15 MARZO: IL FIOCCHETTO LILLA CONTRO I DISTURBI ALIMENTARI

Il 15 Marzo 2021 ricorre la decima Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, riconosciuta dalla presidenza del Consiglio dei ministri come Giornata nazionale per il contrasto e la cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare. I disturbi alimentari sono gravi malattie che non solo compromettono la salute psichica e fisica di chi ne è affetto ma ne alterano in modo significativo anche la sfera sociale e relazionale. Cibum ha intervistato la dottoressa Annalisa Maghetti, Medico Specialista in Scienza dell'Alimentazione e Presidente dell'Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI) Sezione Emilia Romagna

disturbi-alimentari

Consulenza scientifica

Annalisa Maghetti

Medico chirurgo specialista in scienza dell’alimentazione. Presidente ADI Emilia Romagna. Coordinatore del centro privato multidisciplinare MATRIK a Bologna per la diagnosi e cura dei disturbi alimentari, obesità e patologie metaboliche. E’ stata referente dell’area clinico nutrizionale per il progetto “Disturbi del Comportamento alimentare” presso la AUSL di Bologna DSM-DP ed Assegnista di ricerca presso l’Universita’ di Bologna SSD Nutrizione Clinica e metabolismo. Docente di Master Universitari di I e II livello.

Dottoressa Maghetti, quante persone soffrono di disturbi alimentari?

Si tratta di una patologia che in Italia assume sempre più i connotati di epidemia sociale: basti pensare che sono 3 milioni le persone, nel 95,9% dei casi donne, che ne soffrono.

In Italia i disturbi del comportamento alimentare coinvolgono approssimativamente due milioni di giovani: su 100 adolescenti circa 10 ne soffrono; di questi 1-2 presentano forme conclamate e più gravi come l’Anoressia e la Bulimia mentre gli altri hanno manifestazioni cliniche transitorie e incomplete.

A livello mondiale i disturbi alimentari, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), rappresentano la seconda causa di morte nella popolazione femminile in adolescenza, dopo gli incidenti stradali.

Cosa sono esattamente i “disturbi alimentari”?

Più recentemente sono stati rinominati disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, questa è infatti la definizione più aggiornata del manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM V) che pone l’accento in modo più marcato sulla componente clinico nutrizionale di queste patologie che si possono manifestare in pazienti di varie classi di età, compresa quella pediatrica.

I disturbi alimentari vengono codificati in 8 categorie diagnostiche, ma chi si occupa di queste malattie sa che è molto facile che le caratteristiche di un disturbo possano modificarsi nel tempo dando origine a forme diverse nello stesso individuo.

Come specialisti ipotizziamo un disturbo alimentare:

  • quando un paziente si presenta con un comportamento alimentare anomalo
  • quando è marcatamente sottopeso o obeso grave
  • quando è in estremo disagio con il suo corpo
  • quando ha pensieri ossessivi e ricorrenti sul cibo o sulle quote caloriche che introduce
  • quando mette in atto dei meccanismi volti ad aumentare il consumo energetico o ad eliminare gli alimenti assunti
  • quando si sente in colpa per aver mangiato
  • quando introduce sostanze comunemente non edibili
  • quando rifiuta il cibo per apparente mancanza di interesse o per paura di reazioni avverse

Ci sono classi di età (bambini, adolescenti, giovani, adulti) più a rischio?

I disturbi restrittivi, come l’anoressia nervosa, nei quali viene ridotta in modo drastico l’assunzione di nutrienti con conseguente calo ponderale significativo, hanno un’età di esordio per lo più adolescenziale giovanile e sono più rappresentati nel sesso femminile.

I disturbi con componente bulimica, nei quali ad abbuffate alimentari seguono meccanismi di compenso volti a contrastare l’eccesso calorico, sono più tipici dell’età giovane-adulta e sono più frequenti nel sesso femminile.

Mentre i disturbi caratterizzati da grandi abbuffate ed aumento di peso si trovano trasversalmente in tutte le fasce d’età ed in entrambi i sessi però con maggiore incidenza nei soggetti adulti.

I disturbi alimentari sono malattie che colpiscono soltanto il fisico o anche la mente dei pazienti?

Il disagio psichico e fisico che si instaura nel paziente con disturbo alimentare è molto elevato ed anche le persone che gli stanno accanto manifestano un’elevata sofferenza. Aiutare chi ha questa malattia vuol dire ingaggiare una sfida contro un male che agisce in modo subdolo, facendo sentire il paziente alle volte dotato di una forza superiore, tanto da negare il problema, altre volte facendolo vivere invece lo in una condizione di impotenza che rischia di allontanarlo dalle cure.

I disturbi del comportamento alimentare - Psicologa Martesana

A quale medico rivolgersi?

