DIETA VEGETARIANA E SPORT: BENEFICI E LIMITI PER GLI ATLETI

La dieta vegetariana, se correttamente strutturata, può essere compatibile con le esigenze energetiche e prestazionali degli atleti. Offre vantaggi per la salute cardiovascolare e la composizione corporea, ma richiede attenzione all’assunzione di vitamina B12, ferro e proteine. La qualità nutrizionale può influenzare positivamente il rendimento e il recupero. Scopri di più con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese

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Consulenza scientifica

Katia Gennai

Dietista. Ha conseguito il Diploma di Tecnico in Dietologia e Dietetica Applicata nel 1994; laurea triennale in dietistica nel 2004. Lavora presso l’UOSA di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’AOU Senese. Docente nel corso di laurea in Dietistica.

DIETA VEGETARIANA E PERFORMANCE SPORTIVA: COSA DICE LA SCIENZA

Nel panorama dell’alimentazione moderna, la dieta vegetariana è sempre più adottata anche tra gli atleti, alimentando un acceso dibattito sui suoi effetti sulla performance sportiva. A livello nutrizionale, una corretta pianificazione può permettere a chi segue un’alimentazione priva di carne di soddisfare completamente i fabbisogni energetici e nutrizionali di chi pratica sport. I diversi tipi di vegetarianismo – dal più flessibile come l’ovolatto-vegetariano al più rigoroso come il vegano – implicano scelte alimentari variegate che influenzano in modo differente l’apporto di macro e micronutrienti. Gli studi inclusi nella revisione sistematica indicano che, pur non emergendo differenze significative nelle prestazioni fisiche tra vegetariani e onnivori, i vegetariani tendono ad avere un consumo maggiore di carboidrati e inferiore di proteine, fattore da tenere in considerazione per la costruzione della massa muscolare e il recupero. Inoltre, i benefici legati a questa alimentazione comprendono una riduzione del rischio cardiovascolare, miglioramenti nei parametri biochimici e uno stile di vita più attivo e salutare, ma si evidenziano anche potenziali criticità legate a carenze di vitamina B12, ferro, calcio, zinco e acidi grassi omega-3.

EFFETTI DELLA DIETA VEGETARIANA SULLA SALUTE DEGLI SPORTIVI

Uno degli aspetti più interessanti emersi dall’analisi scientifica è l’impatto della dieta vegetariana sui parametri fisiologici e sul benessere complessivo degli atleti. Pur non rilevando differenze marcate in termini di prestazioni fisiche – come la potenza muscolare, il VO2Max o i tempi nei test di sprint – gli studi hanno evidenziato che gli atleti vegetariani godono di uno stato di composizione corporea favorevole, con massa grassa e indice di massa corporea generalmente più bassi. Inoltre, la componente psicologica sembra trarre beneficio da un’alimentazione a base vegetale: sono stati riportati livelli elevati di benessere psicologico, migliori relazioni sociali e una maggiore consapevolezza del proprio stile di vita. Questo potrebbe dipendere anche da una più alta propensione all’attività fisica e a scelte salutari in generale. Tuttavia, si segnala che l’adozione di una dieta esclusivamente vegetale richiede una particolare attenzione nella pianificazione per evitare squilibri nutrizionali che, a lungo termine, potrebbero compromettere la salute. Le linee guida internazionali, come quelle dell’Academy of Nutrition and Dietetics, sottolineano l’importanza di integrare correttamente nutrienti come vitamina B12, ferro, calcio e omega-3. In definitiva, se ben bilanciata, una dieta priva di alimenti animali può sostenere pienamente sia la salute psicofisica che le esigenze di recupero e adattamento dell’organismo sportivo.

DIFFERENZE NUTRIZIONALI TRA ATLETI VEGETARIANI E ONNIVORI

L’analisi comparativa tra dieta vegetariana e alimentazione onnivora ha rivelato differenze sostanziali nell’apporto nutrizionale degli atleti, con ricadute potenziali su energia, recupero e resistenza. I vegetariani presentano un introito calorico spesso adeguato ma qualitativamente diverso, caratterizzato da un maggiore consumo di fibre e carboidrati complessi, derivati da cereali integrali, legumi, frutta e verdura. Questa abbondanza di carboidrati risulta utile per attività di endurance, poiché garantisce riserve di glicogeno più elevate. Tuttavia, emerge una criticità legata all’apporto proteico: le proteine vegetali, pur valide, hanno un valore biologico inferiore rispetto a quelle animali, per cui diventa essenziale associare fonti complementari (come legumi e cereali) per ottenere tutti gli amminoacidi essenziali. Anche l’assorbimento di minerali come il ferro può risultare meno efficiente nei regimi vegetali, a causa della forma non-eme presente nei vegetali, che viene assimilata con più difficoltà. Per controbilanciare tali limiti, è consigliabile aumentare l’assunzione di alimenti ricchi di vitamina C, che ne migliora l’assorbimento, e valutare integratori mirati. A livello pratico, dunque, un atleta vegetariano ben informato e supportato da un nutrizionista può soddisfare pienamente le sue esigenze nutrizionali, ottimizzando prestazioni, resistenza e tempi di recupero senza dover ricorrere ad alimenti di origine animale.

BIBLIOGRAFIA

  1. Hernández-Lougedo J., Maté-Muñoz J.L., García-Fernández P., et al. The Relationship between Vegetarian Diet and Sports Performance: A Systematic Review. Nutrients, 2023.
  2. Craddock J.C., Neale E.P., Peoples G.E., et al. Vegetarian and omnivorous nutrition: Comparison and impact on sport performance. Nutrients, 2022.
  3. Rogerson D. Vegan diets: Practical advice for athletes and exercisers. J Int Soc Sports Nutr, 2017.

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