Consulenza scientifica
EFFETTI DELL’ESTRATTO DI MELAGRANA SULLA PRESSIONE SANGUIGNA NEGLI ADULTI
L’estratto di melagrana è stato recentemente al centro di uno studio clinico che ne ha valutato gli effetti su pressione sanguigna e parametri antropometrici in soggetti adulti sani. La ricerca, condotta su 55 partecipanti selezionati nella fascia d’età tra 18 e 65 anni, ha seguito un rigoroso protocollo in doppio cieco e con placebo per garantire risultati scientificamente validi. Gli individui sono stati suddivisi in due gruppi: uno ha assunto per 8 settimane una capsula giornaliera di estratto di melagrana standardizzato in polifenoli, in particolare punicalagina, mentre l’altro ha ricevuto un placebo indistinguibile contenente solo maltodestrina. Tutti i volontari hanno mantenuto le proprie abitudini alimentari e di esercizio fisico per evitare interferenze sui risultati. Al termine del periodo di trattamento, si è osservata una significativa riduzione della pressione diastolica nel gruppo che ha assunto l’estratto (in media -2,79 mmHg), mentre la diminuzione della pressione sistolica (in media -2,57 mmHg) non ha raggiunto la significatività statistica. Questo dato è particolarmente rilevante perché la pressione diastolica rappresenta uno dei fattori di rischio più importanti per lo sviluppo di malattie cardiovascolari. L’effetto riscontrato sulla pressione suggerisce che l’estratto di melagrana potrebbe essere utile nella prevenzione cardiovascolare, soprattutto nei soggetti normotesi che desiderano mantenere valori pressori nella norma senza ricorrere a farmaci.

DISEGNO DELLO STUDIO, METODOLOGIA E ANALISI DEI PARAMETRI ANTIOSSIDANTI
La metodologia adottata nello studio ha previsto la misurazione dettagliata di numerosi parametri fisiologici: peso corporeo, indice di massa corporea (BMI), circonferenza vita e fianchi, rapporto vita/fianchi, composizione corporea (massa grassa e magra), oltre alla pressione arteriosa, rilevata in tre momenti distinti (inizio, dopo 4 e dopo 8 settimane) tramite sfigmomanometro digitale. Inoltre, i ricercatori hanno utilizzato strumenti di bioimpedenziometria per valutare la composizione corporea, eseguendo le misurazioni in condizioni standardizzate (a digiuno, dopo riposo e svuotamento vescicale). Per valutare la reale assunzione e l’efficacia dei polifenoli, sono state raccolte e analizzate le urine delle 24 ore sia all’inizio che al termine dell’intervento, misurando la quantità totale di polifenoli e la capacità antiossidante attraverso test specifici come il FRAP (Ferric Reducing Antioxidant Power). Inoltre, sono stati monitorati i livelli di malonaldeide, marker di stress ossidativo e danno lipidico. Tuttavia, nonostante la significativa riduzione della pressione diastolica, nei gruppi non sono emerse differenze significative nei livelli urinari di polifenoli, nella capacità antiossidante o nei valori di malonaldeide, evidenziando come il meccanismo d’azione dell’estratto di melagrana non sia ancora del tutto chiarito e vada studiato ulteriormente.

MECCANISMI D’AZIONE, LIMITI DELLO STUDIO E PROSPETTIVE FUTURE
Dal punto di vista fisiologico, i benefici dell’estratto di melagrana sulla pressione sanguigna possono essere spiegati dall’azione sinergica dei suoi polifenoli. Questi composti bioattivi sembrano inibire l’attività dell’enzima ACE (enzima di conversione dell’angiotensina), fondamentale nella regolazione della pressione arteriosa, riducendo così la vasocostrizione e favorendo la vasodilatazione tramite l’aumento della biodisponibilità dell’ossido nitrico, una molecola vasoprotettrice. Nonostante questi effetti promettenti, la diminuzione media della pressione diastolica osservata nello studio, pur essendo significativa da un punto di vista statistico, potrebbe risultare di limitata rilevanza clinica per soggetti già normotesi. Inoltre, a differenza di alcuni studi animali condotti su modelli di obesità, in questa sperimentazione non si sono rilevati effetti benefici su peso corporeo, circonferenza vita, o rapporto vita/fianchi. Tali differenze potrebbero dipendere dal fatto che i partecipanti non erano obesi e non seguivano diete ipercaloriche. Gli autori sottolineano, quindi, la necessità di ulteriori studi clinici su popolazioni più ampie e diversificate, con differenti dosaggi di estratto, per confermare l’efficacia dell’estratto di melagrana nella gestione della pressione sanguigna e nella prevenzione del rischio cardiovascolare.
BIBLIOGRAFIA
- Effect of pomegranate extract on blood pressure and anthropometry in adults: a double-blind placebo-controlled randomised clinical trial. Journal of Nutritional Science, 2017.
- Sahebkar A, Ferri C, Giorgini P, et al. Effects of pomegranate juice on blood pressure: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Pharmacol Res. 2017.
- Tsang C, Smail NF, Almoosawi S, et al. Intake of polyphenol-rich pomegranate pure juice influences blood pressure and homeostasis model assessment of insulin resistance in human volunteers. J Nutr Sci. 2012.
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