I disturbi alimentari oltre ad essere patologie gravi, sono anche complesse, perché coinvolgono più aree:

  • psichica
  • fisica
  • sociale
  • relazionale

Per questo motivo non possono essere trattate da un solo specialista o in un solo ambiente. Il messaggio che deve essere trasmesso in modo chiaro è: chi ha un disturbo della nutrizione e dell’alimentazione o lo sospetta deve rivolgersi ad un team di cura completo, dove sono presenti più figure professionali esperte nella malattia che, lavorando insieme, inquadrano e curano chi è ammalato, coinvolgendo e sostenendo anche i parenti ed i compagni particolarmente vicini.

I disturbi alimentari si curano a casa o in ospedale?

Non tutti i disturbi alimentari sono della stessa gravità ed in base al loro livello di intensità vanno trattati in ambienti diversi: i casi meno gravi possono essere seguiti in ambulatorio, quelli più gravi necessitano invece di interventi in Day Hospital o di ricoveri in ambiente ospedaliero o in strutture riabilitative specialistiche per queste patologie.

La gravità del caso deve essere evidenziata già al momento della diagnosi e deve essere fatta in area medica psichiatrica/neuropsichiatrica e clinico nutrizionale, per poter poi indirizzare il paziente al corretto setting di cura.

I pazienti posso giungere ad una completa guarigione?

I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sono malattie curabili se si applicano le corrette terapie e se si lavora in sinergia fra specialisti e con le famiglie, senza dimenticare la centralità del paziente.

Il 15 marzo è la giornata del fiocchetto lilla, di cosa si tratta?

Il 15 marzo di ogni anno si celebra la giornata del fiocchetto lilla contro i disturbi alimentari. Quest’anno, il 2021, festeggiamo il decimo anniversario del fiocchetto lilla: tanta strada è stata fatta e tanta ancora ne dobbiamo fare.

A dimostrazione dei risultati ottenuti con questa iniziativa, il Ministero della Salute Italiano nel 2018 (www.salute.gov.it) ha messo a disposizione un documento al quale gli interessati ed i familiari possono far riferimento per avere chiarimenti. Anche per i professionisti sanitari sono state emanate varie linee guida e non ultime quelle per la presa in carico nei Pronto Soccorso dei pazienti con disturbi alimentari gravi.

Dottoressa Maghetti cosa sono le “9 verità” sui disturbi alimentari?

In merito alle varie dicerie sui disturbi alimentari, sulle loro cause e sulle cure penso sia indispensabile conoscere il documento prodotto dall’Accademy of Eating Disorders che, tradotto anche in italiano dalla Società Italiana per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare, ci enuncia le “9 Verità” sui disturbi alimentari alle quali oggi è consigliabile far riferimento per non cadere in ideologie superate o non supportate dalla recente letteratura.

Le “Nove Verità” sui Disturbi Alimentari (“Nine Truths”) si basano sui contenuti della conferenza (“9 Eating Disorders Myths Busted”) tenuta dalla dr.ssa Bulik nel 2014 al Congresso del National Institute of Mental Health. E sono le seguenti:

  • Verità 1: Molte persone con disturbi alimentari hanno sì un aspetto sano, ma possono essere molto malate
  • Verità 2: Le famiglie non sono da biasimare, anzi possono essere le migliori alleate dei pazienti e degli operatori durante il trattamento
  • Verità 3: Una diagnosi di disturbo alimentare è una situazione di straordinaria difficoltà (e di crisi) sanitaria che sconvolge il funzionamento personale e del gruppo familiare
  • Verità 4: I disturbi alimentari non sono scelte, ma sono gravi malattie con notevoli influenze sul piano biologico
  • Verità 5: I disturbi alimentari colpiscono persone di tutti i generi, età, razze, etnie, di tutte le forme del corpo e di tutti i pesi, di ogni orientamento sessuale, e di differenti strati socio-economici
  • Verità 6: I disturbi alimentari comportano un aumento del rischio sia per il suicidio che per le complicanze mediche
  • Verità 7: Sia i geni che l’ambiente giocano un ruolo importante nello sviluppo dei disturbi alimentari
  • Verità 8: I geni da soli non predicono chi sarà la persona che svilupperà un disturbo alimentare
  • Verità 9: Il recupero completo da un precedente disturbo alimentare è possibile. La diagnosi precoce e la qualità dell’intervento sono però molto importanti

CONDIVIDI

Pensa alle persone che conosci, gli amici, la tua famiglia. Dai loro l’opportunità di stare bene, in salute. Condividi sui social quello che hai appena letto. Più condividi, più te ne saranno grati.

Lascia un commento

Devi loggarti per inserire un commento.