterica, la dieta con legumi ha influenzato il profilo dei metaboliti intestinali e plasmatici, producendo effetti metabolici significativi. È stato osservato un aumento di acido acetico, un acido grasso a catena corta derivante dalla fermentazione delle fibre, associato a una riduzione dei livelli di insulina, trigliceridi e colesterolo LDL.
Parallelamente, si è rilevata una diminuzione di aminoacidi legati a resistenza insulinica e di attività metaboliche correlate a processi infiammatori, come quelle della via dell’istidina. Questi risultati confermano che una dieta ipocalorica, ricca di legumi e fibre, agisce su più fronti: migliora i parametri ematici, riequilibra la flora intestinale e riduce l’infiammazione sistemica.
Un approccio alimentare di questo tipo può quindi rappresentare una strategia efficace per rallentare o invertire il prediabete, riducendo il rischio di sviluppare diabete di tipo 2.
BIBLIOGRAFIA
- Chan MY, Tan TY, Koh E, et al. A legume-based diet improves metabolic health in adults with prediabetes: a randomized controlled trial. Nature Communications, 2024.
- De Filippis F, Pellegrini N, Vannini L, et al. High-level adherence to a Mediterranean diet beneficially impacts the gut microbiota and associated metabolome. Gut, 2016.
- Sonnenburg JL, Bäckhed F. Diet–microbiota interactions as moderators of human metabolism. Nature, 2016.
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