AGLIO NERO E SALUTE: BENEFICI CONTRO INFIAMMAZIONE E TUMORI

L’aglio nero è un alimento fermentato ricco di composti bioattivi, con proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, ipolipemizzanti e anticancerogene. Favorisce la salute cardiovascolare, protegge fegato, reni e cervello, migliora la funzione immunitaria e regola il metabolismo. Studi preclinici e clinici ne confermano l’efficacia come supporto nella prevenzione di malattie croniche. Scopri di più con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese

Black_garlic

Consulenza scientifica

Barbara Paolini

Medico dietologo e direttore dell’UO di Dietetica e Nutrizione Clinica presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. Professore all'Università di Siena. Presidente Nazionale Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI).

AGLIO NERO: UN ALIMENTO FUNZIONALE RICCO DI COMPOSTI BIOATTIVI DALLA POTENTE AZIONE PREVENTIVA

L’aglio nero è un derivato dell’aglio fresco (Allium sativum) ottenuto attraverso un processo di invecchiamento termico (reazione di Maillard), che si svolge in condizioni controllate di temperatura (tra i 60 e i 90 °C) e umidità (dal 70 al 90%) per periodi variabili dai 10 agli 80 giorni. Questo trattamento, completamente naturale e senza additivi, modifica la composizione chimica dell’aglio, convertendo composti irritanti come l’allicina in molecole stabili e benefiche, tra cui la S-allil-cisteina (SAC), la S-allil-mercapto-cisteina, e il 5-idrossimetilfurfurale (5-HMF). Il risultato è un alimento dal colore scuro, gusto dolce e consistenza morbida, altamente tollerabile anche da chi normalmente evita l’aglio per motivi di gusto o digestione. Durante l’invecchiamento, i livelli di antiossidanti aumentano in modo significativo, insieme a polifenoli, flavonoidi, zuccheri riducenti, e acidi organici. La concentrazione di composti bioattivi dipende dalle condizioni di trasformazione: per esempio, un trattamento a 70 °C e 90% di umidità per 21–35 giorni incrementa sensibilmente il contenuto di flavonoidi, fenoli totali e riduce l’acidità. Inoltre, esperimenti condotti su vari protocolli di fermentazione hanno dimostrato che temperature superiori (fino a 90 °C) possono favorire l’accumulo di 5-HMF, un marker della reazione di Maillard con attività antiossidante e anticancerogena.

Studi preclinici e clinici suggeriscono che questi composti esercitano un’azione sinergica su più livelli fisiologici: migliorano la funzione epatica, riducono lo stress ossidativo e modulano il sistema immunitario. Inoltre, grazie alla trasformazione delle molecole solforate e alla maggiore biodisponibilità dei principi attivi, l’aglio nero ha un impatto favorevole su malattie cardiovascolari, metaboliche e neurodegenerative.

LE PROPRIETÀ TERAPEUTICHE DELL’AGLIO NERO NEI DISTURBI CRONICI: DALL’INFIAMMAZIONE AL METABOLISMO

Oltre al suo profilo nutrizionale potenziato, l’aglio nero ha mostrato un ampio spettro di effetti terapeutici che lo rendono un alleato nella prevenzione e nel trattamento di numerose patologie croniche. Numerosi studi hanno evidenziato che gli estratti di aglio nero esercitano un’azione antinfiammatoria, capace di inibire mediatori infiammatori come TNF-α e IL-6 e di ridurre l’attività della cicloossigenasi-2 (COX-2). Questo effetto è particolarmente rilevante nelle malattie infiammatorie croniche, come artrite, colite ulcerosa e disordini metabolici. L’aglio nero dimostra anche un’interessante azione ipolipemizzante, contribuendo a ridurre i livelli ematici di colesterolo LDL, trigliceridi e a migliorare il profilo del colesterolo HDL. Questo effetto sembra legato alla modulazione dell’attività enzimatica epatica, al miglioramento della funzionalità mitocondriale e alla riduzione dell’accumulo lipidico nel fegato, suggerendo un’azione epatoprotettiva contro la steatosi epatica non alcolica (NAFLD). In campo metabolico, i composti bioattivi dell’aglio nero hanno mostrato efficacia nel contrastare l’obesità, favorendo la riduzione del peso corporeo e del grasso viscerale. Tali effetti sono mediati dall’inibizione dell’accumulo di lipidi negli adipociti, dall’aumento dell’ossidazione dei grassi e dalla regolazione di geni implicati nel metabolismo energetico.

