BIRRA: BEVUTA CON MODERAZIONE PROTEGGE IL CUORE

Amata in tutto in mondo, la birra è una bevanda alcolica da bere con moderazione. Consumarla, seguendo le raccomandazioni, aiuta a contrastare le malattie del cuore e ad aumentare il colesterolo buono. Scopri come con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese

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Intervista a

Barbara Paolini

Medico dietologo e direttore dell’UO di Dietetica e Nutrizione Clinica presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. Professore all'Università di Siena. Presidente Nazionale Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI).

In Italia si consumano 33 litri a testa di birra. Sono troppi?

Nel nostro Paese la birra è amata e consumata. Il 2018 ha registrato un incremento addirittura dell’3,4% rispetto l’anno precedente. Nello specifico: il consumo di birra pro capite del 2018 è stato di 33,6 litri. Contro i 31,8 litri del 2017. Con un rapido calcolo, questo significa circa 92 ml a testa al giorno. Secondo le linee guida per una corretta alimentazione, le dosi consigliate sono:

  • una lattina di birra da 330 ml al giorno, per le donne e over 65
  • due lattine di birra da 330 ml al giorno, per gli uomini

Consumare birra, seguendo le dosi raccomandate, non solo non arreca danno al nostro organismo, ma può addirittura avere effetti positivi sulla nostra salute.

La birra si può utilizzare tutti i giorni e stare in salute. Come?

Prima di tutto non eccedere nel consumo: al giorno, possiamo bere fino ad un massimo di 2 o 3 bicchieri di birra da 0,25 cl l’uno.

In questo modo, infatti, assumeremo dai 20 ai 30 g di alcol, rimanendo così al di sotto della soglia massima consentita: 40 g per l’uomo e 30 g per la donna.

Una pinta (463 ml) di birra al giorno ci protegge da attacchi al cuore. Lo afferma un team di ricercatori olandesi in uno studio pubblicato a Londra dalla rivista scientifica “Lancet“.  Che hanno scoperto come bere due birre al giorno può aumentare i livelli di colesterolo HDL (quello buono) del 12% in tre settimane.

Un’altro studio pubblicato dalla rivista Lancet sostiene che il luppolo (ingrediente base della birra bionda) controlla l’aumento di omocisteina, un aminoacido implicato nel rischio cardiovascolare.

Quali sono le proprietà e i benefici del consumo di birra per la nostra salute?

  • La birra è un antitumorale: il luppolo contiene diversi tipi di flavonoidi che svolgono la funzione di proteggere il corpo da certe forme di cancro. La birra è ricca di xantumolo che inibisce la proliferazione delle cellule tumorali presenti nei carcinomi mammari, ovarici e del colon. Non tutte le birre, tuttavia, contengono gli stessi livelli di xantumolo; meglio, quindi consumare quella con un più alto livello di luppolo che seppur conferisce un sapore amaro alla bevanda, ha tanti benefici per la nostra salute;
  • È un antiossidante: i polifenoli rallentano il processo di invecchiamento della pelle, agendo sui radicali liberi e prevenendo malattie cardiovascolari;
  • La vitamina B6 protegge il cuore perché contrasta l’accumulo dell’omocisteina. La birra fluidifica il sangue e quindi previene la formazione di coaguli nelle arterie;
  • La presenza di potassio e magnesio e la ridotta quantità di sodio favoriscono la diuresi;
  • Riduce del 40% il rischio di calcoli renali. Ma solo se consumata con moderazione. Infatti, se assunta in grandi quantità, libera nel fegato la tossina acetaldeide che, essendo eliminata dai reni, può provocarne un danno nel lungo termine;
  • Aumenta il colesterolo HDL, quello buono.

E se si eccede, quali rischi per la salute?

Ovviamente il consumo eccessivo della birra non è salutare, perché si tratta comunque di alcol. Un abuso di alcol ha conseguenze davvero negative per il tuo organismo. L’organo principalmente colpito è il fegato. Tra le patologie che si possono verificare abbiamo: fibrosi, cirrosi e cancro. Inoltre bere alcol oltre i limiti aumenta il rischio di insorgenza di tumori a carico dell’apparato digerente: bocca, faringe, laringe, esofago, fegato e anche in altri organi quali la mammella. A cui si sommano gli effetti neurotossici con riduzione delle prestazioni cognitive, aumentato rischio di demenza senile, di malattie neurodegenerative e neuropsichiatriche, come epilessia e depressione.

Inoltre, i lieviti presenti nella birra interferiscono con le cellule della prostata e possono favorirne l’infiammazione. Pertanto, gli uomini che hanno tali problemi, dovranno limitare il suo consumo per evitare che la situazione peggiori.

Priva di grassi e senza colesterolo un eccessivo consumo di birra aumenta comunque i trigliceridi. Anche se, generalmente, l’aumento di peso non si può attribuire alla birra, ma ad altri alimenti ricchi di grassi saturi.

Birra e guida sicura. Quanto alcol possiamo bere prima di metterci al volante?

La quantità che un individuo può assumere, restando nei limiti della sicurezza per la sua salute, dipende dalla concentrazione di alcol nel sangue che a sua volta è determinata da molti fattori: oggettivi e soggettivi. Tra i fattori oggettivi vi è la quantità di cibo ingerito insieme all’alcol, il peso corporeo o il tempo trascorso dal momento dell’assunzione della bevanda alcolica o superalcolica. Quanto ai fattori soggettivi, il principale è la cosiddetta alcol deidrogenasi: si tratta di un enzima prodotto dal fegato, che va a rompere la molecola dell’alcol prima che entri nel sangue. Alcune persone ne producono parecchio e, quindi, riescono a tollerare meglio l’alcol in quanto il sangue lo smaltisce prima. Invece, per altre persone ci vuole molto più tempo. Le donne, in particolare, hanno alcol deidrogenasi inferiore agli uomini.

Per stabilire quanta birra o vino si può bere dovremmo quindi fare una valutazione distinta tra uomini e donne. In generale, per gli uomini si riesce a tollerare fino a massimo un bicchiere e mezzo di vino o un boccale e mezzo di birra. In questo caso il tasso alcolemico nel sangue si attesta tra 0 e 0,5 g per litro (g/l).

BIBLIOGRAFIA

  1. Blasco L, Veiga-Crespo P, Sánchez-Pérez A, Villa TG. Cloning and characterization of the beer foaming gene CFG1 from Saccharomyces pastorianus. J Agric Food Chem. 2012 Oct 31;60(43):10796-807
  2. Arranz S, Chiva-Blanch G, Valderas-Martínez P, Medina-Remón A, Lamuela-Raventós RM, Estruch R. Wine, beer, alcohol and polyphenols on cardiovascular disease and cancer. Nutrients. 2012 Jul;4(7):759-81

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