PARKINSON E MICROBIOTA: IL LEGAME NASCOSTO CHE SORPRENDE

Uno studio internazionale suggerisce che il microbiota intestinale giochi un ruolo fondamentale nella malattia di Parkinson. Nei pazienti si osservano cambiamenti nella diversità batterica, una riduzione di SCFA, poliamine e vitamine B2 e B7. Questi squilibri possono compromettere il sistema enterico e attivare meccanismi neuroinfiammatori. L’asse intestino-cervello è una via promettente per sviluppare terapie innovative e strategie preventive personalizzate. Scopri come prevenire la carenza di vitamina B5 con l’alimentazione. Scopri di più con i medici di Cibum dell'Azienda ospedaliero-universitaria Senese

parkinsons

Consulenza scientifica

Barbara Paolini

Medico dietologo e direttore dell’UO di Dietetica e Nutrizione Clinica presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. Professore all'Università di Siena. Presidente Nazionale Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI).

LA MALATTIA DI PARKINSON: UNA SFIDA NEURODEGENERATIVA IN CRESCITA

La malattia di Parkinson è una condizione neurodegenerativa progressiva che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, e il numero di casi è destinato ad aumentare nei prossimi decenni, rendendola una sfida sempre più rilevante per la salute pubblica globale. I sintomi principali includono tremori, rigidità muscolare, bradicinesia (lentezza nei movimenti) e alterazioni dell’equilibrio.

Le cause non sono ancora del tutto note, ma si ipotizza una combinazione di fattori genetici e ambientali. Recentemente, la ricerca scientifica ha iniziato a concentrarsi sul ruolo del microbiota intestinale nella patogenesi del Parkinson, suggerendo una connessione sistemica tra intestino e cervello che potrebbe rivelarsi fondamentale per la comprensione della malattia.

MICROBIOTA, VITAMINE E METABOLITI: COSA RIVELA LA RICERCA

Un ampio studio multicentrico ha esaminato il microbiota intestinale di 94 pazienti con malattia di Parkinson e di 73 individui sani, confrontando i dati con altri cinque gruppi provenienti da Stati Uniti, Germania, Cina e Taiwan. I risultati hanno evidenziato una maggiore diversità microbica nei soggetti malati, associata a variazioni nella composizione batterica: in particolare, è stato rilevato un aumento di Akkermansia muciniphila e una diminuzione di Roseburia intestinalis e Faecalibacterium prausnitzii, due specie note per i loro effetti antinfiammatori.

Inoltre, nei pazienti con Parkinson si è osservata una ridotta espressione genica delle vie metaboliche responsabili della sintesi di riboflavina (vitamina B2) e biotina (vitamina B7), vitamine essenziali per il corretto funzionamento del sistema nervoso. Anche i livelli fecali di acidi grassi a catena corta (SCFA) e poliamine – metaboliti cruciali per la salute intestinale – risultavano significativamente ridotti, suggerendo una potenziale disbiosi con implicazioni sistemiche.

L’ASSE INTESTINO-CERVELLO E LE IMPLICAZIONI FUTURE

Le alterazioni del microbiota intestinale sembrano influenzare direttamente l’evoluzione della malattia di Parkinson attraverso l’asse intestino-cervello, un complesso sistema di comunicazione bidirezionale tra il tratto gastrointestinale e il sistema nervoso centrale.

La riduzione di SCFA e poliamine potrebbe compromettere lo strato di muco intestinale, aumentando la permeabilità dell’intestino e favorendo l’accumulo di fibrille anomale di α-sinucleina nel sistema nervoso enterico. Questo processo potrebbe attivare risposte infiammatorie e neurodegenerative che si estendono al cervello.

Anche se sono necessari ulteriori studi per definire in modo definitivo questi meccanismi, la possibilità di modulare il microbiota tramite dieta, probiotici o altre strategie apre nuove strade terapeutiche per migliorare la qualità della vita dei pazienti con Parkinson e per sviluppare approcci preventivi basati su una medicina personalizzata.

BIBLIOGRAFIA

  1. Nishiwaki H, Ito M, Ishida T, et al. Meta-analysis of gut microbiota in Parkinson’s disease. NPJ Parkinson’s Disease, 2023.
  2. Sampson TR, Mazmanian SK. Control of brain development, function, and behavior by the microbiome. Cell Host Microbe, 2015.
  3. Sharon G, Sampson TR, Geschwind DH, Mazmanian SK. The central nervous system and the gut microbiome. Cell, 2016.

CONDIVIDI

Pensa alle persone che conosci, gli amici, la tua famiglia. Dai loro l’opportunità di stare bene, in salute. Condividi sui social quello che hai appena letto. Più condividi, più te ne saranno grati.

Lascia un commento

Devi loggarti per inserire un commento.