LA SINDROME DI CUSHING - 1° PARTE

Malattia causata principalmente dall'eccessiva e prolungata somministrazione di farmaci a base di cortisonici, la sindrome di Cushing si manifesta soprattutto nelle donne. Scopri cos’è e le sue cause con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese

sindrome-Cushing

Consulenza scientifica

Maria Grazia Castagna

Professore associato di Endocrinologia presso l'Università di Siena. Direttore dell’UOC di Endocrinologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. Direttore della scuola di specializzazione in Endocrinologia e Malattie Metaboliche dell'Università di Siena.

Ha collaborato al presente testo Nicoletta Benenati, Specialista in Endocrinologia e Malattie Metaboliche, Università di Siena.

SINDROME DI CUSHING: COS’È?

La sindrome di Cushing è un complesso di segni e sintomi generato dall’esposizione cronica ad alti livelli di glucocorticoidi, ormoni prodotti normalmente dal nostro organismo, ma che possono essere anche utilizzati come farmaci nel trattamento delle malattie infiammatorie.

La sindrome di Cushing può quindi essere sostenuta da fattori endogeni, eccessiva sintesi di glucocorticoidi o, assai più comunemente, da fattori esogeni, trattamento con corticosteroidi in cronico.

In condizioni fisiologiche, i glucocorticoidi ed il loro più noto rappresentante, il cortisolo, condizionano la risposta dell’organismo allo stress, influenzando numerose funzioni corporee, sostenendo quelle vitali a discapito delle accessorie o comunque meno importanti nell’immediato.

Fisiologica produzione del Cortisolo

CAUSE

Le forme endogene di Cushing sono rare (2,5-6 casi per milione di abitanti), hanno un’insorgenza lenta e sono spesso difficili da diagnosticare. Più comuni nelle donne (F:M 8:1), dal punto di vista patogenetico si dividono classicamente in due varianti:

  • ACTH dipendenti (80%)
  • ACTH indipendenti (20%)

L’ACTH, od ormone adrenocorticotropo, viene prodotto dall’ipofisi come stimolo alla sintesi surrenale degli ormoni corticosteroidi (glucocorticoidi e mineralcorticoidi); un tumore benigno di questa ghiandola (adenoma ipofisario) è presente in circa il 90% dei casi di Cushing endogeno ACTH-dipendente, mentre nel rimanente 10% dei casi subentrano tumori non ipofisari (di solito polmonari) che producono ACTH causando una sindrome di Cushing, cosiddetta “da produzione ectopica“.

Le forme ACTH-indipendenti sono dovute principalmente a tumori primitivi del cortico-surrene (80% adenomi e 20% carcinomi) e a forme di iperplasia surrenalica bilaterale.

Gli adenomi surrenalici presentano generalmente dimensioni inferiori a 4-5 cm e in alcuni casi possono secernere oltre al cortisolo anche androgeni. Tali lesioni hanno generalmente prognosi benigna.

I carcinomi surrenalici, invece, sono spesso grandi, radiologicamente disomogenei e con aree necrotiche ed emorragiche, invasivi, hanno frequentemente una secrezione mista (cortisolo, androgeni e mineralcorticoidi) e si associano a prognosi infausta.

Distribuzione eziologica delle diverse forme di sindrome di Cushing

TipoSottotipo
ACTH-dipendenti
Adenoma ipofisario ACTH secernente Tumore ACTH-secernente extra-ipofisario
ACTH-indipendente
Adenoma surrenalico Carcinoma surrenalico Iperplasia surrenalica
Ipercortisolismo IatrogenoAssunzione di farmaci a base di cortisonici

L’ESPERTA: LE IPERPLASIE SURRENALICHE

“Le iperplasie surrenaliche ACTH-indipendenti rappresentano una malattia primitiva del cortico-surrene, caratterizzata da un ingrandimento bilaterale della corticale dei surreni che può essere diffuso o nodulare (micro o macronodulare, a seconda che i noduli siano più o meno grandi di 1 cm).” Indica la Professoressa Maria Grazia Castagna, che spiega: “Sono forme molto eterogenee, che possono determinare un’ipersecrezione autonoma di cortisolo o aldosterone, clinicamente manifesta o subclinica. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, la sindrome di Cushing è causata dall’eccessiva e prolungata somministrazione di farmaci a base di cortisonici (Cushing iatrogeno ACTH-indipendente).”

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