CIBI FERMENTATI: BENEFICI SU INTESTINO, IMMUNITÀ E SALUTE

I cibi fermentati influenzano positivamente la salute intestinale, rinforzano il sistema immunitario e migliorano la digestione. Grazie ai probiotici e ai composti bioattivi, aumentano la biodisponibilità di vitamine, riducono lo stress ossidativo e il rischio di malattie croniche. Alimenti come yogurt, kefir, kimchi e crauti sono alleati nella prevenzione di infezioni, infiammazioni e disbiosi intestinale. Scopri di più con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese

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Consulenza scientifica

Barbara Paolini

Medico dietologo e direttore dell’UO di Dietetica e Nutrizione Clinica presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. Professore all'Università di Siena. Presidente Nazionale Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI).

SALUTE INTESTINALE E MICROBIOTA: I BENEFICI DEI CIBI FERMENTATI NELLA DIETA QUOTIDIANA

Il consumo regolare di cibi fermentati rappresenta un valido supporto per il benessere dell’apparato digerente, grazie alla loro ricchezza in microrganismi vivi con proprietà probiotiche. Questi probiotici, una volta ingeriti, sono in grado di transitare attraverso il tratto gastrointestinale e colonizzare temporaneamente l’intestino, interagendo positivamente con il microbiota intestinale.

L’introduzione di batteri benefici come lattobacilli e bifidobatteri attraverso alimenti come yogurt, kefir, kimchi e crauti, contribuisce ad aumentare la biodiversità microbica intestinale, condizione fondamentale per mantenere in equilibrio la flora batterica e prevenire disbiosi. Questo riequilibrio microbico si traduce in una maggiore resistenza alle infezioni intestinali, una modulazione dell’infiammazione locale, e una più efficiente digestione e assorbimento dei nutrienti, in particolare di fibre, lattosio e vitamine.

Numerose evidenze scientifiche dimostrano che l’assunzione costante di alimenti fermentati può contribuire a ridurre disturbi digestivi comuni, come gonfiore addominale, stipsi, meteorismo e diarrea funzionale. Questi effetti si devono non solo alla presenza dei probiotici, ma anche ai metaboliti da essi prodotti — come acidi organici e peptidi antimicrobici — che rafforzano la barriera intestinale e modulano positivamente il sistema immunitario.

POTERE NUTRIZIONALE E ATTIVITÀ ANTIOSSIDANTE DEI CIBI FERMENTATI

Oltre ai benefici per la salute intestinale, i cibi fermentati si distinguono per il loro ricco profilo nutrizionale, potenziato dai processi metabolici attivati dai microrganismi coinvolti nella fermentazione. Durante questa trasformazione biochimica, i nutrienti presenti nella materia prima diventano più biodisponibili, ovvero più facilmente assimilabili dal nostro organismo. È il caso, ad esempio, delle vitamine del gruppo B (come B2, B6 e B12), della vitamina K2 e di numerosi minerali essenziali, come calcio, magnesio, ferro e zinco, la cui assorbibilità aumenta grazie all’azione enzimatica dei batteri fermentanti.

Un altro aspetto chiave riguarda la produzione di composti bioattivi, molecole naturalmente presenti o sintetizzate durante la fermentazione, che svolgono un ruolo protettivo per le cellule. In particolare, i polifenoli, potenti antiossidanti naturali, vengono trasformati in forme più attive e assorbibili, potenziando la loro efficacia nel contrastare lo stress ossidativo e nel modulare l’infiammazione cronica. Questi composti contribuiscono in modo significativo alla prevenzione di patologie degenerative, come diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, sindromi metaboliche e disturbi neurodegenerativi.

La combinazione di fermentazione alimentare e nutrizione funzionale si traduce quindi in prodotti più completi dal punto di vista nutrizionale e bioattivo, capaci non solo di arricchire la dieta quotidiana, ma anche di sostenere attivamente la salute metabolica e sistemica. L’introduzione regolare di alimenti fermentati nella propria alimentazione può diventare, quindi, una strategia preventiva efficace contro l’invecchiamento cellulare e le patologie croniche legate allo stile di vita moderno.

CIBI FERMENTATI E SISTEMA IMMUNITARIO: UN SUPPORTO NATURALE CONTRO INFEZIONI E MALATTIE

Numerose evidenze scientifiche mostrano che l’introduzione costante di cibi fermentati nella dieta può avere un’influenza significativa sul rafforzamento del sistema immunitario. Questo effetto si deve alla sinergia tra probiotici vivi e composti bioattivi prodotti durante i processi di fermentazione alimentare, i quali agiscono su diversi livelli dell’immunità innata e adattativa.

I microrganismi probiotici, come lattobacilli e bifidobatteri, interagiscono con le cellule immunitarie dell’intestino, promuovendo una risposta bilanciata che aiuta l’organismo a distinguere tra agenti patogeni e sostanze innocue. Inoltre, sostanze come peptidi antimicrobici, acidi organici e polisaccaridi esopolisaccaridici (EPS), prodotti dai batteri fermentativi, contribuiscono alla modulazione della risposta infiammatoria, riducendo il rischio di infiammazioni croniche e promuovendo la tolleranza immunologica.

Il consumo regolare di alimenti come kefir, miso, kombucha, crauti e kimchi è stato associato a un minor rischio di sviluppare infezioni respiratorie e gastrointestinali, nonché a una riduzione dell’incidenza di disturbi allergici e autoimmuni. Particolarmente nei soggetti con sistema immunitario compromesso o in età avanzata, l’integrazione di alimenti fermentati nella dieta si è dimostrata una strategia efficace per rafforzare le difese naturali dell’organismo.

In un’epoca caratterizzata da un aumento delle patologie infiammatorie e immunomediate, l’azione immunoregolatrice dei cibi fermentati acquista un valore sempre più rilevante. Grazie alla loro capacità di modulare il microbiota intestinale, supportare la produzione di citochine antinfiammatorie e migliorare la barriera intestinale, questi alimenti si configurano come strumenti nutrizionali preventivi di straordinaria efficacia.

BIBLIOGRAFIA

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