MALATTIE VASCOLARI NELLE DONNE: RISCHI E CURE PERSONALIZZATE

Le malattie cardiovascolari hanno manifestazioni diverse nelle donne, con sintomi atipici e maggiore rischio di complicanze. La malattia vascolare periferica e l’aneurisma aortico colpiscono in modo più grave il genere femminile, con diagnosi tardive e trattamenti meno efficaci. È fondamentale un approccio personalizzato, maggiore ricerca e un miglior accesso alle cure per ridurre il divario di genere nella cardiologia e garantire terapie più mirate e preventive. Scopri di più con i medici di Cibum dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese

Aneurismi

Consulenza scientifica

Barbara Paolini

Medico dietologo e direttore dell’UO di Dietetica e Nutrizione Clinica presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. Professore all'Università di Siena. Presidente Nazionale Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI).

MALATTIE CARDIOVASCOLARI FEMMINILI: LE DIFFERENZE DI GENERE NELLA DIAGNOSI E NEL TRATTAMENTO

Negli ultimi anni, l’attenzione verso le caratteristiche specifiche del cuore femminile è cresciuta, portando a una maggiore consapevolezza sui sintomi atipici dell’infarto e sulla necessità di cure personalizzate. Tuttavia, quando si esce dall’ambito delle arterie coronariche, la strada da percorrere per colmare il divario di genere nella diagnosi e nella terapia delle patologie vascolari è ancora lunga.

Le differenze tra uomini e donne riguardano non solo la prevalenza delle malattie cardiovascolari, ma anche i fattori di rischio, i sintomi e le possibilità di trattamento. In particolare, la malattia vascolare periferica, che compromette il flusso sanguigno alle gambe, presenta manifestazioni più gravi nelle donne, con una maggiore difficoltà nella deambulazione e una riduzione significativa della qualità di vita.

MALATTIA VASCOLARE PERIFERICA: IMPATTO MAGGIORE NELLE DONNE

La malattia vascolare periferica, caratterizzata da una riduzione dell’afflusso di sangue e ossigeno agli arti inferiori, colpisce uomini e donne con incidenza simile. Tuttavia, nelle donne si osserva un declino funzionale più marcato: camminano più lentamente, devono fermarsi più spesso e percorrono distanze più brevi prima di avvertire dolore.

Un altro dato preoccupante riguarda l’accesso alle cure: le donne sembrano ricevere meno frequentemente trattamenti raccomandati e partecipare meno ai programmi di riabilitazione vascolare ed esercizio fisico, fondamentali per migliorare la circolazione e preservare la funzionalità muscolare.

ANEURISMA DELL’AORTA: UN RISCHIO MAGGIORE PER LE DONNE

L’aneurisma dell’aorta addominale, una dilatazione anomala della principale arteria del corpo, viene diagnosticato meno frequentemente nelle donne rispetto agli uomini. Tuttavia, quando presente, si manifesta in età più avanzata e con un quadro clinico più grave.

Le donne con aneurisma aortico presentano un rischio triplo di rottura rispetto agli uomini, anche quando la lesione ha dimensioni simili. Inoltre, nel 30% dei casi, l’aneurisma femminile si rompe anche se di piccole dimensioni, contro solo l’8% degli uomini. Questo dato evidenzia la necessità di soglie di intervento differenti tra i due sessi, con un monitoraggio più attento e interventi più precoci nelle donne.

Anche il trattamento chirurgico presenta criticità: le donne sottoposte a riparazione endovascolare dell’aorta toracica hanno una mortalità più elevata e un rischio maggiore di ictus rispetto agli uomini. Nelle sindromi aortiche acute, la mortalità femminile intraospedaliera è del 30%, contro il 21% maschile, sottolineando la necessità di strategie terapeutiche più mirate.

PATOLOGIE ARTERIOSE SPECIFICHE NELLE DONNE

Oltre alle malattie più note, esistono alcune patologie vascolari con una prevalenza nettamente superiore nel genere femminile. Tra queste:

  • Displasia fibromuscolare: una malattia rara che colpisce le arterie, 5-9 volte più comune nelle donne.
  • Aneurismi dell’arteria poplitea (dietro il ginocchio): meno frequenti, ma con una prognosi peggiore nel sesso femminile.
  • Vasculiti come l’arterite di Takayasu, che si verifica 5 volte più spesso nelle donne e presenta un tasso di mortalità quasi doppio rispetto agli uomini.

Anche il rischio di ictus nelle donne è influenzato da fattori di rischio specifici, come l’ipertensione in gravidanza (preeclampsia) e l’età della menopausa.

NECESSITÀ DI UNA MEDICINA CARDIOVASCOLARE SU MISURA

Le evidenze mostrano chiaramente che le donne affrontano sfide diverse nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura delle malattie cardiovascolari. Per ridurre il divario di genere è fondamentale:

  • Aumentare la ricerca specifica sulle patologie vascolari femminili.
  • Garantire una maggiore rappresentanza delle donne nei trial clinici.
  • Definire soglie di intervento personalizzate, considerando le differenze nella fisiologia vascolare femminile.
  • Migliorare l’accesso ai trattamenti e ai programmi di riabilitazione.

L’obiettivo è una cardiologia di precisione, che tenga conto delle differenze di genere e assicuri cure più efficaci e personalizzate per tutte le donne.

BIBLIOGRAFIA

  1. Kim ESH et al. Sex Differences in Peripheral Artery Disease: A Scientific Statement From the American Heart Association. Circulation, 2023.
  2. Moyer VA. Screening for Abdominal Aortic Aneurysm: U.S. Preventive Services Task Force Recommendation Statement. Ann Intern Med, 2014.
  3. Mosca L, Benjamin EJ, Berra K, et al. Effectiveness-Based Guidelines for the Prevention of Cardiovascular Disease in Women—2011 Update: A Guideline From the American Heart Association.

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