CHIRURGIA BARIATRICA: COME RIDURRE IL RISCHIO DI COMPLICANZE

Gli interventi bariatrici sono procedure chirurgiche che possono essere molto efficaci nel trattamento dell'obesità grave. Tuttavia, come tutti gli interventi chirurgici, anche gli interventi bariatrici possono essere associati a complicanze, alcune delle quali possono essere gravi o addirittura fatali. Scopri di più con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese

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Consulenza scientifica

Giuseppe Vuolo

Medico. Responsabile UOSA Chirurgia Bariatrica Azienda Ospedaliera-Universitaria Senese. Professore a contratto presso l'Università degli studi di Siena.

POSSIBILI COMPLICANZE

Gli interventi bariatrici, come del resto tutti gli interventi chirurgici, possono essere gravati da complicanze, a volte gravi ed anche potenzialmente mortali, sia nel corso dell’intervento, sia nel decorso postoperatorio.

Fra le complicanze precoci più temibili va segnalata la trombo-embolia venosa, che è la formazione di coaguli di sangue nelle vene delle gambe e del bacino. Se i coaguli si staccano dalle pareti delle vene dove si sono formati, possono giungere, attraverso la corrente sanguigna, nelle arterie polmonari. Si determina così una complicanza che può essere potenzialmente pericolosa per la vita, nota come embolia polmonare. Questa rara complicanza è la più temuta nella chirurgia dell’obesità, perché costituisce la causa principale di decesso post-operatorio immediato. Altra complicanza che si può verificare è l’insufficienza respiratoria.

Le complicanze chirurgiche precoci più frequenti sono il sanguinamento e la fistola, che, pur verificandosi in una percentuale bassa di casi (1-2%), costituiscono comunque un importante problema di gestione e richiedono una terapia per lo più multidisciplinare, nella quale è fondamentale il coinvolgimento dell’endoscopista e del radiologo interventista, oltre che del chirurgo bariatrico e del nutrizionista.

Quando gli interventi bariatrici non danno i risultati sperati o determinano altre complicanze a distanza, è possibile reintervenire con altre metodiche.

I CONTROLLI CLINICI

Ogni intervento presuppone da parte del paziente l’impegno a effettuare periodici controlli clinici presso il centro di riferimento.

Questi controlli sono indispensabili non solo per ottenere migliori risultati, ma soprattutto per ridurre le complicanze tardive, anche neurologiche, che possono verificarsi per carenze nutrizionali.

LA TERAPIA DIETETICA ED ATTIVITÀ FISICA

Durante il periodo della perdita di peso ed addirittura per tutta la vita possono essere necessarie integrazioni vitaminiche e minerali.

La scarsa collaborazione nel rispettare i consigli dietetici e farmacologici, il fumo, l’utilizzo di sostanze stupefacenti e l’abuso di alcool aumentano notevolmente il rischio di complicanze.

Come in ogni condizione di rapido calo di peso è sconsigliabile iniziare una gravidanza prima della stabilizzazione del peso corporeo.

Un importante calo di peso comporta quasi sempre un rilassamento dei tessuti cutanei, che determina modificazioni estetiche dell’aspetto corporeo. Proprio per questo sono fortemente consigliati adeguati programmi di attività fisica postoperatoria ed eventualmente può essere necessario accedere successivamente ad interventi di chirurgia plastica, per correggere gli inestetismi più evidenti conseguenti al dimagrimento.

INTERVENTI REVERSIBILI

Tutti gli interventi chirurgici per la terapia dell’obesità sono reversibili, anche se alcuni solo funzionalmente (ripristino totale della capacità di mangiare e/o assorbire il cibo), per mezzo di un nuovo intervento chirurgico.

È possibile, se ritenuto necessario e preventivamente concordato con il paziente, associare l’intervento di chirurgia per l’obesità ad altri interventi (colecistectomia, iatoplastica per ernia iatale, riparazione di ernie o laparoceli).

BIBLIOGRAFIA

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