Anche sul versante del diabete di tipo 2, sono emerse evidenze promettenti: l’aglio nero contribuisce al controllo glicemico e migliora la sensibilità all’insulina, agendo su enzimi chiave della glicolisi e della gluconeogenesi. Infine, l’aglio nero ha dimostrato effetti immunomodulanti, in grado di potenziare la risposta immunitaria innata e adattativa. Questa funzione è particolarmente rilevante nei contesti di immunodeficienza, allergie o infezioni croniche. I benefici si estendono inoltre alla protezione renale, con riduzione dei marker di stress ossidativo e miglioramento della funzionalità glomerulare, rendendo l’aglio nero un alimento di supporto anche nella nefroprotezione.

Cloves of black garlic lying on a white background. The peel and cloves of fermented garlic are randomly scattered on the table. Fermented foods, healthy food, vegan gastronomy, self-care.

NEUROPROTEZIONE, CARDIOPROTEZIONE E ATTIVITÀ ANTITUMORALE DELL’AGLIO NERO: LE FRONTIERE DELLA RICERCA

Le potenzialità terapeutiche dell’aglio nero si estendono anche a distretti complessi come il sistema nervoso centrale e quello cardiovascolare, settori in cui numerosi studi preclinici hanno mostrato risultati promettenti. In ambito neurologico, l’aglio nero ha dimostrato proprietà neuroprotettive, grazie alla sua capacità di ridurre lo stress ossidativo e l’accumulo di β-amiloide, un marcatore tipico delle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. I suoi composti attivi migliorano le funzioni cognitive, agendo sulla plasticità sinaptica e sull’attività mitocondriale neuronale. Inoltre, l’azione antinfiammatoria sul tessuto nervoso può contribuire a rallentare la progressione di malattie come Parkinson e sclerosi multipla. Nel sistema cardiovascolare, l’aglio nero mostra effetti cardioprotettivi modulando fattori chiave come la pressione arteriosa, la funzione endoteliale e la formazione di placche aterosclerotiche. In modelli animali, l’assunzione di estratti di aglio nero ha comportato una riduzione della pressione sanguigna e un miglioramento della vasodilatazione mediata da ossido nitrico. Tali effetti, combinati con la capacità di ridurre l’ossidazione delle lipoproteine e l’infiammazione sistemica, fanno dell’aglio nero un alimento utile nella prevenzione dell’aterosclerosi e dell’insufficienza cardiaca.

Un altro ambito di crescente interesse riguarda l’efficacia anticancerogena dei composti presenti nell’aglio nero. Sostanze come la S-allil-cisteina e i polifenoli sembrano inibire la proliferazione di cellule tumorali in vitro, inducendo l’apoptosi (morte cellulare programmata) e bloccando il ciclo cellulare in diverse linee tumorali, tra cui colon, polmone, seno e prostata. Questi meccanismi sono potenziati dalla capacità dell’aglio nero di modulare segnali intracellulari coinvolti nella sopravvivenza e nella crescita cellulare (come le vie MAPK e PI3K/Akt). Pur essendo necessari ulteriori studi clinici sull’uomo, le evidenze attuali pongono l’aglio nero come un possibile coadiuvante nella prevenzione oncologica, in sinergia con trattamenti farmacologici.

BIBLIOGRAFIA

  1. Ahmed T, Wang C-K. Black Garlic and Its Bioactive Compounds on Human Health Diseases: A Review. Molecules, 2021.
  2. Lee YJ, Kang MJ, Jeon SY, et al. Effect of black garlic on antioxidant activity in rats. Food Sci Biotechnol, 2018.
  3. Kim MJ, Kim HK. The effects of black garlic on lipid metabolism and antioxidative status in rats fed a high-fat diet. Nutr Res Pract, 2011.

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