Consulenza scientifica
PROTEINE AL CENTRO DEL MERCATO ALIMENTARE: LA NUOVA TENDENZA NUTRIZIONALE
Il settore alimentare sta assistendo a un’impennata di prodotti arricchiti in proteine, diventati protagonisti negli scaffali della grande distribuzione. Secondo dati recenti, tra giugno 2023 e giugno 2024, il giro d’affari dei prodotti che si dichiarano “ricchi di” un determinato nutriente ha visto le proteine al primo posto per diffusione e crescita. Con oltre 3.300 referenze e un valore di mercato pari al 5,3% del comparto food totale, gli alimenti ad alto contenuto proteico si confermano come una delle scelte più apprezzate dai consumatori italiani. Questo interesse è trainato in particolare dalle nuove generazioni, come i nati tra il 1997 e il 2012, che mostrano una maggiore attenzione al benessere fisico. I dati di consumo mostrano infatti performance superiori alla media per i prodotti alto-proteici, riflettendo una cultura alimentare sempre più orientata al contenuto funzionale degli alimenti. La gamma di prodotti si è notevolmente ampliata: non solo barrette proteiche, ma anche gelati, formaggi spalmabili, bevande vegetali, latte ad alta percentuale proteica, sostituti del pane e persino salumi. Anche a livello internazionale, il mercato si arricchisce di proposte innovative, spesso legate al mondo delle celebrità, che alimentano l’attrattiva di questi prodotti.

PROTEINE TRA MARKETING E REALTÀ: IL DILEMMA DEL BENESSERE ALIMENTARE
L’aumento dei prodotti iperproteici riflette una tendenza guidata più dalla logica del marketing alimentare che da reali esigenze salutistiche. L’opinione diffusa secondo cui un elevato apporto proteico favorisca la perdita di peso e la definizione muscolare porta molti consumatori a eliminare o ridurre drasticamente carboidrati e grassi, credendo che ciò basti a migliorare la composizione corporea. Tuttavia, numerosi studi dimostrano che la dieta media italiana, ispirata al modello della dieta mediterranea, fornisce già una quantità adeguata di proteine per la maggior parte della popolazione. L’incremento nel consumo di questi prodotti si basa spesso su percezioni errate, che rischiano di condurre a scelte alimentari sbilanciate. Per evitare un’assunzione eccessiva di questo nutriente, è fondamentale prestare attenzione all’etichettatura dei prodotti, imparando a valutare con consapevolezza il contenuto nutrizionale. Attualmente, secondo i dati raccolti negli ultimi anni, la media dell’apporto proteico nella popolazione italiana si attesta intorno al 16% dell’energia giornaliera, un valore perfettamente compatibile con le indicazioni nutrizionali ufficiali. Le normative europee impongono criteri precisi per classificare un alimento come “fonte di proteine” o “ad alto contenuto proteico”: il primo deve apportare almeno il 12% delle calorie totali da proteine, il secondo almeno il 20%. Per rispettare questi parametri, le aziende ricorrono spesso a ingredienti concentrati, come proteine isolate, o a strategie di formulazione avanzate.
PROTEINE NELLA DIETA: TRA INNOVAZIONE TECNOLOGICA E BISOGNI REALI
La produzione di alimenti iperproteici si avvale oggi di tecnologie alimentari avanzate, che permettono di aumentare il contenuto di proteine in numerose categorie di prodotto. Nei prodotti da forno, come cracker, frollini o pane, l’integrazione di farine di legumi, soia e frutta secca consente di incrementare naturalmente il profilo proteico. In altri casi, la consistenza viene modificata riducendo la presenza di acqua o grassi. Le proteine del siero del latte, ricche di aminoacidi essenziali e con proprietà emulsionanti, sono utilizzate per migliorare consistenza e stabilità in alimenti come yogurt e preparati per pancake. Molti di questi prodotti si rivolgono a chi pratica sport e desidera aumentare la massa muscolare. Tuttavia, per ottenere reali benefici in termini di crescita muscolare, l’introduzione di proteine nella dieta deve essere accompagnata da un programma di allenamento ben strutturato. Un’assunzione eccessiva, distribuita in vari momenti della giornata, può portare a un sovraccarico dell’organismo, che non è in grado di utilizzare tutta la quota assunta, con possibili effetti negativi su fegato e reni. Le diete iperproteiche dimagranti, pur efficaci nel breve termine, possono avere conseguenze indesiderate se seguite per lunghi periodi, compromettendo l’equilibrio metabolico e affaticando gli organi emuntori. Secondo le attuali linee guida, l’apporto raccomandato è di 0,9 grammi di proteine per chilogrammo di peso corporeo al giorno negli adulti, mentre negli anziani sale a 1,1 grammi per contrastare la sarcopenia, cioè la perdita di massa muscolare legata all’età. Questi livelli sono raggiungibili con facilità tramite un’alimentazione normale, senza necessità di ricorrere a prodotti fortificati.

DIETA EQUILIBRATA: LA CHIAVE PER UN APPORTO PROTEICO ADEGUATO
Per garantire il corretto apporto di proteine, non è indispensabile introdurre alimenti artificialmente arricchiti. Una dieta variata, che combini fonti vegetali e animali, è sufficiente a coprire il fabbisogno quotidiano. Cereali integrali, legumi, frutta secca, uova, latticini, pesce e carne costituiscono un insieme bilanciato di nutrienti essenziali. In età avanzata, quando possono insorgere problemi legati alla masticazione o alla ridotta capacità digestiva, alimenti morbidi e nutrienti come stracchini, ricotta o formaggi freschi a base di latte scremato possono rappresentare un’opzione utile per aumentare l’introito proteico senza appesantire l’organismo. Per chi segue un’alimentazione vegetariana o vegana, è possibile raggiungere gli stessi risultati selezionando con attenzione gli alimenti. I derivati della soia, come il tofu, sono fonti proteiche vegetali di alta qualità. L’importante è scegliere prodotti semplici e privi di conservanti, per evitare di compromettere la qualità complessiva della dieta. In ogni regime alimentare, la varietà e la qualità degli alimenti restano gli strumenti fondamentali per mantenere salute e benessere, senza bisogno di scorciatoie industriali.
BIBLIOGRAFIA
- EFSA Panel on Dietetic Products. Dietary Reference Values for protein. EFSA Journal, 2012.
- Crea – Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione. Linee guida per una sana alimentazione. Edizione 2018.
- Phillips SM. Current concepts and unresolved questions in dietary protein requirements and supplements in adults. Front Nutr, 2017.
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