Consulenza scientifica
QUADRO CLINICO E STUDIO DI RIFERIMENTO
Capire il tipo di calcolo aiuta a costruire una dieta per calcoli renali davvero efficace. Il gruppo più frequente è quello da ossalato di calcio, che può essere monoidrato (COM) o diidrato (COD). Nel COM la pietra cresce come monoidrato e può aderire alla papilla renale o svilupparsi in cavità che drenano poco. Nel COD la forma iniziale è diidrato e tende a comparire quando l’urina elimina molto calcio, cioè c’è ipercalciuria. Il pH urinario non acido facilita i cristalli di COD e la permanenza nel tempo può farli trasformare in COM. Lo studio di riferimento ha valutato 90 pazienti con calcoli e 50 controlli con questionario alimentare validato. Sono state analizzate le urine delle 24 ore e una raccolta di due ore a digiuno per leggere il pH basale.
I calcoli sono stati classificati al microscopio per collegare morfologia e abitudini alimentari. Nei dati emergono associazioni diverse tra cibo e sottotipi, segnale che una dieta per calcoli renali deve essere personalizzata. La citraturia, cioè il citrato urinario che inibisce i cristalli, non cambia molto tra i pazienti con calcoli. Le differenze più nette riguardano proteine animali, latticini e sodio, che si distribuiscono in modo diverso tra i gruppi. Queste informazioni permettono di passare da consigli generici a scelte mirate per ogni fenotipo.

COM PAPILLARE: SCELTE ALIMENTARI E CONSIGLI OPERATIVI
Nel COM papillare la dieta per calcoli renali funziona quando riduce i promotori legati alla carne e alla lavorazione industriale. Chi appartiene a questo gruppo consuma più proteine animali provenienti da carni e derivati. Gli insaccati si associano a più rischio e meritano una presenza rara nel menù. I grassi trans indicano una spinta forte verso il danno della papilla e vanno evitati nei prodotti da forno e nelle fritture. Il sodio in eccesso aumenta l’escrezione di calcio e rende l’urina più concentrata in promotori. Leggere le etichette aiuta a scovare sale, additivi e grassi nascosti.
Sostituire parte della carne con legumi, pesce azzurro o uova riduce la quota di acidi e di carichi azotati. Scegli tagli magri e cotture semplici per limitare grassi ossidati. Programma porzioni piccole di carne, ad esempio non oltre due volte a settimana per le carni rosse e una per gli insaccati. Aumentare frutta e verdura non zuccherata sostiene l’apporto di potassio e di citrato alimentare. Tenere una bottiglia d’acqua a portata aiuta a raggiungere un’adeguata produzione di urina. Spuntini con frutta fresca o yogurt naturale evitano il ricorso a snack salati e ultraprocessati. Un menù così modulato alleggerisce il microambiente della papilla e abbassa il terreno favorevole ai cristalli di ossalato di calcio.

COM NON-PAPILLARE E COD: RUOLO DEL CALCIO E DEI LATTICINI
Nel COM non-papillare la dieta per calcoli renali punta sul calcio della tavola come fattore protettivo. Il calcio alimentare si lega all’ossalato nell’intestino e forma complessi non assorbibili. Questo legame riduce l’ossalato assorbito e limita la sua comparsa nelle urine. Per ottenere l’effetto serve associare il calcio agli alimenti che contengono ossalato. Esempi pratici sono lattuga romana con scaglie di parmigiano, cacao amaro con latte, frutta secca insieme a yogurt. Evitare il calcio a stomaco vuoto perché non intercetta l’ossalato e non previene la formazione di ossalato di calcio. Nei COD emerge un’associazione positiva con i latticini rilevati dal questionario, voce che comprende anche creme, besciamelle, gelati e dessert.
Chi presenta COD mostra valori urinari più alti di calcio, segno di ipercalciuria sostenuta dall’assorbimento rapido. Per gestire il rischio conviene spostare latte e yogurt vicino ai pasti, così il calcio incontra l’ossalato dei piatti. Preferire latticini semplici e non dolci riduce l’apporto superfluo di zuccheri e grassi. Formaggi stagionati richiedono porzioni piccole e una frequenza limitata nel calendario settimanale. Non serve eliminare le verdure ricche di ossalato, serve bilanciarle con la giusta quota di calcio nel pasto. Un diario alimentare di due settimane aiuta a vedere pattern e a pianificare sostituzioni utili. Queste scelte indirizzano i flussi di calcio e ossalato, e rendono più stabile il controllo dei cristalli nei diversi sottotipi.
BIBLIOGRAFIA
- Coello I, Sanchis P, Pieras EC, Grases F. Diet in Different Calcium Oxalate Kidney Stones. Nutrients, 2023. MDPI
- Wang X, Wang Q. Current Dietary and Medical Prevention of Renal Calcium Oxalate Stones. International Journal of General Medicine, 2024. PubMed
- Gadzhiev N, Gelig V, Rodionov G, Gauhar V, Zeng G. Metabolic Differences in 24-Hour Urine Parameters Between Calcium Oxalate Monohydrate and Dihydrate Kidney Stones: A Clinical Study. Diagnostics, 2025. PubMed
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